Skip to main content

Prima un annuncio del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, in un’intervista a Bloomberg su possibili quote in vendita di partecipate del Tesoro; poi i pour parler fra tecnici di vari ministeri su ipotesi di dismissioni, non solo immobiliari; quindi le poche parole di ieri da Atene del premier Enrico Letta secondo cui il governo a settembre divulgherà un piano di privatizzazioni.

I liberisti alla Francesco Giavazzi e alla Luigi Zingales staranno già esultando, ansiosi ma non troppo di poter finalmente apprezzare un provvedimento del Governo, anche se ci sarà tempo, ovviamente, per dire che l’esecutivo si è mosso in ritardo ed è stato troppo timido.

Però sarebbe opportuna una maggiore chiarezza di intenti da parte del Governo. E non solo perché i puristi delle comunicazioni ai mercati fanno notare che annunci del genere a Borse aperte e che riguardano indirettamente società quotate partecipate dal ministero dell’Economia, come Eni, Enel e Finmeccanica, sarebbero da evitare. Ma perché un siffatto piano di privatizzazioni – seppure ancora abbozzato – dovrebbe avere un consenso politico nella maggioranza tripartita che ancora non c’è.

Ovviamente si dirà che siccome nulla è deciso nulla va comunicato ai leader. Sarà. Ma allora, ammesso e non concesso che il progetto preveda sic et simpliciter una vendita sul mercato di alcune quote di aziende quotate e non partecipate dal Tesoro e non altre operazioni finanziarie, sarebbe auspicabile un’impostazione meno evanescente visto che in altri Stati europei, e non solo, si tende a rafforzare le società a controllo pubblico; visto che si deve evitare una desertificazione industriale; visto che le proiezioni internazionali delle quotate del Tesoro sono un vero tesoro per il Paese, e non solo in chiave meramente economica; e visto che non un governo di sinistra ma un esecutivo tecnico come quello di Mario Monti tra i malumori dei liberisti doc ha contribuito a rafforzare presenza e ruolo della Cassa depositi e prestiti.

Letta, Saccomanni e il liberismo a scoppio ritardato

Prima un annuncio del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, in un’intervista a Bloomberg su possibili quote in vendita di partecipate del Tesoro; poi i pour parler fra tecnici di vari ministeri su ipotesi di dismissioni, non solo immobiliari; quindi le poche parole di ieri da Atene del premier Enrico Letta secondo cui il governo a settembre divulgherà un piano di privatizzazioni.…

Il processo Berlusconi visto da Napolitano

Il redde rationem di Silvio Berlusconi è arrivato. Ma non coinciderà con quello del governo Letta. Parola del capo dello Stato Giorgio Napolitano che guarda con serenità al verdetto finale sul processo Mediaset della Cassazione, oggi in udienza. Il presidente della Repubblica ha tenuto a sottolineare nella cerimonia del Ventaglio con i giornalisti pochi giorni fa alla Camera che il…

A casa i 200 parlamentari Pdl se Cassazione "oserà" sconfessar le toghe più politicizzate?

Attesa per la sentenza, domani, su Berlusconi, stangato a 4 anni per frode fiscale, in appello, mentre il tribunale di Milano ha appioppato, un mese fa,  all'ex premier 7 anni per concussione e prostituzione minorile e 1 anno per rivelazione di segreti. Dimissioni di Silvio? Non sono state sinora rassegnate, al contrario di quanto è avvenuto in Lussemburgo, dove Juncker,…

Divorzio all'Italiana a Ispica: quanto non siamo cambiati

Questo fine settimana a Ispica è stato rievocato “Divorzio all’Italiana” di Pietro Germi. La città di Ispica, Spaccaforno, evocare per evocare, si è vestita a festa per l’occasione di ribalta nazionale. Le fotografie, gli stand, il set ricreato nelle vie che furono scelte da Germi per il film hanno fatto vendere granite e acqua minerale ai tanti bar ro gianu,…

Wall Street Journal spara: ispezioni d Visco per ricapitalizzare le banche

La Banca d'Italia sta ispezionando le finanze di alcuni dei più importanti istituti di credito del Paese. A riportare la notizia è il Wall street journal, che citando un documento della banca centrale spiega come ciò potrebbe spingere alcune banche italiane a vendere asset o prendere altre misure importanti. Gli esami della banca centrale, che in precedenza erano riservati, arrivano…

Ecco il Dreamliner 787-9, l'ultimo nato in casa Boeing

La famiglia della Boeing Commercial Airplanes si allarga con un nuovo elemento: il 787-9 Dreamliner, un aeromobile in grado di trasportare 40 passeggeri in più rispetto al predecessore, il 787-8. È anche il primo aereo a indossare la nuova livrea della compagnia che mantiene molte delle caratteristiche dell'originale, ma con l'aggiunta di un numero in primo piano sulla coda per…

Ecco perché Lenovo è accusata di spiare l'Occidente

La cinese Lenovo è nella lista nera dei servizi di intelligence e spionaggio del mondo anglosassone. Il più grande produttore di computer al mondo è di fatto tagliato fuori dal fornire attrezzatura per le reti ad alta sicurezza dei servizi australiani, statunitensi, britannici, canadesi e neozelandesi, per il timore di intrusioni informatiche. Lo rivela l'Australian Financial Review, cui fonti della…

Il messaggio di Papa Francesco al mondo

Questo commento è stato pubblicato su La Gazzetta di Parma Non c’è bisogno d’essere credenti, per cogliere la potenza del messaggio di Papa Francesco: è un uomo che crede, semplicemente. Non occorre essere italiani, per capire l’impatto delle sue parole: è il “vescovo di Roma” che parla al mondo. Non è necessario essere ministri, per rendersi conto che il viaggio…

Fondo Solidarietà mutuo casa

Fondo Solidarietà mutui prima casa, serve rifinanziamento entro l'anno

Le famiglie in difficoltà con i mutui rischiano di rimanere senza paracadute. Il Governo si farà carico del rifinanziamento del Fondo di Solidarietà?   Gli anziani fanno largo ai giovani. E se bisogna dare loro spazio, bisogna dare anche la possibilità di staccarsi dalla famiglia e avere una casa propria in cui cominciare la vita adulta propriamente detta. Lavatrice, pulizie…

Il laboratorio delle lobby

A giorni, settimane nell'ipotesi peggiore, una nuova regione avrà la sua legge sul lobbying. Manteniamo il giusto riserbo e scaramanzia sul nome. Ma, se tutto andrà bene si andrà ad aggiungere alla lista di quelle che hanno già tentato didisciplinare i lobbisti, per esempio la Toscana, l'Abruzzo, le Marche, e confermerà un trend oramai consolidato. Sono sempre più le regioni il posto…

×

Iscriviti alla newsletter