A causa della crisi economica due venditori di orologi perdono il loro lavoro e si ritrovano a fare gli stagisti a Google. Niente male per i due quarantenni Billy e Nick che hanno colto al volo l’annuncio dell'azienda nata dall'idea di Larry Page e Sergey Brin nel 1998, tranne per il fatto che devono vedersela con i giovani e brillanti…
Archivi
Caro Saviano, il presidenzialismo non è un tabù
Caro direttore, diciamolo chiaramente: l’appello lanciato da Giovanni Guzzetta e dal comitato promotore del disegno di legge di iniziativa popolare per una riforma in senso semipresidenziale - presidente della Repubblica eletto direttamente dal popolo, sistema elettorale maggioritario a doppio turno, superamento del bicameralismo perfetto – ha ottenuto un primo, grande successo. Non mi riferisco solo alla straordinaria partecipazione bipartisan alla…
Chiesa laica: ripartire dalla Genesi
«Perché dovremmo negare ai poveri l’educazione alla bellezza? Rispondo così a chi mi chiede la ragione per cui la Santa Sede in un momento di crisi come questo, invece di pensare alla fame nel mondo, apre un padiglione a Venezia». Parola del Card. Ravasi, solitamente bene accetto nei salotti dell'intellighenzia, anche di sinistra, ma, in questa occasione, criticato.…
Beppe Grillo scaricato dai grillini (ingrati?)
La gratitudine non è di questo mondo, recita un vecchio detto, e a quanto pare il Movimento 5 Stelle non fa eccezione. Dopo aver per anni giustificato e sostenuto la retorica verbalmente aggressiva di Beppe Grillo, tra i suoi seguaci in Parlamento sembra montare una vera e propria rivolta. NUOVE EPURAZIONI IN VISTA? A una prima ondata di epurazioni motivate…
Che cosa si muove al Centro? Il caso dei Popolari per l'Europa
Cosa si muove al centro? Niente minestre riscaldate, ma un contenitore innovativo in chiave di popolarismo europeo per attirare elettori disorientati: questa la direttrice di marcia che sta ispirando in queste ultime settimane il rassemblement di forze “centrodestriste”, non necessariamente cattoliche e di matrice riformatrice ed europea, che trova il suo punto focale nell'associazione “Popolari italiani per l'Europa” (domani attesa…
Cosa sta succedendo in Turchia
Piazza Taksim è in fiamme. Per la terza notte consecutiva, manifestanti e poliziotti si sono scontrati nel fine settimana più violento della storia contemporanea della Turchia. Il risultato è di due morti, secondo Amnesty International, e di più di 1700 detenuti. Gli alberi della discordia Tutto è cominciato con una protesta per la difesa dei 600 alberi del giardino Gezi…
Turchia, chi protesta contro Erdogan
Il settimo giorno la Turchia non si riposò. Continua la protesta iniziata per proteggere dalla demolizione un parco nella centrale piazza Taksim a Istanbul, che avrebbe dovuto fare spazio alla ricostruzione di un complesso di baracche militari ottomane e a un centro commerciale, tramutatasi in un confronto aperto contro il primo ministro Racep Tayyip Erdogan e le politiche considerate sempre…
Il Parlamento europeo alza il tiro sul Bangladesh
Dopo settimane di polemiche che hanno messo metaforicamente sul banco degli imputati le principali multinazionali dell’abbigliamento, la strage di Dacca in Bangladesh arriva a Strasburgo. Il Parlamento europeo ha approvato nei giorni scorsi a maggioranza quasi bulgara una risoluzione che chiede il rispetto delle responsabilità d’impresa delle multinazionali che appaltano i lavori Oltreoceano e auspica maggiori controlli da parte dei…
S’allunga l’ombra delle banche-ombra
Tutti quelli che si preoccupano dello stato di salute delle banche, avranno un soprassalto d’ansia scoprendo che accanto al sistema ufficiale, oggetto di cotanta attenzione e regolamentazione, cresce nell’ombra un sistema “parallelo” di entità che, pur non essendo banche, si comportano come tali. Ossia aumentano il volume di credito/debito nel mondo, senza esser soggette ai controlli del circuito bancario tradizionale.…
Istanbul dopo gli scontri
Veicoli distrutti e pensiline a pezzi, il giorno dopo gli scontri fra polizia e manifestanti piazza Taksim a Istanbul sembra un campo di battaglia. Qualcuno dei contestatori però, che protestano contro la distruzione del parco cittadino, Gezi park, si è già messo al lavoro per ripulire.















