Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 50° anniversario della strage di Piazza della Loggia, si è recato a Brescia. Al suo arrivo ha deposto una corona sulla stele dei caduti della strage, in Piazza della Loggia.
Al Teatro Grande ha incontrato poi i familiari delle vittime ed è intervenuto alla cerimonia commemorativa che è stata aperta da un filmato rievocativo dell’evento.
Nel corso della commemorazione hanno preso la parola il Sindaco di Brescia, Laura Castelletti, il Presidente della Provincia, Emanuele Moraschini, e il Presidente dell’Associazione Casa della Memoria e dell’Associazione Famigliari delle Vittime, Manlio Milani.
“La verità è un pilastro della democrazia”, ha sottolineato Mattarella, nel suo intervento al Teatro Grande di Brescia. “Le diverse sentenze che hanno riguardato la strage di Piazza della Loggia hanno complessivamente chiarito il quadro, delineando con precisione responsabilità, dinamiche e complicità. Di recente, si è aperto un nuovo filone di inchiesta, dal quale potrebbero emergere nuovi tasselli. Attendiamo con paziente fiducia perché la verità è un pilastro della democrazia”.
“Con quella bomba ad alto potenziale, proditoriamente collocata in un cestino sotto i portici, Brescia fu colpita al cuore. Colpita nella sua bella piazza, centro pulsante della vita cittadina, durante una mattinata di impegno civico in cui un popolo senz’armi era sceso in strada accanto alle forze sociali e politiche per ribadire un forte no alla violenza e alla paura”.
“Nella polemica dell’epoca ci fu chi, a proposito di questa impressionante catena di attentati, parlò di stragi di Stato. È una definizione che suscita passioni, sollecita sdegno, ma che suscita e sollecita anzitutto una diversa riflessione. Perché era lo Stato democratico il bersaglio dei terroristi e lo Stato democratico non si identifica con complici, pavidi, corrotti, o addirittura infiltrati in apparati dello Stato per cercare di corroderlo dall’interno”.
“Anche oggi, per via di un quadro internazionale caratterizzato da guerra e violenza, respiriamo un’atmosfera di tensione. Pur nei suoi contorni incerti e frammentati si intravede, nel mondo, il disegno di minare i valori di libertà e democrazia che rappresentano l’unica base solida della pace e della convivenza internazionale, alimentando tensioni, esasperando i conflitti, cercando di alimentare, attraverso la diffusione di notizie false e allarmanti, la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche. È un tentativo che, oggi, come allora, va respinto. Con fermezza, con coraggio e con fiducia nella forza della democrazia e del diritto”.
Ecco le foto da Brescia.
(Quirinale)