Skip to main content

Quanti, come Eugenio Scalfari, in gioventù, sono stati fascisti, dalla Liberazione in avanti, hanno tentato di accreditarsi come fieri avversari di quel ventennale regime liberticida, che l’ex missino Fini ebbe a definire il “male assoluto”, prima di sparire dalla scena politica.
Ma la storia va analizzata, con acume e distacco. Mai brandita come un’arma e utilizzata per tentare di colpire i propri nemici.
E, oggi, il nemico numero uno del fondatore di “Repubblica” è Silvio Berlusconi, di cui “Barbapapà” ha sollecitato la cacciata dalla leadership ai dirigenti del Pdl, auspicando una riedizione del Gran Consiglio del Fascismo che, il 25 luglio del 1943, mise in minoranza Mussolini, poi “dimissionato” da Re Vittorio Emanuele III.  E’scontato che Alfano, Verdini e gli altri dirigenti del partito del Cavaliere respingeranno l’appello scalfariano a separare i loro destini da quello del Presidente del Pdl. E Schifani ha già risposto a don Eugenio : “La nostra forza è stata sempre quella di essere uniti attorno a Silvio, sia nei momenti dei trionfi sia in quelli, come l’attuale, delle grandi difficoltà”.
E il Gran Consiglio del regime era un organismo, in cui Benito aveva cooptato dignitari e gerarchi del fascismo mentre, 70 anni dopo, Berlusconi non è un dittatore, ma da 20 anni si trova a recitare,  sul teatrino politico, commettendo errori, non per colpa del destino cinico e baro, ma forte del consenso di milioni di italiani.
Certo, anche la sua leadership non sarà eterna. Non lo fu quella di Craxi, che venne tacciato di “gangsterismo” politico, come Silvio, da Scalfari, che nel 1968 fu eletto deputato del PSI, grazie a Giacomo Mancini e con il feroce dissenso del nenniano Bettino.
Nessun nuovo 25 luglio è alle porte. Angelino Alfano non è Dino Grandi.
Berlusconi resterà in campo, finche sarà scelto, nelle “gabine” elettorali, da larghi settori del Paese. E finchè, nel centrodestra, non emergerà una forte personalità, che attualmente non è presente, in grado di essere, realmente, accettata da tutti come Capo e considerata autorevole e credibile agli occhi dell’elettorato.
A Giorgio Napolitano, solo somigliante a Umberto di Savoia, non devono essere restuiti quei poteri, che il fascismo aveva scippato al Re d’Italia. Il Capo dello Stato è uno dei pochi statisti credibili e stimati, nel Paese e nelle capitali degli Stati nostri partner. E il Presidente ha, sinora, concesso  ampia fiducia ad un governo, presieduto da Letta, Pd, in cui è presente una folta delegazione del partito di Berlusconi, il Pdl, che ha votato per la rielezione di nonno Giorgio sul Colle.
La riconferma della condanna a 4 anni e all’interdizione dai pubblici uffici non ha abrogato il diritto-dovere di Silvio e del suo partito di contribuire al rinnovamento del Paese e alla soluzione dei suoi tanti problemi.
Dopo l’esternazione, in dialetto napoletano, del Presidente della sezione feriale della Cassazione- che, sul “Corriere della Sera”, Aldo Grasso ha accostato a Caccamo, il personaggio reso celebre da Teocoli- non ci si può non interrogare sulla conoscenza, o meno, da parte di Esposito, degli atti del delicato processone.
E, soprattutto, questa pirandelliana vicenda, con i legali di Berlusconi pronti a presentare documentati ricorsi alla Corte di giustizia europea contro la sentenza, ha convinto, definitivamente, gli italiani sulla indifferibilità della riforma della giustizia, unico potere forte esistente oggi in Italia e finora abbarbicato ai suoi privilegi.
Napolitano non si farà tirar la giacca da quanti, come Scalfari, premono sul Quirinale affinchè “elimini il gangster Silvio” o da chi, come Epifani, vorrebbero trarre spunto dalla vicenda giudiziaria per cacciar l’odiato ex premier dalla scena politica.
Il Capo dello Stato sta cercando una soluzione concreta al nodo dell’agibilità politica, sollecitata per Berlusconi dall’esperto Gianni Letta e dai dirigenti del Pdl, che attendono un segnale rasserenante dal Colle, per scongiurare la crisi di governo su tasse e giustizia, che porterebbe l’Italia nel caos.

Caro Scalfari, niet nuovo 25 luglio! Napolitano non è Re Vittorio Emanuele e Cav. non è Benito!

