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Sorrisi e intese tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte. Foto di Pizzi

De Vito
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Le occasioni di incontro tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio non mancano certo, se si considerano gli impegni del governo in carica di cui sono premier e vicepremier. Il palco di Italia 5 Stelle, però, è stata l’occasione per parlare ai militanti che il 4 marzo hanno scelto di votare il Movimento 5 Stelle, malgrado non si sapesse ancora che a guidare il governo sarebbe stato poi quello che fu indicato come ministro per la Pubblica amministrazione.

“Per mantenere tutti gli impegni presi, l’azione governativa deve essere necessariamente lunga. Scrivetelo: 2023″. Ha detto Conte dal palco. “Il nostro cammino sarà lungo, le opposizioni se ne facciano una ragione. Sono convinto che ci riusciremo, questo Paese lo cambieremo”. Luigi Di Maio, invece, si è rivolto agli elettori con una lettera accorata per spiegare scelte, forse anche non troppo gradite, che l’azione di governo ha imposto nel corso di questi mesi. “La nostra anima non cambierà mai! Il nostro cuore continuerà a battere! Possono dirci populisti, possono massacrarci nelle loro televisioni, possono insultarci nei loro giornali. Noi continueremo a combattere con lo stesso spirito di sempre. Perché la nostra battaglia non è finita qua – ha detto Di Maio -. Ora che siamo al governo ci siamo presi le macerie. Ci siamo rimboccati le maniche e stiamo iniziando a dare una sistemata”.

Ecco allora gli scguardi di intesa tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio visti da Umberto Pizzi.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata

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