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Chi c’è dietro la “Lampedusa accoglienza”? La società costituita da Blue Coop di Agrigento, che detiene il 33% delle quote, e dal Consorzio di Cooperative sociali Sisifo (67%) gestisce il centro di accoglienza sull’isola-frontiera sin dal 2007. In quella circostanza, secondo quanto riferito al Fatto Quotidiano dal direttore del centro Federico Miragliotta, riuscì ad aggiudicarsi l’appalto con un ribasso di gara del 30%.

Il caso torna all’attenzione dei media in considerazione delle immagini da un lato degli operatori che danno “anima e corpo” per una vera e espropria emergenza umanitaria, e dall’altro per chi lucra su un vero business.

Migranti & Affari
Il giro di denaro che gravita attorno al binomio migranti-affari, secondo le associazioni dedite ai diritti dei migranti, è di circa 2 milioni e mezzo di euro l’anno che vanno in tasca alla società in questione. A capo della srl secondo la ricostruzione pubblicata dal Fatto Quotidiano è Cono Galipò, già aderente al Pci in quel di Capo d’Orlando, per poi militare attivamente nel Psi e quindi in Forza Italia. L’ultima evoluzione però lo ha portato sotto il vessillo dei democratici, nella corrente del deputato messinese Francantonio Genovese, scrive il quotidiano diretto da Antonio Padellaro. Il panorama che si osserva nelle ore antecedenti la visita sull’isola del presidente della Commissione Europea Manuel Barroso, è fatto da giacigli avvolti nelle buste della spazzatura per renderli impermeabili alla pioggia. Una sorta di vero e proprio girone dantesco, così come lo ha ribattezzato il Fatto.

Barroso dixit
“Voglio vedere con i miei occhi quello che succede e quello che possiamo fare”, ha detto il presidente. Poche ore prima il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz aveva osservato come fosse una “vergogna che l’Unione abbia lasciato così a lungo l’Italia da sola ad affrontare il flusso di migranti dall’Africa”. Ma per il momento a lavorare in solitudine ci sono proprio gli operatori della srl con turni massacranti anche da 20 ore al giorno.

Numeri del naufragio
155 naufraghi scampati alla tragedia del 3 ottobre, soli 300 posti letto per 928 persone, tra cui oltre ad adulti, giovani e donne vi sono anche 202 minori.

LampedusAccoglienza
Dal racconto che Federico Miragliotta ha offerto ai media, si apprende che la società LampedusAccoglienza è una Srl, nata dall’unione di un consorzio di cooperative di Catania che si chiama Sisifo, e di un’altra cooperativa agrigentina. Sono due grosse società che hanno dato vita a LampedusAccoglienza, che ha partecipato ad una gara d’appalto con la prefettura ed ha vinto. Per cui, prosegue Miragliotta, “adesso prende una quota per ciascun migrante gestito all’interno, questa quota si aggira tra i 30 e i 50 €, e per ciascun giorno e per ciascun migrante che viene accolto al centro, la Prefettura, il Ministero dell’Interno, paga alla società questa somma: proprio per questo non ci sono volontari, ma solo persone regolarmente impiegate e con un contratto di lavoro”.

 

 

 

 

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