Il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura è stato protagonista ieri di un evento al Teatro Piccolo Eliseo di Roma.
Insieme ad Alessandro Vaccari e Luca Barbareschi ha accompagnato il pubblico in un percorso alla scoperta delle Sacre Scritture, sul tema della violenza, partendo dalle riflessioni raccolte nel suo ultimo libro, “La santa violenza”, edito da Il Mulino. In platea avvistati Massimiliano Atelli e Jas Gawronski.
Presente per noi il nostro fotografo Umberto Pizzi.
Quarta di copertina del libro:
A esplorare l’intreccio incandescente fra religione e violenza ci conduce in queste pagine una guida d’eccezione. Ecco le guerre di Dio, la violenza che reca il marchio sacrale: presente in molti luoghi dell’Antico Testamento, dal conflitto fra tribù alla guerra santa, quasi scompare nei Vangeli, alla luce del dirompente messaggio di Cristo. Poi è la volta del fondamentalismo, «la lettera che uccide», un fenomeno che oggi riguarda soprattutto l’islam, ma che si inscrive anche nella tradizione ebraico-cristiana. Infine, tocchiamo il tema, vivo e lacerante ai nostri giorni, del rapporto con lo straniero: un incontro che può generare esclusione e rigetto, come emerge in vari passi biblici nazionalistici o etnocentrici, ma che può diventare anche dialogo, aprendosi all’universalismo della salvezza e all’uguaglianza di tutti gli esseri umani.
(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)