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Medjugorje, ecco le foto di Umberto Pizzi dal luogo delle apparizioni. Foto d’archivio

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Marija Pavlović
medjugorje
Jakov Čolo
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Jakov Čolo
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Marija Pavlović
Jakov Čolo, Ivan Dragičević, Marija Pavlović
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Jakov Čolo, Ivan Dragičević, Marija Pavlović
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Jakov Čolo, Ivan Dragičević, Marija Pavlović
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Marija Pavlović
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Marija Pavlović
Ivan Dragičević, Petar Ljubicic, Marija Pavlović
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Ivan Dragičević, Petar Ljubicic, Marija Pavlović
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Marija Pavlović, Jakov Čolo, Ivan Dragičević
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Marija Pavlović, Jakov Čolo, Ivan Dragičević
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Ivan Dragičević
Marija Pavlović, Jakov Čolo, Ivan Dragičević
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Marija Pavlović, Jakov Čolo, Ivan Dragičević
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Jakov Čolo
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Jakov Čolo
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Marija Pavlović
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Marija Pavlović
MEDJUGORJE
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Ivan Dragičević, Jakov Čolo, Marija Pavlović
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Marija Pavlović, Jakov Čolo, Ivan Dragičević
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Ivan Dragičević, Jakov Čolo, Marija Pavlović
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Ivan Dragičević, Jakov Čolo, Marija Pavlović
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Jakov Čolo
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Jakov Čolo
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Jakov Čolo
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Petar Ljubicic
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Marija Pavlović
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Marija Pavlović
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Vicka (Vida) Ivanković
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Ivan Dragicevic
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Petar Ljubicic
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Petar Ljubicic
medjugorje
Jakov Čolo
Jakov Čolo, Ivan Dragičević, Marija Pavlović
Ivan Dragičević, Petar Ljubicic, Marija Pavlović
Marija Pavlović, Jakov Čolo, Ivan Dragičević
MEDJUGORJE

La storia delle apparizioni della Madonna di Medjugorje è iniziata nel 1981 quando sei ragazzi, Ivanka Ivanković, Mirijana Dragičević, Vicka Ivanković, Ivan Dragičević, Marija Pavlović e Jakov Čolo, avrebbero visto “una figura femminile luminosa sul sentiero che costeggia il Podbrdo”. Da allora moltissimi fedeli hanno niziato a recarsi nel luogo delle presunte apparizioni, finché il luogo è diventato, nel corso degli anni una vera e propria meta di pellegrinaggio.

Nel 1984 Umberto Pizzi si è recato nel luogo delle apparizioni. “Non c’era niente – ha raccontato Pizzi – la povertà era assoluta e i ragazzi che dicevano di aver avuto le apparizioni vivevano assieme a un francescano”. “Dopo il servizio fotografico, dovetti tornare a Sarajevo perché lì a Medjugorje non c’era neanche un luogo in cui poter dormire”.

Ed è proprio di questi giorni la notizia della nomina, da parte di Papa Francesco, di un suo inviato speciale, mons. Henryk Hoser, arcivescovo-vescovo di Varsavia-Praga, che continuerà a mantenere anche tale incarico. “La missione del presule – ha scritto Matteo Matzuzzi – ha lo scopo “di acquisire più approfondite conoscenze della situazione pastorale di quella realtà e, soprattutto, delle esigenze dei fedeli che vi giungono in pellegrinaggio e, in base a esse, suggerire eventuali iniziative pastorali per il futuro”.

Le perplessità all’interno della Chiesa sulle apparizioni non sono mai state poche. “Nessuno di essi ha scelto la vita religiosa – ha spiegato Antonino D’Anna -, a differenza delle veggenti di Lourdes e Fatima (Bernadette Soubirous, poi santa, e Lucia Dos Santos): sono tutti sposati e con figli, e alcuni di essi hanno case di accoglienza o hotel in quel di Medjugorje dove spesso li si può vedere servire ai tavoli. Questo molto spesso ha messo in dubbio la bontà delle apparizioni”.

Ecco, allora, una serie di foto di archivio da Medjugorje firmate Umberto Pizzi.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata


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