Il cardinale Matteo Zuppi ha celebrato ieri sera nella Basilica di San Giovanni in Laterano, l’anniversario della storica realtà cattolica, la comunità di Sant’Egidio che ha compiuto 55 anni.
Hanno partecipato volontari e amici della Comunità alla liturgia, ma soprattutto poveri e persone migranti, seguite dal quotidiano lavoro di tanti volontari. “La Comunità si è sempre fatta vicina alle ferite che segnano le persone, i poveri. Iniziò alle baracche del Cinodromo, il primo servizio della Comunità, non smettendo di cercare i tanti e spesso enormi Cinodromo delle città degli uomini, ovunque”, ha detto il cardinale Zuppi nella sua omelia. “Quante sofferenze, quante lacrime! Il grido di pace di interi popoli ha trovato in questa Arca di Noè ascolto, protezione, compagnia, casa, luce, calore. Non ha mai smesso di cercare una soluzione, ben diversa da compiaciute e facili dichiarazioni e commozioni digitali e dà spettacolo”, ha ricordato Zuppi.
Egli ha anche menzionato gli impegni a favore dei migranti e il suo battersi per l’apertura dei cosiddetti “corridoi umanitari” per gli arrivi in sicurezza. “Chi salva un uomo, salva il mondo intero, perché ogni persona è un mondo, unico e insostituibile. Ricordiamoci sempre e per tutti che chi perde un uomo, perde un mondo intero. Questi anni ci confermano che è sempre possibile amare la vita, difenderla, cambiare questo mondo perché la fraternità sia reale, che tutti possono farlo e farlo riempie di felicità, libera dalla tristezza o da un amore ridotto a adrenalina”, ha detto infine il cardinale.
Per Formiche.net era presente Umberto Pizzi
(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)