Skip to main content

Se il folle sparatore di Roma, anzichè nascere nell’aspra Calabria, fosse stato emiliano, o di Aosta- la città sgradita allla toga “de lotta dura e senza paura”, Antonio Ingroia-  i mass media avrebbero insistito, eccessivamente, sulla sua terra di origine, come hanno fatto per Luigi Preiti, 49 anni, di Rosarno ?

Un interrogativo legittimo che, tuttavia, non va accompagnato da alcuna forma di giustificazionismo, dalla Boldrini in giù, per il gesto dello sparatore, sottolineando le sue gravi difficoltà finanziarie. Queste sono comuni a centinaia di migliaia, in primis giovani, che non hanno un lavoro, in una Regione abbandonata a se stessa, anche a causa della inadeguatezza della sua classe politica, e che fa tornare d’attualità il famoso libro di Primo Levi :”Cristo si è fermato a Eboli”.

E, in una domenica bestiale per l’immagine della Calabria- proprio alla vigilia dell’avvio della stagione turistica, una delle risorse, da sfruttare meglio, della regione- nella tarda serata, RAI 3 ha mitragliato  un’inchiestona impietoso,  di “Report” di Milena  Gabanelli, che ha documentato la malapolitica e la malasanità, in una terra  con un deficit sanitario vertiginoso  e dove ci ha rimesso la vita, falciato dai picciotti, un medico di Locri, il consigliere regionale della Margherita, Franco Fortugno.

I calabresi devono affermare, senza ambiguità e senza ricorrere al solito, sterile meridionalismo piagnone, che si vergognano di avere un corregionale, come Preiti, che ha sparato 6 colpi di pistola contro 2 carabinieri, anche loro figli del derelitto Mezzogiorno.

E avvertiamo un senso, non minore, di vergogna anche per esser stati rappresentati, in Consiglio regionale, dall’ex capo di gabinetto dell’ex governatore, Chiaravalloti, un magistrato di Catanzaro,  che è stato duramente stangato dai giudici di Milano per il reato di concorso in associazione mafiosa. Anche se la Gabanelli avrebbe dovuto informare gli utenti del servizio pubblico radiotelevisivo che l’attuale Governatore, Scopelliti (PDL), respinse le pressioni del suo ex collega di partito, nel MSI e poi in AN, Alemanno, per imbarcare il suo suo camerata di corrente in giunta.

Fortunatamente, c’è ancora una Calabria onesta e non collusa, che quasi mai trova spazio e voce sui mass media.

Tocca agli amministratori corretti far la loro parte, cacciando i collusi dai partiti e dimostrando, con i fatti, che non tutta la democrazia, nella regione, è inquinata.

Nessun ministro del governo Letta-Alfano è calabrese ? Come direbbe Francesco De Gregori, non è da questi particolari che si può valutare l’auspicato impegno del nuovo esecutivo pro-Calabria. Anche perchè, a parte lo “statista del fare”, Giacomo Mancini, non ricordiamo politici che, assisi su poltrone di ministri o di sottosegretari, abbiano prodotto risultati concreti e utili per arrestare i trend negativi della “Cenerentola” del Paese.

E, con un pizzico di orgoglio, alla superficialità e al sussiego di chi vorrebbe buttar via il bambino con l’acqua sporca, criminalizzando tutta la Calabria, ricordiamo che la nostra non è solo la terra di delinquenti, come Luigi Preiti, e di spietati boss come Pasquale Condello e “Peppe ‘o Tiradrittu”. Ma di filosofi come Telesio, di politici come Gullo, Mancini e Misasi, di grandi medici, come Guido Chidichimo, di stilisti, come Gianni Versace, e di tanti imprenditori stimati e attivi.

E, se Preiti, emigrato come tanti corregionali al Nord-a causa della mancanza di lavoro nel Mezzogiorno-ha fallito e ha imboccato la strada senza ritorno della disperazione e della follia omicida, ci sono tanti calabresi, noti e sconosciuti, che si sono integrati, fuori dalla regione, in Italia e all’estero, e si sono fatti apprezzare e stimare.

pietro mancini

La Calabria onesta si vergogna di Preiti e dei politici collusi !

