Audrey Hepburn è morta il 20 gennaio del 1993 in Svizzera. Nonostante siano passati 25 anni, resta un’icona di stile ed eleganza; un punto di riferimento della femminilità internazionale. Nata e cresciuta in Olanda sotto l’incubo del nazismo, s’impegna a fare diventare realtà il suo sogno di essere ballerina quando la madre si trasferisce in Regno Unito. Nel 1944 Audrey danzava in spettacoli organizzati clandestinamente per raccogliere fondi e finanziare organizzazioni anti-naziste. Premio Oscar per “ Vacanze romane”, “Sabrina”, “La storia di una monaca”, “Colazione da Tiffany” e “Gli occhi della notte”, è una delle 12 artiste ad essere EGOT, cioè ad aver vinto un Emmy, un Grammy, un Oscar e un Tony, oltre a tre David di Donatello.
I giornalisti dell’epoca la ricordano come una ragazza semplice e gentile. Mai arrabbiata o capricciosa, era l’opposto di molte star del suo livello. Nel libro Audrey mia madre scritto dal figlio Luca Dotti, l’attrice è ricordata come una donna a cui piaceva guardare la tv e indossare jeans e ballerine.
Audrey Hepburn è ricordata anche per il suo impegno sociale, che coltivava da quando era una giovane ballerina in lotta per la libertà. Ambasciatrice Unicef, è stata riconosciuta nel 1993 con il Premio umanitario Jean Hersholt.
L’artista si è sposata nel 1954 con l’attore Mel Ferrer, conosciuto ad una festa organizzata dal collega e amico Gregory Peck. Nel 1969 sposò lo psichiatra italiano Andrea Dotti. L’ultimo compagno di vita di Audrey è stato l’attore Robert Wolders.
In un’intervista all’Europeo, Hepburn ha detto: “Si può essere molto infelici a trent’anni, felici a cinquanta, e di nuovo tremendamente infelici a settanta. In realtà, l’età non conta. Si possono avere vent’anni o cinquanta, l’importante è essere felici. E accettare gli altri e se stessi. Io non sarò mai una cinica, o uno di quegli esseri egoisti e ostinati incapaci di crearsi dei normali rapporti umani”.
Ecco le foto scattate dal Maestro della Dolce Vita, Umberto Pizzi, di Audrey Hepburn in versione glamour, ma anche mentre porta a passeggio il cane (sempre con stile), fa la spesa o legge Capitan America al figlio.
Foto Umberto Pizzi / riproduzione riservata