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Le compagnie private hanno un ruolo fondamentale nelle tutela della sicurezza statunitense. Il messaggio è quello che James Clapper, zar dell’intelligence Usa, ha voluto lanciare alle società che lavorano per il governo e soprattutto per i servizi. Il tutto dopo le rivelazioni sulla rete di sorveglianza telefonica e online della National Security Agency fatte da Edward Snowden, ex impiegato della Bozz Allen Hamiliton, uno dei nomi coinvolti nel business della sicurezza.

Il paragone che viene in mente è quello con Blackwater, compagnia militare privata vista in azione nei teatri di guerra iracheno e afgano costretta a ripetuti cambi di nome per gli scandali sul comportamento e le atrocità compiute dai propri mercenari.

Secondo le ultime cifre, sono circa 500mila gli impiegati delle compagnie private, che come Snowden hanno accesso a informazioni sensibili per il governo. Un’inchiesta di Shirrock pubblicata su Salon già nel 2007 ha evidenziato come il 70 per cento del budget per l’intelligence Usa andasse in contratti con i privati. Nei giorni successivi alle ammissioni di Snowden dal suo rifugio a Hong Kong, tra i commentatori c’è chi ha guardato a quanto contino queste società.

Il giornalista d’inchiesta Lee Fang su The Nation sottolinea come da tempo le compagnie private abusino del proprio potere, citando alcuni colossi del settore come la Palantir, la Berico e la HBGary Federal.

Già due anni una sua inchiesta nata da una serie di email rubate da Anonymous ha svelato i piani delle società per screditare, anche con documenti contraffatti, le organizzazioni e i critici della Camera di commercio statunitense. In un secondo caso, questa volta per contro della Bank of America, i metodi di spionaggio sarebbero dovuti servire per diffamare WikiLeaks, che secondo alcune notizie avrebbe dovuto pubblicare documenti sull’istituto, e figure come Glenn Greenward, il giornalista, avvocato e attivista per la trasparenza e le libertà d’espressione che sul Guardian ha raccolto le rivelazioni di Snowden.

Chi sono gli spioni privati che lavorano per l'Intelligence Usa

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