Un calcio all’intolleranza e al razzismo, con il calcio come strumento di integrazione. Sull’erba dello Stadio Olimpico di Roma si è disputato molto più di un’amichevole a squadre miste tra la Fiorentina Women’s Football Club e la Liberi Nantes, formazione di giovani migranti e rifugiati. Ma una testimonianza di fraternità e amicizia all’insegna dello sport.
Merito della manifestazione “Open goal” (foto Colantoni – GMT) promossa dall’omonima associazione no profit e di un ‘padrino’ d’eccezione come il premier canadese, Justin Trudeau, in visita in Italia per il G7 di Taormina e questa mattina in panchina per incitare la sua squadra a suon di “bravo! Andiamo! Forza ragazzi!”, scanditi in un ottimo italiano. Sull’altra panchina, invece, il presidente del CONI, Giovanni Malagò che ha fatto gli onori di casa per un evento che ha visto la partecipazione del Sottosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova, il sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore, il presidente dell’AS Roma, James Pallotta, accompagnato dal dg giallorosso, Mauro Baldissoni, il presidente del Bologna e del Montreal Impact, Joey Saputo, l’ad felsineo, Claudio Fenucci e le delegazioni diplomatiche di Italia e Canada. Presenti, inoltre i rappresentanti di Open Goal, fondata da Matt Browne, Luciano Nobili, Seidu Soumalia e Marco Cappa e quelli degli altri partner dell’iniziativa: l’Ambasciata del Canada in Italia e la Comunità di Sant’Egidio.
“Qui ci sono tutti gli ingredienti di quello che viene definito politically correct – ha sottolineato Malagò -: ragazzi arrivati miracolosamente nel nostro Paese, integrati, l’universo delle donne nel calcio che nel nostro Paese fanno molta più fatica rispetto ad altri Paesi, queste associazioni che fanno molto bene, un Premier canadese che è un ragazzo e il Primo Ministro al mondo più preparato sportivamente e fisicamente, i valori olimpici di questo stadio. La verità è che su temi così delicati lo sport è l’unica cosa che mette d’accordo tutti. Abbiamo visto giocare ragazzi di 16 anni con adulti di 50, delle donne, calciatori di pelle e religione diversa e stavano insieme sul campo. Succede solo nello sport”.
Il Premier Trudeau, che ha dato il calcio di inizio al match diretto dall’arbitro e campione del pugilato Vincenzo Cantatore, ha ricevuto in dono da Malagò il libro sui 100 anni del CONI; Pallotta, invece, gli ha regalato una maglia autografata di Francesco Totti e Saputo una maglia del Montreal. Poi lo stesso Premier ha distribuito ai giocatori in campo le maglie ufficiali del club canadese, come ricordo di questa mattinata così particolare che difficilmente dimenticheranno.
(Foto: Imagoeconomica/Raffaele Verderese)