Skip to main content

Mentre l’impasse politico-governativa, e ormai anche mediatica, non si sblocca e si affinano le armi per l’italica arte del logoramento, dove ci si ingegna nel trovare occasioni di contrasto o rinvio senza timori di effetti collaterali o vittime incolpevoli.
E tra gli stalli collaterali vi anche quello relativo alle nomine dei vertici di Sogin.

L’assemblea della società controllata al 100% dal Tesoro, si è riunita venerdì scorso, ma anche questa volta senza un nulla di fatto.
È vero però che, a dimostrazione dell’impellenza delle nomine, l’assemblea è rimasta aperta e (ri)aggiornata a venerdì prossimo quando dovrebbero finalmente arrivare i nomini dei nuovi vertici.

La riprova di una situazione non più sostenibile è arrivata già prima di ferragosto quando, dopo l’ennesimo rinvio, il presidente dell’attuale cda (scaduto già in primavera con l’approvazione del bilancio), l’ex ambasciatore Giancarlo Aragona, si è dimesso.

Il ritardo peraltro va accumularsi a quello dell’attività, in verità non facile, svolta da Sogin. L’ultima denuncia in tal senso è del senatore Gianni Girotto del MoVimento 5 Stelle (M5S), che in una nota – non sfuggita agli addetti ai lavori – diffusa proprio venerdì scorso dopo un incontro il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Stefano Fassina, e il capo di gabinetto Daniele Cabras.

«L’attività di messa in sicurezza della Sogin è passata dal 4% di avanzamento delle attività di smantellamento a fine 2007, al 12% a fine 2011, con una media di circa il 2% annuo, disattendendo pienamente gli stessi cronoprogrammi proposti: nella prima fase di programmazione il termine dei lavori era previsto per il 2020 e il costo totale dell’operazione stimato intorno ai 3,5 miliardi di euro. Nel bilancio di sostenibilità 2012, il termine dei lavori di decommissioning arriva al 2029 e il costo totale delle operazioni è preventivato in 5,9 miliardi di euro» sostiene Girotto.

E poiché ritardi e incremento dei costi aumentano sia sui i rischi sulla sicurezza e la salute dei cittadini sia il costo della bolletta elettrica il M5S ha chiesto al vice Ministro di intervenire con urgenza proponendogli di rivedere il sistema di finanziamento passando dall’attuale sistema di prelievo sulle bollette dell’energia elettrica ad un sistema che consenta di controllare meglio l’effettivo avanzamento dei lavori e la congruità delle spese. Rimarcando come l’imminente nomina dei vertici Sogin debba avvenire su criteri di competenza e in discontinuità con la gestione passata.

Quest’ultima rivendicazione dovrebbe risultare ultronea, visto che la selezione dei vertici di Sogin è stata fatta secondo la direttiva del Ministero dell’Economia emanata d’intesa con la presidenza del Consiglio dei ministri, che, oltre a precisi indirizzi per la remunerazione e la decadenza automatica in caso di condanna, anche in primo grado o di patteggiamento per gravi fattispecie di reato, ha introdotto specifici parametri per la valutazione della competenza professionale e dell’esperienza dei candidati, con una particolare attenzione ai requisiti richiesti ai fini della nomina come amministratore delegato. Al tal proposito è stato specificatamente previsto il supporto di società specializzate nel ricerca di top manager a loro volta individuate con una specifica procedura di selezione.

Appurato che tutto ciò per Sogin è già stato fatto, perché temporeggiare ancora?

Perché l'attività (e le nomine) di Sogin sono in fase di stallo

Mentre l’impasse politico-governativa, e ormai anche mediatica, non si sblocca e si affinano le armi per l’italica arte del logoramento, dove ci si ingegna nel trovare occasioni di contrasto o rinvio senza timori di effetti collaterali o vittime incolpevoli. E tra gli stalli collaterali vi anche quello relativo alle nomine dei vertici di Sogin. L’assemblea della società controllata al 100%…

