Prima il closing dell’operazione, poi la cena ad Arcore accompagnato da sua moglie. Yonghong Li è il nuovo proprietario del Milan dopo i 31 anni di epopea berlusconiana. L’ormai ex patron rossonero – vincitore di 29 trofei tra cui 5 Coppe dei Campioni e tre Intercontinentali – ieri ha accolto il suo successore a Villa San Martino in quello che è stato un autentico passaggio di consegne.
Dodici le persone che hanno partecipato alla cena di Arcore: Silvio Berlusconi insieme alla figlia Barbara, Adriano Galliani, Yonghong Li e il suo braccio destro David Han Li (che probabilmente sarà il nuovo presidente del club di via Turati) accompagnati dalle rispettive consorti, Marco Fassone (che sarà una delle figure chiave del nuovo Milan cinese), l’amministratore delegato di Fininvest Danilo Pellegrino, Danilo Franzosi – che nella holding berlusconiana si occupa di business development – e due interpreti.
Dopo il closing dell’operazione nella sede milanese dello studio legale Gianni Origoni Grippo & Partners Yonghong Li è divenuto formalmente il nuovo proprietario della società rossonera (per sapere chi è e quali sono i suoi progetti si può leggere questo articolo di Giancarlo Salemi).
Commosso Berlusconi al quale sono arrivati migliaia di messaggi di ringraziamento e apprezzamento per quanto il Milan è riuscito a fare sotto la sua proprietà. Attestati di stima ai quali il Cavaliere ha risposto con questo messaggio:
Lascio oggi, dopo più di trent’anni, la titolarità e la carica di Presidente dell’A.C. Milan. Lo faccio con dolore e commozione, ma con la consapevolezza che il calcio moderno, per competere ai massimi livelli europei e mondiali, necessita di investimenti e risorse che una singola famiglia non è più in grado di sostenere.
rima di tutto, naturalmente, i grandi tecnici e i grandi campioni che hanno reso possibile queste imprese che rimarranno per sempre nella storia del calcio. Nominarli uno ad uno sarebbe impossibile: a tutti loro un grande abbraccio collettivo.
Lo stesso abbraccio che rivolgo a tutti coloro che, con ruoli dirigenziali, tecnici, amministrativi e sanitari hanno fatto del Milan non solo una squadra, ma una società modello nel mondo del calcio. Fra queste persone, il primo da citare è Adriano Galliani, che del nostro Milan è stato l’infaticabile costruttore e motore.
Ma soprattutto, il mio grazie dal più profondo del cuore va ai nostri tifosi. Ai milioni di appassionati che hanno riempito gli stadi di tutto il mondo per gridare Forza Milan, ai tanti altri, molti di più ancora, che essendo lontani fisicamente, ci sono stati vicini con simpatia ed entusiasmo. Senza di loro, il nostro Milan vincente non sarebbe esistito e non esisterebbe. Con loro abbiamo vinto tutto quello che si poteva vincere. Ho negli occhi e nel cuore mille momenti nei quali le testimonianze di affetto dei nostri sostenitori sono state straordinarie e commoventi.
A loro voglio dire che – se oggi lascio ogni carica operativa e rappresentativa – rimarrò sempre il primo tifoso del Milan, la squadra che mio padre mi insegnò ad amare da bambino, il sogno che abbiamo realizzato insieme.
Ai nuovi responsabili rivolgo l’augurio più cordiale e sentito di realizzare traguardi ancora più straordinari di quelli ottenuti da noi.
A coloro che restano, ai giocatori, all’allenatore, ai collaboratori della società, a tutti i nostri tifosi rivolgo l’augurio più affettuoso di grandi successi, e a ciascuno di loro l’augurio di realizzare nello sport e nella vita tutti i progetti e i sogni che portano nella mente e nel cuore per sé e per le persone che amano”.