Elly Schlein e il Pd hanno organizzato un sit-in ieri sera davanti alla Rai che ha raccolto l’adesione anche di molti partiti.
Oltre alla presenza di Articolo 21 e al conduttore di Report Sigfrido Ranucci, Più Europa, Verdi, Sinistra Italiana, i Socialisti e anche Italia Viva.
La leader Pd ha ringraziato tutti quelli che hanno aderito e ha lasciato intervenire subito gli altri, “moderati” da Sandro Ruotolo, responsabile informazione del Pd.
“Siamo preoccupati per lo stato di salute dell’informazione. Siamo qui perché c’è ‘Tele Meloni’, che vuol dire occupazione di tutti i posti possibili. Quella che era la Rai di tutti, anche nei momenti peggiori di questa azienda, oggi è un monocolore della maggioranza che fa propaganda”, ha spiegato Riccardo Magi, Più Europa, lamenta di avere “zero minuti in prima serata” e rimpiange addirittura le tribune politiche degli anni ’70.
“Una volta c’erano le ‘tribune politiche’, che non erano le tribune elettorali, in cui in prima serata, in maniera asettica, tutti quanti avevano la possibilità di dire quello che volevano. Oggi no”.
“Mi sento un giornalista libero dentro la Rai”, ha detto Ranucci. “Ho sempre fatto il mio lavoro con la mia squadra in libertà. È un valore talmente alto la libertà di stampa che ho sentito necessità di partecipare. Ma se non si fa una riforma non si leva la Rai dalle mani dei partiti. Bisogna cambiare lo sguardo, fare le nomine che riguardano amministrazione del servizio pubblico tenendo conto che l’unico editore possibile è il pubblico che paga il canone”.
Uno dopo l’altro intervengono tutti i leader dei partiti che hanno aderito, parlano Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni, Maria Elena Boschi.
“Basta con Tele Meloni e con un servizio pubblico svilito a essere portavoce della propaganda di questo governo. E basta con gli attacchi al giornalismo d’inchiesta da parte di questo governo”, ha concluso col suo intervento Schlein. Per la segretaria Pd “il sistema di governance della Rai va modificato, la Rai va sottratta all’influenza della politica e dei partiti. Così si potrà migliorare la qualità del servizio pubblico e naturalmente ci lavoreremo insieme a tutti coloro che vorranno”.
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