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Papa Francesco, della Compagnia di Gesu’, rispolvera l’armamentario, aggiornato ai tempi, gia’ dispiegato in passato, nel contrasto all’apostasia delle masse, quando cioe’ sotto i colpi di una teoria, di un pensiero nuovi, la Chiesa sente minacciata la sua egemonia culturale. Certo, su di essa pesano i casi, a lungo nascosti, di pedofilia accertati; le lobby dei gay; le torbide vicende finanziarie dello Ior e gli scandali di istituti religiosi, il San Raffaele di Milano o l’Idi di Roma. Esse pesano ancor di piu’ se, contestualmente, circola e trova continue conferme la teoria della nascita di Massimo Fagioli: “non avevano mai pensato all’attivita’ che emerge dalla biologia della sostanza cerebrale, alla comparsa della capacita’ di pensare con lo stimolo della luce, ovvero l’energia che unisce la materia”, che evidenzia la caducita’, l’inconsistenza della credenza dell’anima o spirito, su cui poggia o poggiava la sua egemonia culturale. Cosi’ torna in auge “la poverta’ francescana” per la grave crisi finanziaria difficile da domare che genera impoverimento e diseguaglianze crescenti a danno dei ceti piu’ deboli e dei ceti medi. Una grave crisi finanziaria da cui Chiesa non puo’ chiamarsi fuori. E in questo ‘tsumani’ che minaccia la vita delle persone, non potevano finire ‘desaparecidos’ gli immigrati provenienti dal mondo arabo investito da poverta’ e da ‘rivolte’ per una improbabile democrazia messa in discussione da un mix esplosivo: fondamentalismo religioso e corsa all’oro nero, i pozzi di petrolio e di gas. Gia’ in passato era accaduto: cosi’ ce lo racconta Antonio Gramsci nel Quaderno 20, scritto tra il 1934 e il 1935, in cui analizza il ruolo di associazioni, l’Azione Cattolica, che “[…] rappresenta la reazione contro l’apostasia di intere masse, imponente, cioe’ contro il superamento di massa della concezione religiosa del mondo”, e di ordini religiosi: i terziari francescani, i gesuiti, i cattolici integrali, i modernisti, in lotta tra loro per il potere. “[…] La Chiesa e’ sulla difensiva, ha perduto l’autonomia dei movimenti e delle iniziative, non e’ piu’ una forza ideologica mondiale, ma solo una forza subalterna”, nota Gramsci. I terziari francescani, sono un fenomeno che “[…] illumina meglio il carattere del francescanismo come ritorno tendenziale ai modi di vita e credenza del cristianesimo primitivo […] Sarebbe percio’ utile studiare bene la fortuna di questa iniziativa, che non e’ stata molto grande, perche’ il francescanismo non divenne tutta la religione ma si ridusse a uno dei tanti ordini religiosi esistenti”. Associazioni ed ordini che nascono quando la Chiesa deve “[…] porsi il problema di arginare la cosi’ detta “apostasia” delle masse” e per l’occasione rispolvera la poverta’, su cui, nota Gramsci, “[…] le opinioni piu’ diffuse […] che risultano dalle encicliche e da altri documenti autorizzati, possono riassumersi in questi punti: 1) la proprieta’ privata, specialmente quella fondiaria, e’ un “diritto naturale” che non si puo’ violare neanche con forti imposte; 2) i poveri devono contentarsi della loro sorte, poiche’ le distinzioni di classe e la distribuzione della ricchezza sono disposizioni di dio e sarebbe empio cercare di eliminarle; 3) l’elemosima e’ un dovere del cristiano e implica l’esistenza della poverta’; 4) la quistione sociale e’ anzitutto morale e religiosa, non economica e dev’essere risolta con la carita’ cristiana e con i dettami della moralita’ e il giudizio della religione”. L’analisi gramsciana rigaurda anche i diversi ordini religiosi in lotta tra loro per il potere: “[…] Tutto cio’ dimostra che la forza coesiva della Chiesa e’ molto minore di cio’ che si pensa, non solo per il fatto che la crescente indifferenza della massa dei fedeli per le quistioni puramente religiose […] ma per il fatto ben piu’ grave che il centro ecclesiastico e’ impotente ad annientare le forze organizzate che lottano coscientemente nel seno della Chiesa. Specialmente la lotta contro il modernismo ha demoralizzato il giovane clero”, che, rimarca l’intellettuale sardo, in alcune sue frange mostra persino interesse per “[…] le tendenze modernizzanti dell’islamismo e del buddismo”. Di anni ne sono passati tanti, ma l’analisi gramsciana conserva tutto il suo valore ed e’ di grande attualita’.

