Dal 2020 al 2022 lo scenario globale è stato condizionato da un concatenarsi di eventi inattesi e di portata straordinaria, dapprima la pandemia, poi la guerra in Ucraina e l’innesco di un’inflazione non ancora domata, nonostante gli interventi restrittivi di politica monetaria.
Tre anni caratterizzati anche da fenomeni metereologici estremi. Quali sono state le performance del settore agroalimentare nazionale in questo scenario? Quali le dinamiche e i comportamenti all’interno delle diverse fasi della filiera? Come si è modificato il posizionamento competitivo dell’Italia rispetto ai principali partner europei quali Francia, Spagna e Germania?
Ismea ha promosso un evento che si è tenuto il 17 ottobre scorso proprio per cercare di dare risposte a tutti questi interrogativi, con l’obiettivo di tracciare un bilancio del settore e delinearne le prospettive per il futuro, attraverso il confronto tra esperti provenienti da istituzioni, comunità scientifica, industria e mondo associativo e il supporto dei dati e delle informazioni presenti nel Rapporto sull’agroalimentare italiano realizzato da Ismea.
All’evento, introdotto da Livio Proietti, commissario straordinario Ismea, hanno partecipato Maria Chiara Zaganelli, direttore generale Ismea, Flavia Giacobbe direttore di Formiche, Tommaso Battista presidente Copagri, Mauro Bussoni segretario generale Confesercenti, Carlo Alberto Buttarelli presidente Ferderdistribuzione, Cristiano Fini presidente CIA, Massimiliano Giansanti presidente Confagricoltura, Paolo Mascarino presidente Federalimentare, Fabio Massimo Pallottini presidente Italmercati Rete d’Imprese, Carlo Piccinini presidente Alleanza Cooperative Italiane Settore Agroalimentare, Ettore Prandini presidente Coldiretti, Lino Enrico Stoppani presidente Fipe e vice presidente Confcommercio.
Ha concluso il dibattito l’intervento di Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.