La disputa marittima tra Grecia e Turchia si intreccia a questioni strategiche di confini, sovranità e risorse energetiche, alimentando tensioni mai sopite nel Mediterraneo orientale. Tra accordi bilaterali, guerre delle mappe e infrastrutture bloccate, il rischio di un’impasse duratura cresce. Si fa sempre più necessario un nuovo approccio multilaterale, in cui l’Italia potrebbe giocare un ruolo da protagonista. La prospettiva dell’ammiraglio Fabio Caffio
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India e Pakistan, la crisi che il mondo non può ignorare. Il commento di Arditti
Sappiamo che tanto New Delhi quanto Islamabad non vogliono la guerra vera e propria, ma sappiamo anche che la tensione con il detestato “vicino di casa” serve tanto alla leadership indiana quanto a quella pakistana. Il commento di Roberto Arditti
La partita del Sud Globale. Ecco come cambiano gli equilibri mondiali
Con una crescita media del 4,2% da qui al 2029, i Paesi dell’area, trainati dall’India, stanno per diventare la fucina di un nuovo equilibrio ecomico mondiale
Pilastro europeo della Nato, ecco come passare dalle idee ai fatti
Gli Stati membri della Ue possono contare di più all’interno dell’Alleanza Atlantica solo se progettano e realizzano un piano pluriennale ben articolato sulla base di strutture, apparati, ruoli e gerarchie ben definite. Non sarà un processo facile perché si tratta di superare gradualmente l’attuale organizzazione in cui i 23 paesi Ue danno ciascuno il proprio contributo alla Nato su base individuale. Il commento di Marco Mayer e Valeria Fargion
Italia e Arabia Saudita, un modello integrato di cooperazione. Parla Almunajjed
In un’intervista a Formiche.net, Kamel Almunajjed, presidente dell’Italian-Saudi Business Council, delinea il rafforzamento strategico tra Italia e Arabia Saudita, puntando su energia pulita, cultura, commercio digitale e cooperazione in Africa e lungo il corridoio Imec. L’obiettivo è costruire un modello integrato di sviluppo bilaterale e regionale. Domani 28 aprile a Milano e poi il 30 a Torino le riunioni del Council
Dai sommergibili nucleari cinesi (e non solo) un nuovo paradigma per l'Intelligence moderna
La recente scoperta di sei sommergibili nucleari cinesi attraverso immagini satellitari di Google Earth non è un semplice caso isolato, ma il simbolo di un profondo cambiamento nell’intelligence moderna. Nell’era digitale, ogni cittadino connesso diventa potenzialmente un’importante fonte informativa, creando una rete globale di intelligenza diffusa. Questo fenomeno sta trasformando radicalmente i metodi di raccolta e analisi delle informazioni strategiche. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
Perché Trump vuole un passaggio gratis su Suez? C’entra la Cina
Trump chiede il passaggio gratuito delle navi americane nei canali di Panama e Suez, pressando l’Egitto in risposta ai suoi legami crescenti con la Cina. Mentre gli Stati Uniti rilanciano un approccio assertivo, l’Italia punta su una diplomazia più morbida per consolidare i rapporti con Il Cairo, anche nell’ottica di contenere l’influenza dei rivali
Cosa Francesco (non) avrebbe voluto al suo funerale. L'opinione di Cristiano
Quella di ieri è stata un’omelia a mio avviso perfetta, che non ha risparmiato nessuno tratto “costitutivo” della sua personalità e della sua agenda. Ho trovato invece desolante lo svolgimento della cerimonia a Santa Maria Maggiore, dove gli ultimi non sono diventati i primi neanche per il breve momento di un funerale. La riflessione di Riccardo Cristiano
Le (tante) responsabilità dei Popolari per l'Ue di domani. Scrive Alli
Il Congresso del Partito Popolare Europeo in programma il 29 e 30 aprile è destinato ad essere il più rilevante della storia recente della più importante forza politica presente nel Parlamento europeo. Le tre “sveglie” all’Europa degli ultimi cinque anni (pandemia, aggressione russa all’Ucraina e seconda amministrazione Trump) mettono i popolari europei di fronte alla responsabilità di guidare l’Unione verso una vera e compiuta integrazione politica. Il commento di Paolo Alli, presidente di Alternativa Popolare
Dal Fondo monetario un taccuino a prova di grandi incertezze. La lettura di Polillo
Dalle previsioni del Fondo emerge una sorta di promemoria che riguarda la summa degli elementi di una buona politica economica. A partire da un rigore finanziario che non può venir meno, nemmeno quando si tratti di accrescere la spesa legata alla difesa. Che deve essere finanziata con gli strumenti tradizionali di finanza pubblica. Il commento di Gianfranco Polillo