Papa Francesco e la lotta all'apostasia

Papa Francesco, della Compagnia di Gesu', rispolvera l'armamentario, aggiornato ai tempi, gia' dispiegato in passato, nel contrasto all'apostasia delle masse, quando cioe' sotto i colpi di una teoria, di un pensiero nuovi, la Chiesa sente minacciata la sua egemonia culturale. Certo, su di essa pesano i casi, a lungo nascosti, di pedofilia accertati; le lobby dei gay; le torbide vicende…

CNA Commercio Roma apre allo sport

Eletta all'unanimità, questo pomeriggio, presso la sede istituzionale della CNA, il primo presidente della CNA Commercio di Roma. E' Giovanna Marchese Bellaroto (nella foto insieme al presidente Erino Colombi (da sx) - Marta Leonori - assessore al commercio di Roma Capitale e a Lorenzo Tagliavanti - vice-presidente Camera di Commercio), da oltre 30 anni attiva nel settore del commercio, che…

Rcs e Della Valle, la confusione istituzionale avanza

John Elkann informa il Quirinale della salita di Fiat al 20 per cento, come primo azionista di Rcs? E pure Diego Della Valle si rivolge al capo dello Stato, chiedendogli di far sentire la sua voce sulla partita di via Solferino. Non si arresta, quindi, la diatriba fra Elkann e Della Valle, ma ora compie un salto istituzionale di cui…

Due miliardi per Loro Piana, chi ce li aveva in Italia?

Inutile girarci intorno. L’ennesima calata oltre confine di Bernard Arnault di Lvmh per acquisire il gioiello del lusso di turno – Loro Piana - ci fa incazzare. Ma dura poco purtroppo. Un’abbaiata a squarciagola e poi a tavola, che si mangia. Tutto, ahinoi, finisce lì, tra una forchettata di pasta e un bicchiere di bianco fresco. E’ possibile che non…

Non solo Loro Piana. Se l'Italia va ai saldi di fine stagione

In Italia un'azienda è più facile venderla che portarla avanti. È la triste, prima, considerazione che viene in mente leggendo la notizia della vendita di Loro Piana, storica maison di moda italiana, ai francesi di Lmvh. L'operazione è stata fatta secondo le regole del mercato e, speriamo (a differenza dell'M&A di Bulgari), nel rispetto delle norme fiscali. Tutto bene quindi,…

Loro Piana vola in Francia. Addio made in Italy

Dopo la vendita o la svendita di gran parte della industria italiana, è giunta l'ora dell'addio al made in Italy su cui fanno shopping i concorrenti esteri. La domanda non è peregrina visti i fatti di oggi. LA CESSIONE A LVMH Sergio e Pier Luigi Loro Piana (nella foto) hanno ceduto al gruppo LVMH la partecipazione di maggioranza della loro…

Geithner raggiunge Clinton e Blair nel gruppo dei "conferenzieri d'oro"

Tim Geithner, l'ex segretario del Tesoro degli Stati Uniti, è entrato nel regno dorato dei oratori più ambiti, capaci di raggranellare – come è accaduto a lui – 400 mila dollari in soli tre interventi. HALL OF FAME Del prestigioso gruppo – racconta il Financial Times – fanno parte ex leader mondiali dal calibro di Bill Clinton e Tony Blair,…

San Francisco, il momento dello schianto del boeing

Un video amatoriale ha registrato il momento esatto dello schianto dell'aereo della compagnia sudcoreana Asiana a San Francisco. Boeing 777 viaggiava troppo lentamente, all'ultimo momento il pilota ha cercato di aumentare la velocità ma la coda del velivolo ha colpito il suolo. La persona che ha girato le immagini ripete in continuazione: "Oh mio Dio".

Lascio tutto e vado via. I dipendenti italiani sognano un lavoro migliore

I giovani hanno molte difficoltà a trovare lavoro in Italia e spesso sono costretti ad accettare posizioni inferiori al loro livello di istruzione, anche perché secondo 7 lavoratori su 10 l'esperienza è più importante dell'educazione nel trovare un'occupazione adeguata. Per il 73% dei dipendenti non esiste alcuna certezza di mantenere il posto ricoperto, tanto che metà è disposta a cedere parte dello…

Fiat e Confindustria, va in scena il disgelo

La Fiat è uscita da Confindustria, eppure ogni assemblea o iniziativa dell'Unione Industriale di Torino finisce per fare notizia sulla ribalta nazionale proprio per la presenza di Sergio Marchionne. Era l'ottobre 2011, dopo le scaramucce Marchionne-Marcegaglia, lo strappo della Fiat che abbandona Confindustria, l’immagine simbolo del summit “Make it in Italy” all'Unione torinese fu un abbraccio fraterno e qualche scambio…

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