Quanti, come Eugenio Scalfari, in gioventù, sono stati fascisti, dalla Liberazione in avanti, hanno tentato di accreditarsi come fieri avversari di quel ventennale regime liberticida, che l'ex missino Fini ebbe a definire il "male assoluto", prima di sparire dalla scena politica. Ma la storia va analizzata, con acume e distacco. Mai brandita come un'arma e utilizzata per tentare di colpire…

Contro l'omofobia e contro l'indifferenza

Nell'intervento precedente avevo denunciato la grave situazione umanitaria in Russia. Dopo l'approvazione della legge "anti-gay", numerosi sono stati i casi di violenza e persecuzione nei confronti di ragazzi e ragazze omosessuali. Le associazioni LGBTI russe sono state isolate dal mondo e il loro lavoro è reso di giorno in giorno meno efficace. L'esito (il)logico di questa triste situazione sarà la…

Chi è Lawrence Summers, il pretendente al dopo Bernanke alla Fed

Sarà Lawrence Summers il prossimo presidente della Fed? L'ex segretario al Tesoro americano e uomo da milioni di dollari è uno dei maggiori pretendenti al dopo Bernanke per la banca centrale degli Usa. E ha le carte in regola per il ruolo, anche se le sue esperienze nel settore privato potrebbero creargli problemi in un eventuale processo di conferma in Senato qualora il…

L'eredità di Henrietta Lacks

Ci sono persone che, indipendentemente dalla loro volontà, lasciano un’ereditarietà importante per tutta l’umanità. Questo è il caso di Henrietta Lacks, una giovane donna nera di umili condizioni sociali morta nell’ospedale di Baltimora nel 1951 a soli 31 anni per tumore del collo dell’utero. Su di Lei e sulla sua storia nel 2010 la giornalista Rebecca Skloot ha scritto quello…

Barack e Michelle Obama a Martha's Vineyard in vacanza. Con polemiche

Barack e Michelle Obama arrivano a Martha's Vineyard per una vacanza di dieci giorni. La famiglia presidenziale è arrivata sull'esclusiva isola del Massachussets, portandosi dietro una scia di polemiche. Gli Obama, infatti, alloggeranno in una villa da 7,6 milioni di dollari che ha suscitato subito le ire dei Repubblicani: è una mancanza di rispetto verso gli americani in difficoltà.

Quanto Renzi somiglia a Berlusconi

Il paragone è venuto in mente a tutti. Guardando le foto di Matteo Renzi in versione “demolitore” con caschetto giallo e ruspa, mentre buttava giù una ex discoteca nel parco delle Cascine a Firenze, come non pensare al “Presidente operaio”, al coup de theatre elettorale che si inventò Silvio Berlusconi nel 2011 per apparire più vicino al “popolo” che poi…

No Tap, l'ultima frontiera della sindrome Nimby

Siamo alle solite. Oggi il premier Enrico Letta sarà a Baku, capitale dell’Azerbaigian. Incontrerà Ilham Aliyev, presidente del Paese ex sovietico dal 2003. Il presidente del Consiglio ringrazierà personalmente Aliyev in merito alla decisione con cui quest’ultimo, a giugno, ha optato per convogliare il gas estratto dall’immenso giacimento di Shah Deniz nelle condotte della Trans-Adriatic pipeline (Tap), progetto italo-greco-albanese con…

Caccamo-Esposito decide su Cav.e governo. Situazione grave ma non seria!

Il destino giudiziario di un ex capo del governo, e leader di un grande partito, e le prospettive dell'esecutivo e della legislatura, affidate a un esimio "Pappagone" della procedura penale, don Antonio Esposito, da Torre del Greco. Il giudice accostato, sulla prima pagina del giornale più diffuso del bel Paese, al comico don Felice Caccamo. Da lassù, sferzante, il commento…

Papa Francesco si prepara a Ferragosto

Nonostante il solleone di agosto, tanti i fedeli oggi a piazza San Pietro per l’Angelus di Papa Francesco. Il Santo Padre ha invitato a “fare festa” per Ferragosto: "Ricordiamo che il prossimo giovedì è la solennità di Maria Assunta: pensiamo a nostra madre che è arrivata al cielo con Gesù e quel giorno facciamo festa a lei". Il giorno di…

Il Rossini Opera Festival a Pesaro, tra pregi e difetti

Il Rossini Opera Festival (ROF), la cui trentaquattresima edizione è iniziata il 10 agosto e che dura due settimane, è una vera eccezione nel mondo culturale italiano non solo perché, lavorando d’intesa con la Fondazione Rossini, ha riscoperto tante opere obliate del compositore ma in quanto "rende" sotto il profilo economico ed è un esempio di collaborazione pubblico privato. In…

×

Iscriviti alla newsletter