Opportunità nonostante la tragedia siriana

Nei tempi moderni le guerre terminano perché qualcuno dichiara di aver vinto. La chiave sta nell’individuare un fattore che trasformi le cattive notizie in nuove iniziative politiche e diplomatiche. Richard Nixon incontrò Mao (anche grazie ai buoni uffici dell’Italia) e la guerra in Vietnam terminò. Ronald Reagan si recò a Reykjavik per incontrare Mikhail Gorbachev e la guerra fredda terminò.…

Assicurazione auto storiche: vantaggi e requisiti delle polizze

L’assicurazione di auto storiche e da collezione può dare diritto a determinate agevolazioni, ma solo quelle iscrivibili all’ASI. Come risparmiare sull’Rc auto: la soluzione più pratica consiste nel collegarsi a internet, aprire un portale di comparazione prezzi, inserire i dati propri e quelli del veicolo e mettere le assicurazioni auto più convenienti a confronto fra loro, individuando quella che costi…

Spread, Morgan Stanley spagnoleggia e scatena i mercati contro l'Italia

Il sorpasso c'è stato. Pochi punti, certo, ma quanto basta per scatenare l'allarme sulla differenza tra spread sui titoli italiani e spagnoli. E che dipenda dalle vicende legate all'instabilità politica o dalle riforme strutturali su cui l'Italia è rimasta indietro, mercati e investitori ridisegnano gli schemi, con annunci da "Viva Espagna" che raccomandano di vendere i titoli italiani. Mosse europee…

Ecco come Letta vuole attrarre investimenti esteri in Italia

Il governo scommette su un nuovo progetto per rilanciare gli investimenti stranieri in Italia e cercare di portare capitali freschi nel Paese. Una mossa annunciata lo scorso 12 luglio dal premier Enrico Letta al termine del Consiglio dei ministri e che prende forma in queste ore in un documento che nelle intenzioni verrà presentato ufficialmente nel prossimo consiglio dei ministri. DESTINAZIONE…

I leaders che mancano alla Camera

Alla Camera mancano i leaders. E’ stato un grave errore della politica far mancare alla Camera dei Deputati la presenza di leaders autorevoli quali D’Alema, Veltroni e Casini. Ci siamo riempiti la bocca di nuovismo ma quando c’è da tenere l’Aula in pugno, senza leaders, è un’impresa  ardua per la giovane e talora in apprensione Presidente della Camera.

Così Forza Italia 2.0 attingerà al finanziamento statale ai partiti

Il tanto atteso video-messaggio che sancisce ufficialmente la sua nascita, o meglio la sua rinascita, non è ancora arrivato. Ma intanto meglio portarsi avanti. Così Forza Italia 2.0 è già al centro delle preoccupazioni dei parlamentari pidiellini più berlusconiani. Che hanno pensato a un emendamento ad hoc al disegno di legge sull’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti, come rivela Public…

Mentana, Santoro e Paragone mettono il dito nella marmellata dei talk show

Con l’inizio della stagione autunnale vecchi e nuovi format tornano a colmare il vuoto lasciato tra i canali televisivi. Fra trasmigrazioni e qualche faccia nuova, ai cari telespettatori tocca però mandar giù la stessa minestra. E se anche il padre fondatore del genere, Maurizio Costanzo, sente l’esigenza di rinnovamento è forse il caso di indagare. Lo spazio del palinsesto un…

Enel, il boom del bond manda in estasi operatori e titolisti

Enel guarda lontano e lancia sul mercato un titolo sessantennale, della durata simile solo a quella dei Gilts sovrani inglesi a 55 anni. L'operazione ha scatenato la caccia al titolo da parte degli investitori, che non si sono fatti pregare con i tassi record sui titoli. Una strategia costosa per il gruppo ma il cui importo resta limitato nell'ambito dell'indebitamento…

L’amore per l’ambiente: rivoluzione silenziosa o attenzione selettiva?

L’Italia procede, non si sa bene dove, ma procede. Il mondo segue in diretta la vicenda Concordia: bravi quest’italiani, prima affondano e poi si risollevano dalla melma del mare con un piano di recupero unico al mondo. Dalle stelle alle stalle, prima alla berlina poi sul podio. Gli italiani sono così, fanno tutto in modo eccezionale: errori madornali e rivincite…

×

Iscriviti alla newsletter