Il lanciatore spaziale europeo Vega ha portato ieri a termine la sua decima missione, la seconda del 2017, posizionando in orbita due satelliti. Entrambi trasmetteranno dati e immagini relativi all’osservazione della terra e agli impatti dei cambiamenti climatici. La missione è partita dal centro spaziale di Kourou, in Guyana francese, il 1 agosto alle ore 22,58, le 3,58 del 2 agosto in Italia.
“Con il lancio di Optsat 3000 l’Italia si dota di un asset in grado di migliorarne significativamente le capacità di difesa e protezione”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo durante un convegno organizzato in occasione del lancio. “Siamo orgogliosi di aver contribuito a raggiungere questo importante traguardo guidando con le nostre competenze e tecnologie d’eccellenza un programma strategico per la sicurezza nazionale. Con Optsat-3000 Leonardo dimostra ancora una volta di saper e poter giocare un ruolo di primissimo piano nei grandi progetti spaziali internazionali”, ha aggiunto Profumo.
Per il segretario generale della Difesa, Carlo Magrassi, il lancio è “il segno tangibile che la Difesa attribuisce al valore dello spazio”.
“Siamo un Paese di eccellenze e che intende mantenere le sue capacità”, ha detto il sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, che vede in Optsat-3000 non soltanto un satellite militare per l’osservazione della Terra, ma uno strumento che potrà essere messo a disposizione del Paese anche per gestire emergenze e calamità naturali.
Optsat-3000 “permetterà di disporre dei dati necessari per gestire le nostre operazioni”, ha detto il capo di Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano.
(Foto Stefano Carofei/Imago Economica)
Tutti i dettagli nell’articolo di Valeria Covato