Skip to main content

La persona che ha sborsato la cifra più alta è stato l’emiro del Kuwait Sabah IV Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah con un contributo di 500 milioni di dollari. La causa è più che lodevole: sostenere i civili vittime della guerra in Siria. Al-Sabah ha ricordato che il governo del Kuwait ha già stanziato 430 milioni di dollari. Allo stesso tempo l’emiro ha fatto appello alla generosità dei partecipanti alla conferenza organizzata dalla International Islamic Charity Organization, affermando che l’obiettivo è quello di “salvare i bambini, le donne e i giovani siriani”.

L’INCONTRO IN KUWAIT
All’appuntamento di ieri erano presenti più di 69 Paesi e 24 organizzazioni internazionali, pronti a dare una risposta alla richiesta delle Nazioni Unite di aiutare la crisi umanitaria in Siria. A marzo si compiono tre anni dall’inizio del conflitto tra il regime di Bashar al-Assad e l’opposizione, con un drammatico saldo di 130mila morti, due milioni di feriti e sei milioni di profughi.

APPELLO STORICO
Secondo una stima dell’Onu, per sostenere efficacemente la popolazione siriana servirebbero 6,5 miliardi di dollari. L’appello per la Siria dell’Onu alla fine del 2013 è il più grande della storia dell’organizzazione. Fino ad ora è stato raccolto solo il 70% del denaro necessario, il che significa che parte della popolazione civile siriana è rimasta tagliata fuori dagli aiuti per affrontare l’inverno. L’obiettivo della conferenza di oggi a Kuwait City era stimolare altre donazioni per raggiungere la cifra finale.

GLI AIUTI AMERICANI
Il segretario di Stato americano, John Kerry, ha confermato la donazione di 380 milioni di dollari da parte degli Stati Uniti. E non ha perso occasione per accusare il regime di Assad di utilizzare la fame come arma contro il popolo siriano. “Siamo di fronte a una violazione delle leggi della guerra e la comunità internazionale deve reagire”, ha aggiunto. Altri 400 milioni di dollari sono stati promessi da altre organizzazioni caritative, quasi tutte islamiche.

IL CONTRIBUTO EUROPEO
Bruxelles ha annunciato che aumenterà il proprio contributo fino a 165 milioni di euro, nonostante ci siano preoccupazioni per le difficoltà di accedere a questi aiuti. L’Unione europea ha supportato la Siria con 1,1 miliardi di euro dall’inizio del conflitto.

LE PROMESSE INCOMPIUTE
Una conferenza simile si è svolta l’anno scorso, sempre in Kuwait. Sono stati raccolti impegni per un totale di 1,5 miliardi di dollari, ma effettivamente è stato incassato solo il 75%, secondo la stampa locale. In quella occasione, gli Emirati arabi uniti, uno dei Paesi più ricchi del mondo, aveva promesso una cifra molto alta ma nei fatti ha donato molto meno. Nonostante l’amicizia con il governo siriano, la Russia poco aveva promesso e poco ha dato.

IL VERTICE A MONTREUX
Nigel Fisher, coordinatore dell’Onu per le questioni umanitarie, ha spiegato che le risorse ricavate saranno destinate ad assistere circa 13,4 milioni di siriani che verranno colpiti dalla guerra. L’unica strada per porre fine al conflitto, ribattono alcuni analisti, sarà trovare una soluzione alla riunione del prossimo 22 gennaio a Montreux dove saranno presenti rappresentanti del regime di Assad e dell’opposizione siriana.

Ecco chi c’era (e con quanti soldi) alla raccolta fondi per la Siria

La persona che ha sborsato la cifra più alta è stato l’emiro del Kuwait Sabah IV Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah con un contributo di 500 milioni di dollari. La causa è più che lodevole: sostenere i civili vittime della guerra in Siria. Al-Sabah ha ricordato che il governo del Kuwait ha già stanziato 430 milioni di dollari. Allo stesso tempo l'emiro ha…

Ecco i segreti della baruffa in Telecom fra i tandem Fossati-Gamberale e Patuano-Alierta

