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Da Obama a Berlusconi, gli incontri di Gheddafi a 10 anni dalla morte. Le foto

L’emittente televisiva saudita “Al Hadath” ha diffuso lo scorso mercoledì l’ultimo messaggio vocale attribuito al leader libico Muammar Gheddafi, registrato il giorno stesso in cui è stato ucciso a Sirte dieci anni fa, il 20 ottobre 2011.

Nell’audio di circa due minuti, rivolto alle due figlie e alla moglie, il colonnello in fuga affermava che le città di Sirte e di Tripoli erano cadute per colpa “di un tradimento, non a causa delle armi”.

“Non piangete e non siate tristi. Siate orgogliose del mio martirio. Per 40 anni ho combattuto una battaglia contro 40 Paesi oppressivi. Ho sostenuto i popoli nelle loro battaglie di liberazione, ho liberato la Libia e ho fondato l’era della Jamahiriya. Se stasera sarò un martire, sarà perché ho difeso questi grandi valori: ho difeso le donne libiche, africane, arabe e l’Islam”.

“Mi sacrificio per tutti voi e non temo questa notte di morte. Mi avvicino alla morte con coraggio e fede. Siate sempre orgogliose di me. Il mio Paese sarà orgoglioso di me davanti agli occhi del mondo”, aveva poi aggiunto il leader libico, ripetendo continuamente “siate sempre orgogliose di me”.

Sui dieci anni dalla morte del rais leggi anche:

E se 10 anni fa Gheddafi non fosse stato ucciso? Risponde Varvelli (Ecfr)

Dal lusso al carcere. I due anni del terrorista Abu Nidal nella Libia di Gheddafi 

(Foto: Imagoeconomica-riproduzione riservata)

 

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