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Pupi Avati e Elisabetta Sgarbi spalla a spalla visti da Pizzi

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Pupi Avati, Andrea Riccardi
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Pupi Avati
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Antonio Patuelli, Pupi Avati
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Pupi Avati, Ugo Tognazzi
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Pupi Avati, Ugo Tognazzi
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Pupi Avati, Elisabetta Sgarbi
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Pupi Avati, Elisabetta Sgarbi
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Pupi Avati, Elisabetta Sgarbi

“Il giorno che Draghi è stato chiamato da Mattarella mi sono messo a piangere, perché ero sicuro non avrebbe mai accettato, ero certo che avrebbe rifiutato. Il fatto che invece una persona così capace, significativa e importante abbia accettato l’incarico mi fa pensare che il suo arrivo sarà un new deal, e da quando è arrivato, infatti, sono sereno”. Lo ha detto, entusiasta, Pupi Avati, che oggi è intervenuto alla trasmissione di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora.

E questa sera, lunedì 8 febbraio, verrà trasmesso l’ultimo film del regista bolognese, intitolato “Lei mi parla ancora”, una storia d’amore “che a me sembra più una storia di fantasmi”, ha commentato Avati. “La sensazione che questi personaggi persistano nell’aldilà della morte fisica? L’ho avuta anch’io”.

“Ritorna un gran libro di Giuseppe Sgarbi (1921-2018), Lei mi parla ancora, dopo cinque anni dalla prima edizione, per i tipi de La Nave di Teseo, diretta dalla figlia Elisabetta – ha scritto Gennaro Malgieri su Formiche.net -. Un libro raro nella produzione di romanzi contemporanea. Un libro di sentimenti e di ricordi che ha ispirato il film dall’omonimo titolo di Pupi Avati, in prima visione su Sky questa sera. Il protagonista, che interpreta l’autore, è uno strepitoso e ‘inedito’ Renato Pozzetto per la prima volta in una parte drammatica che sorprende per la bravura davvero insospettabile, dopo decine di ruoli comici, nell’impersonare Giuseppe che racconta della sua Rina a un ghostwriter che lo supporta. E al quale svela gli arcani di una intensa vita vissuta per sessantacinque anni in comune” (continua a leggere).

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata

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