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L’elezione  di Emma Bonino alla presidenza della repubblica sarebbe il coronamento di quel processo di “inversione della democraticità” che, dal novembre 2011, ha già visto al Governo un premier ed una squadra in gran parte non eletti dal popolo italiano. Sembra che nel nostro Paese meno si è votati più si guadagnino dall’establishment responsabilità politiche ed incarichi istituzionali. Non sarebbe infatti male ricordare che la lista con la quale i radicali italiani si sono presentati alle ultime elezioni politiche, cioè la “Amnistia Giustizia Libertà” (LAGL), ha preso alla Camera dei Deputati la percentuale irrisoria dello 0,19%, cioè 64.709 voti e che, ad esempio, i fascisti di Forza Nuova ed i comunisti del PCL (Partito Comunista dei Lavoratori), l’hanno surclassata conseguendo rispettivamente 89.811 e 89.995 voti (cioè, in entrambi i casi, lo 0,26%)!

Per non parlare poi del fatto che, come ha commentato il cattolico “Comitato Verità e Vita”, presieduto dal filosofo del diritto Mario Palmaro, «L’elezione della signora alla presidenza della repubblica sarebbe il coronamento, il suggello ad un quarantennio di politica radicale, che, a partire dal divorzio e l’aborto, passando per la liberalizzazione delle droghe, la normalizzazione dell’omosessualità, il pressing per la diffusione della cultura del gender, fino alla lotta per il suicidio assistito e l’eutanasia, ha destrutturato non solo la cultura e la società della nostra nazione, ma la stessa antropologia, facendo carta straccia dei principi non negoziabili» (Comunicato Stampa n. 140, 8 aprile 2013, http://www.comitatoveritaevita.it).

Richiamiamo anche alla mente di chi non lo sapesse che, a rappresentare un paese di tradizione cristiana come l’Italia non apparirebbe molto adatta chi, come Emma Bonino, si è guadagnata il primo seggio in parlamento nel ’76 con il suo impegno referendario pro-divorzio e, nel ’74, e con l’autodenuncia per le migliaia di aborti clandestini eseguiti a Firenze, sotto la sigla del C.I.S.A. Questa è la persona che dovrebbe essere la garante della nostra costituzione ed esprimere l’unità della nazione?

 

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