Se il folle sparatore di Roma, anzichè nascere nell'aspra Calabria, fosse stato emiliano, o di Aosta- la città sgradita allla toga "de lotta dura e senza paura", Antonio Ingroia-  i mass media avrebbero insistito, eccessivamente, sulla sua terra di origine, come hanno fatto per Luigi Preiti, 49 anni, di Rosarno ? Un interrogativo legittimo che, tuttavia, non va accompagnato da…

Strumenti flessibili. Strategia durevole

di Giuseppe Zollino, Professore di Tecnica ed Economia dell’Energia e di Impianti Nucleari a Fissione e Fusione presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Padova. Il 27 marzo scorso la Commissione ha pubblicato il libro verde “A 2030 framework for climate and energy policies”, con la finalità di avviare la discussione su un quadro di riferimento per le politiche energia-clima…

I nuovi tagli della Grecia

Il parlamento greco ha approvato il taglio di 15mila posti di lavoro nel settore pubblico entro il 2014. La misura, approvata con 168 voti favorevoli e 123 contrari, fa parte delle misure di austerità richieste dai creditori internazionali per il pagamento dell'ultima tranche di aiuti, pari a 8,8 miliardi di euro. Il voto è giunto a ridosso della fine della…

I consigli di Unicredit per Enrico Letta

I dettagli del programma di governo del neopremier Enrico Letta saranno chiari nel discorso alle Camere. Le priorità? Le misure urgenti per spingere il Paese fuori dalla recessione e alcune riforme istituzionali. In particolare, in linea con quanto indicato dalle commissioni di saggi di Napolitano, secondo l'economista Loredana Federico del centro studi Unicredit l’agenda Letta sarà incentrata su alcuni punti…

Perché bisogna votare la fiducia al governo Letta. Parla Fassino

Ha attraversato le “bufere interne” del suo partito da varie posizioni, da segretario dei Ds a ministro. Ma nonostante oggi sia distante dalla politica nazionale che si gioca a Roma, Piero Fassino, sindaco di Torino, crede che per comprendere i primi vagiti di questa grossa coalizione sia necessario affidarsi all’esperienza tedesca e al pragmatismo, consci “che non vi era altra…

Il giustizialismo anti Berlusconi stia alla larga dal governo Letta

Caro direttore, fossimo all’ippodromo, potremmo dire che ieri, al Colle, il “Governo al tondino” ha mostrato ai cittadini lo stato di forma dei suoi ministri, oggi il “governo al via” si accinge con il voto di fiducia ad iniziare la sua corsa. Non ci saranno sorprese al traguardo. Chi nel Pd ha gridato allo scandalo, all’inciucio, ora abbassa le orecchie,…

L'apatia della Croazia verso l'Europa

Pubblichiamo un articolo del dossier “Difesa europea al bivio, Brasile, Libano, Croazia” di Affari internazionali Il verdetto delle elezioni europee in Croazia è di una chiarezza cristallina: ha trionfato l’astensionismo. Solo il 20,84% degli aventi diritto, infatti, si è recato alle urne per indicare i 12 rappresentanti di Zagabria all’Europarlamento. Diverse le cause che hanno concorso a questo risultato. Crisi…

Così Repubblica, Corriere e Giornale commentano la sparatoria

L’attentato davanti a Palazzo Chigi durante l'insediamento del nuovo governo ha monopolizzato le colonne dei giornali di oggi, che hanno affidato ai loro editorialisti analisi e commenti su quanto accaduto. L’evento ha dato vita a un ampio dibattito, nelle Istituzioni, in Rete e sulla stampa, spingendo a collegare il gesto con la costante iniezione di antipolitica cui è sottoposta da tempo la…

Chi perde con il governo Letta

Chi vince con il governo presieduto da Enrico Letta? Giorgio Napolitano, Silvio Berlusconi e Beppe Grillo. E chi perde con l’esecutivo guidato dall’ex vicesegretario del Pd che oggi parla alle Camere? Strano ma vero: il segretario del Pd. Sì, Pierluigi Bersani. Strano, perché il Pd ha pilotato con successo le elezioni dei presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e…

Il bivio della difesa europea

Pubblichiamo un articolo del dossier “Difesa europea al bivio, Brasile, Libano, Croazia” di Affari internazionali Il 2013 è destinato a diventare un anno cruciale per l’Europa della difesa. Il Consiglio europeo ha, infatti, deciso di mettere questo tema fra quelli che saranno affrontati nella sua riunione di dicembre. Per la prima volta nella storia dell’Unione i capi di Stato e…

×

Iscriviti alla newsletter