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Chi ha inaugurato il nuovo centro del Gemelli contro tutte le dipendenze. Le foto

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Gabriele Sani, Rocco Bellantone, Alessandro Olivi, Franco Anelli, Riccardo Capecchi e Antonio Gasbarrini
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Alessandro Olivi e Claudio Grassi
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Alessandro Olivi e Claudio Grassi
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Antonio Gasbarrini, Alessandro Olivi e Claudio Grassi
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Antonio Gasbarrini
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Augusta Iannini, Valentina Lazzareschi e Alessandro Olivi
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Augusta Iannini, Giovanna Di Verniere e Valentina Lazzareschi
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Giovanna Di Verniere e Augusta Iannini
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Carlo Fornario e Alessandro Olivi
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Emiliana Stefanori, Antonio Gasbarrini, Alessandro Olivi e Claudio Grassi
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Franco Anelli, Marco Elefanti, Riccardo Capecchi e Antonio Gasbarrini
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Gabriele Sani, Antonio Gasbarrini e Augusta Iannini
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Gabriele Sani e Riccardo Capecchi
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Gabriele Sani e Riccardo Capecchi
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Gabriele Sani e Riccardo Capecchi
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Gabriele Sani e Riccardo Capecchi
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Gabriele Sani e Riccardo Capecchi
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Gabriele Sani e Riccardo Capecchi
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Gabriele Sani e Riccardo Capecchi
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Gabriele Sani, Rocco Bellantone, Franco Anelli e Riccardo Capecchi
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Gabriele Sani, Rocco Bellantone, Franco Anelli, Antonio Gasbarrini, Riccardo Capecchi e Augusta Iannini
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Rocco Bellantone, Silvia Salis, Alessandro Olivi, Franco Anelli e Marco Elefanti
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Gabriele Sani, Rocco Bellantone, Silvia Salis, Franco Anelli e Riccardo Capecchi
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Marco Di Nicola e Gabriele Sani
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Giovanna Di Verniere, Augusta Iannini e Valentina Lazzareschi
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Marco Di Nicola e Gabriele Sani
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Marco Di Nicola, Riccardo Capecchi e Gabriele Sani
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Nicola Cerbino, Andrea Picardi e Augusta Iannini
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Riccardo Capecchi
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Riccardo Capecchi
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Riccardo Capecchi, Augusta Iannini, Silvia Salis, Franco Anelli ed Emiliana Stefanori
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Rocco Bellantone e Franco Anelli
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Rocco Bellantone, Alessandro Olivi, Franco Anelli, Claudio Grassi e Riccardo Capecchi
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Rocco Bellantone, Franco Anelli, Claudio Grassi e Marco Elefanti
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Rocco Bellantone, Silvia Salis, Franco Anelli, Marco Elefanti, Riccardo Capecchi, Antonio Gasbarrini e Augusta Iannini
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Rocco Bellantone
Gemelli
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Silvia Salis e Alessandro Olivi
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Silvia Salis, Alessandro Olivi e Franco Anelli
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Silvia Salis, Alessandro Olivi, Marco Elefanti, Riccardo Capecchi e Antonio Gasbarrini
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Silvia Salis, Alessandro Olivi, Franco Anelli, Claudio Grassi, Marco Elefanti e Riccardo Capecchi
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Rocco Bellantone, Silvia Salis, Alessandro Olivi, Franco Anelli e Marco Elefanti
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Valentina Lazzareschi, Alessandro Olivi, Claudio Grassi e Andrea Picardi
Gemelli

Una struttura all’avanguardia dotata di personale altamente qualificato e apparecchiature specialistiche, a cui i cittadini potranno rivolgersi per ricevere assistenza e supporto. Il nuovo Centro Psichiatrico Integrato di ricerca, cura e prevenzione delle Dipendenze (CEPID) del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS adesso è realtà. Il centro è stato ufficialmente inaugurato con il rituale taglio del nastro. Un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Fondazione Lottomatica.

Alla cerimonia di presentazione del CEPID sono intervenuti il rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Franco Anelli, il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Psichiatria Clinica e d’Urgenza del Policlinico Gemelli Gabriele Sani, il preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Antonio Gasbarrini, il direttore generale della Fondazione Policlinico Gemelli Marco Elefanti e il direttore Governo Clinico Rocco  Bellantone. Per Fondazione Lottomatica era invece presente il presidente Riccardo Capecchi insieme ai rappresentanti dell’Advisory Board composto da Augusta Iannini, Alfonso Celotto, Maurizio Ferrera e Silvia Salis, oltreché dallo stesso professor Franco Anelli.

Il CEPID è stato costituito e reso operativo nell’ambito della Unità Operativa Complessa di Psichiatria Clinica e d’Urgenza del Policlinico Gemelli ed è coordinato dal dottor Marco Di Nicola. La struttura eseguirà trattamenti in regime di Day Hospital tramite personale medico, sanitario, tecnico e amministrativo in forza al Policlinico Gemelli.

Il centro mira a sviluppare attività cliniche e di ricerca finalizzate alla prevenzione, al contrasto e alla cura dei disturbi da dipendenza patologica. In tal senso, si propone di contribuire alla maggiore conoscenza di questi fenomeni dal punto di vista epidemiologico, all’ottimizzazione dei percorsi di diagnosi e cura e al miglioramento degli interventi socio-educativi.

La convenzione tra Fondazione Lottomatica e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS stabilisce una collaborazione triennale fondata su tre pilastri: assistenza per il trattamento dei disturbi, attività di ricerca e attività di carattere formativo.

“Per Fondazione Lottomatica e per tutti noi questa è una giornata molto importante”, ha commentato Capecchi, che poi ha osservato ancora: “Oggi non solo inauguriamo un centro d’avanguardia di diagnosi e cura contro tutte le dipendenze, ma lo facciamo insieme a un’assoluta eccellenza della sanità nazionale e internazionale come il Policlinico Agostino Gemelli, che ringraziamo e con cui siamo entusiasti di aver siglato questa partnership. La salute rappresenta uno dei temi fondamentali su cui si concentrano le attività della Fondazione. Una sfida che richiede massimo impegno, passione e senso di responsabilità verso la comunità”.

“Il CEPID – ha ricordato il professor Gabriele Sani, Direttore della Unità Operativa Complessa di Psichiatria Clinica e d’Urgenza del Policlinico Gemelli e Ordinario di Psichiatria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – si inserisce nella lunga tradizione assistenziale che la UOC di Psichiatria ha portato avanti nel campo delle dipendenze fin dagli anni ’90. Problematiche che al Gemelli sono state sempre affrontate con un approccio fondato sulla consapevolezza che, al di là delle differenti manifestazioni cliniche, vi fosse un sottostante meccanismo psicopatologico e neurofisiologico, se non unico, quanto meno con molti punti di convergenza. Ciò significa che è necessario non tanto focalizzarsi su una specifica dipendenza quanto, piuttosto, sul processo alla base delle dipendenze. Trattandosi di disturbi multifasici, progressivi e tendenti alla cronicità, le dipendenze richiedono infatti un modello di cura, più che di guarigione”.


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