Non è solo la governance a dividere i due fronti azionari in Telecom Italia. Domani all’ordine del giorno del consiglio di amministrazione ci sono appunto le proposte dello scalpitante socio Marco Fossati che chiede una rivisitazione della struttura del gruppo capitanato da Marco Patuano all’insegna della public company, come ha spiegato oggi sul Corriere della Sera Vito Gamberale. Già top…

Hollande-Gayet, uno scandalo gonfiato dal sentimentalismo italiano. Parola di Ridet (Le Monde)

Più che la notizia della liaison del presidente François Hollande con l’attrice Julie Gayet, per molti osservatori a stupire è il silenzio dei giornali francesi sulla vicenda, a dispetto dell’ampia copertura data dalla stampa internazionale. Una reazione mediatica che forse spiega le differenze sostanziali tra la società transalpina e quella di altri Paesi. L'affaire Gayet, secondo Philippe Ridet, corrispondente dall'Italia del…

Cosa insegna il caso Faraone

Come diceva Giuseppe Tomasi di Lampedusa in Italia, non solo in Sicilia, cambia tutto perché non cambi mai niente. In queste ultime ore le stesse cose, i soliti problemi, le medesime traversie sono tornate a regnare nello spazio pubblico. IL CONVITATO DI PIETRA Il governo, schiacciato nella morsa dei due partiti che faticosamente coabitano nella maggioranza, è strattonato a destra…

Il democristianese di Renzi e de Bortoli che non c'è

Fu la subcultura propagandistica comunista di Giancarlo Pajetta, dell’Unità, di Vie Nuove, della miriade di giornaletti locali delle federazioni del Pci e di quella locupletata stampa satirico-anticlericale alla Don Basilio a infiltrare, sul finire degli anni Quaranta del Novecento, nella cultura popolare una sistematica denigrazione di tutto ciò che avesse il sapore di democristiano: dai suoi dirigenti (De Gasperi in…

Wireless per le scuole, perché non coinvolgere i privati?

"La prima regola per vincere? Non aver paura di perdere..." (Anonimo Dottore) Quindici milioni di euro per poco più di 1.500 scuole, in due anni. A tanto ammonta lo stanziamento del MIUR per la realizzazione e il potenziamento delle reti wireless a banda larga nelle scuole secondarie nell'ambito del progetto “Wireless per le scuole” presentato lo scorso ottobre. Un primo…

Smartphone, nel 2014 internet mobile sempre più avanzato

I motori di ricerca vogliono aumentare le funzionalità di smartphone con le app dedicate a questi dispositivi: ecco i progetti di Google per il 2014.   Sempre di più sono gli utenti che sostituiscono il vecchio telefonino con uno smartphone, complici gli operatori telefonici che mese per mese inventano nuovi piani tariffari di sicura convenienza. Acquistare un top di gamma…

Così Papa Francesco rivolta lo Ior e fa attapirare Bertone

Il Papa rivoluziona la commissione cardinalizia di controllo sullo Ior. Quattro membri su cinque vengono sostituiti, si salva solo il cardinale Jean-Louis Tauran, fedelissimo di Francesco e presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. Escono di scena i cardinali Telesphore Placidus Toppo (India), Odilo Pedro Scherer (Brasile), Domenico Calcagno e Tarcisio Bertone. All'ex segretario di Stato rimane ormai un'unica…

Ecco perché anche nell'era Carrozza a scuola volano gli zaini

Aumentano i bocciati alle superiori, le strutture sono fatiscenti e sugli scatti di anzianità, prima concessi, poi ritirati, infine restituiti, continua il teatrino. GLI SCATTI DI CARROZZA E SACCOMANNI L'accordicchio sugli scatti tra il ministero dell'Economia e dell'Istruzione ha sospeso l'attività di recupero, precedentemente prevista, di 150 euro al mese. Ma nulla è dato sapere per l'anno in corso: il pagamento degli…

Tutte le magagne della sentenza sulla legge elettorale

Una sentenza che non semplifica ma complica le cose. Il professore emerito della Sapienza nonché “saggio” sulle riforme del governo Letta, Francesco D’Onofrio, è d’accordo con le critiche avanzate da molti costituzionalisti, da Augusto Barbera a Michele Ainis, dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza della Consulta sulla legge elettorale. IL NODO DELLE PREFERENZE “C’è una incongruenza molto forte per…

×

Iscriviti alla newsletter