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”Oggi è un punto di inizio. Adesso dobbiamo cercare di arrivare alle elezioni con il programma e un percorso di trasparenza”. Ignazio Marino inizia così la sua conferenza stampa convocata il giorno dopo la vittoria delle primarie del Partito Democratico per la corsa alla carica di sindaco di Roma.

L’esponente del Pd ha vinto con il 50,75% di preferenze, precedendo David Sassoli (28,12%), Paolo Gentiloni (10,87%), Gemma Azuni di Sel (4,91%), Patrizia Prestipino (3,75%,) e Mattia Di Tommaso del Psi ( 1,59%).

“Grazie a tutti coloro che hanno votato ieri – ha detto Marino – sono stati in tutto 100 mila e 78. E un grazie anche ai volontari”. E a chi, al suo arrivo, gli ha chiesto come andava, lui ha risposto: ”Non potrebbe andare meglio”.

“Non sono schiacciato a sinistra”

Marino ha tenuto a precisare che non c’è nessun posizionamento a sinistra da parte sua. “Sfogliando i giornali ho letto di qualcuno che dice che io sono schiacciato a sinistra. Io mi sento una persona libera con un programma basato sulle idee e non sulle ideologie. Non mi piace parlare di alleanze ma insieme dobbiamo dare idee e non formare gruppi che rappresentano interessi”. Il senatore ha parlato anche del voto degli stranieri. “A Roma i rom sono 7.000, neonati compresi – ha sottolineato -. Se avessero votato tutti sarebbero stati una piccola parte dei 100.000 elettori. Come si fa a dire ”Marino ha vinto le primarie dei rom?”, si chiede Marino respingendo così le polemiche sollevate sul voto dei rom. 

“Per Alemanno sono un marziano? E’ un complimento”

Marino ha poi risposto alla battuta del sindaco uscente e candidato per il Popolo della Libertà, Gianni Alemanno, che dopo il successo alle primarie aveva definito il candidato del centrosinistra  “un estraneo a Roma, calato dall’alto: paracadutato in questa città come una sorta di marziano”. “Ho sentito che questa mattina il sindaco Alemanno ha detto che sono un marziano – ha detto Marino -. Lo confermo, rispetto alla politica di questi anni a Roma, sono un marziano. Lo considero un complimento”.

Le dimissioni da senatore

Marino ha fatto sapere ai giornalisti di aver già telefonato “questa mattina al presidente del Senato Grasso per annunciare le mie dimissioni dal Senato”. Ora quindi ogni sforzo sarà concentrato alla conquista della poltrona di primo cittadino della Capitale.

E sul suo profilo Twitter, il neo candidato sindaco lancia già la sua campagna elettorale. “Voglio che Roma sia una città dove la gente sceglie di vivere e di crescere i propri figli. Investiremo su innovazione,ricerca e sviluppo. Per riportare lavoro a Roma, non disperdere le intelligenze”. Marino assicura, in un altro tweet, che non metterà “insieme gruppi di interesse ma idee per le persone che vivono in questa città. Fuori dai palazzi. Non è politica. È Roma”.

Ignazio Marino: ecco come (forse) cambierò Roma

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