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Romy Schneider a Roma con Visconti e Montand. Foto archivio Pizzi

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Romy Schneider, Yves Montand
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Romy Schneider, Yves Montand
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Romy Schneider, Yves Montand
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Romy Schneider, Yves Montand
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Romy Schneider, Yves Montand
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Romy Schneider, Yves Montand
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Romy Schneider, Luchino Visconti
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Romy Schneider,
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Romy Schneider,
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Romy Schneider,
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Romy Schneider, Massimo Ranieri

Sono passati 39 anni dalla morte di Romy Schneider, l’attrice austriaca che ha portato sullo schermo l’indimenticabile Principessa Sissi con una trilogia di film dedicati all’imperatrice d’Austria Elisabetta.

Oltre la carriera cinematografica, la vita personale dell’attrice è stata oggetto di attenzione da parte dei tabloid di tutto il mondo. La storia d’amore con Alain Delon, finita nel 1963 per volontà di Delon, è rimasta nell’immaginario del pubblico, ma anche dei protagonisti. Delon, infatti, in occasione degli 80 anni dalla nascita di Schneider, pubblicava questo messaggio sul quotidiano francese Le Figaro: “Rosemarie Albach-Retty detta Romy Schneider avrebbe 80 anni oggi, domenica 23 settembre. Chi l’ha amata e l’ama ancora le rivolga un pensiero. Grazie. Alain Delon”.

La morte del figlio quattordicenne, una serie di matrimoni infelici e un problema con l’alcol che l’accompagnerà dalla giovinezza la porteranno a una morte precoce a soli 44 anni. Si parlò inizialmente di suicidio, ma la causa della morte fu un arresto cardiaco.

Eccola, in una serie di foto d’archivio di Umberto Pizzi, nel corso di un viaggio romano e in compagnia di Massimo Ranieri e Yves Montand, con cui recitò nel film “È simpatico, ma gli romperei il muso”.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata

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