Dibattito fra il giornalista Marco Lillo e il procuratore Nino Di Matteo alla Versiliana sulla magistratura. “Non ci dobbiamo stupire, dobbiamo prendere atto che negli ultimi decenni un tarlo molto insidioso si è insediato nella magistratura”, ha detto Di Matteo durante la festa del Fatto Quotidiano.
“Un tarlo – ha spiegato – rappresentato dal collateralismo politico, dal carrierismo, dall’esasperazione del correntismo, dalla gerarchizzazione impropria degli uffici di procura e contraria al principio costituzionale di magistratura come potere diffuso, dalla formazione di cordate di magistrati”.
“Se il cambiamento non parte da noi, se la rivendicazione di indipendenza non parte da noi, altri poteri ci seppelliranno”, ha continuato il procuratore antimafia durante il dibattito dal titolo “Magistrato nonostante tutto”.
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