Skip to main content

Ed alla fine, il salvataggio di Cipro e la “ristrutturazione” del suo ipertrofico sistema creditizio presero forma, dopo una settimana sprecata (a Cipro) in recriminazioni, voti contrari del parlamento, richieste inascoltate di aiuto alla Grande Madre Russia, ed altrettanto sdegno nell’opinione pubblica di parte dell’Eurozona, segnatamente in Italia.

I termini dell’accordo

L’accordo è una bozza di principio, e dovrà formare oggetto di un memorandum of understanding nel corso del mese di aprile. Da quanto si evince dalla dichiarazione dell’Eurogruppo, la cipriota Laiki Bank verrà divisa in una good bank e bad bank. Nella prima confluiranno tutti i depositi assicurati (cioè inferiori a 100.000 euro), e successivamente si avrà il conferimento di tale good bank a Bank of Cyprus. I depositanti non assicurati di Laiki (quelli con saldo superiore a 100.000 euro) perderanno tutto, mentre quelli di Bank of Cyprus perderanno l’eccedenza rispetto alla soglia assicurata, ed avranno in cambio azioni della banca, in quantità tale da permettere all’istituto di raggiungere la soglia del 9 per cento di capitale Tier 1. La ricapitalizzazione di Bank of Cyprus avverrà a spese di tutte le categorie di investitori (azionisti, obbligazionisti senior e subordinati, depositanti non assicurati), mentre saranno protetti solo i depositanti assicurati, per salvare forma e sostanza del principio di assicurazione dei depositi ribadito nella direttiva europea del 2009. Non è ancora chiaro quale sarà l’estensione dei controlli su capitali.

Cosa cambia ora

L’ipertrofico sistema bancario cipriota verrà forzatamente ridimensionato, e con alta probabilità perderà il proprio status di centro finanziario offshore, di cui finora hanno beneficiato soprattutto i russi. In questi giorni, nella caccia agli errori della Ue, ci si è chiesti chi e perché abbia fatto entrare Cipro nell’Eurozona, nel 2004. La risposta esiste: è stata soprattutto la Grecia, ansiosa di mettere in sicurezza l’isola e togliere spazio di manovra ai turchi, occupanti di circa metà del territorio cipriota. Giova ricordare che Atene all’epoca minacciò il veto all’estensione ad Est dell’Eurozona, in caso Cipro non fosse stata fatta entrare nell’euro. Si è anche argomentato che, se i titoli di stato greci non fossero stati svalutati per volere della Troika, le banche cipriote non sarebbero saltate. Argomento fattualmente corretto, in termini di causa-effetto, ma altrettanto surreale a confronto con la realtà. Forse serviva evitare la svalutazione di titoli di stato di un paese che necessitava (e necessita) disperatamente di ridurre il proprio rapporto debito-Pil?

Che faranno ora i russi?

Non è chiaro, così come l’intera gestione della vicenda da parte di Mosca appare al momento poco comprensibile. Dapprima la minaccia (risibile) di Medvedev liberarsi delle riserve in euro, che sarebbe stata una autentica manna per l’Eurozona, regalandoci quella svalutazione della moneta unica agognata da tempo. Poi l’incomprensibile minaccia di disimpegno da Cipro in caso di revisione degli accordi di doppia imposizione. Ora si temono ritorsioni sulle forniture di gas all’Europa, ma quel gas i russi dovranno comunque venderlo a qualcuno.

C’è ancora molto lavoro da fare

Serve, ad esempio, procedere con una disciplina comunitaria di risoluzione delle banche fallite, che specifichi la condivisione dell’onere tra le varie categorie di investitori. Un percorso lungo, quello della unione bancaria, doloroso e pieno di incognite e ritorni alla casella di partenza, ma un percorso ineludibile. In questo percorso verso un framework europeo di risoluzione delle banche fallite emerge anche una scomoda verità, per tutti i sostenitori della competizione fiscale entro un’unione economica e monetaria: non è ammissibile che singoli paesi possano fare ciò che credono con i propri sistemi bancari, a colpi di esenzioni d’imposta per attrarre capitali dal mondo. O meglio, sarà possibile ma solo entro limiti dimensionali meno eclatanti di quelli ciprioti, e sapendo che chi investe in tali sistemi bancari sarà esposto a prendersi eventuali perdite catastrofiche: avrà cioè, come dicono efficacemente gli anglosassoni, “skin in the game“. Si attendono quindi ricadute sui sistemi bancari lussemburghese e maltese, che dovranno correggere il proprio gigantismo rispetto alle dimensioni dell’economia nazionale.

Nessuna uscita dall’euro, sinora

Pare che, giunti al momento dirimente, i dirigenti politici dei paesi in crisi acuta preferiscano la sofferenza nota della permanenza nell’euro a quella ignota della fuoriuscita dalla moneta unica. Occorre prenderne atto, pur considerando la nota razionalità assai limitata dei decisori politici. Quanto a noi italiani, potremo tranquillamente continuare a baloccarci con dibattiti sul nulla, come nella nostra migliore tradizione nazionale.

Sintesi di un’analisi più articolata che si può leggere sul sito Phastidio.net

Il caso Cipro è un monito per Malta e Lussemburgo

Ed alla fine, il salvataggio di Cipro e la “ristrutturazione” del suo ipertrofico sistema creditizio presero forma, dopo una settimana sprecata (a Cipro) in recriminazioni, voti contrari del parlamento, richieste inascoltate di aiuto alla Grande Madre Russia, ed altrettanto sdegno nell’opinione pubblica di parte dell’Eurozona, segnatamente in Italia. I termini dell'accordo L’accordo è una bozza di principio, e dovrà formare…

Le celle fotovoltaiche di Apple

Un'immensa distesa di celle solari e fotovoltaiche, su una superficie di oltre 400mila metri quadri, la più grande nel suo genere degli Stati Uniti, che fornisce 42 milioni di kWh di energia pulita e rinnovabile: è l'impianto da 20 megawatt che alimenta il data center Apple di Maiden, in Carolina del nord, che permette di raggiungere il 100% di utilizzo…

Stati Uniti, Guam e le Hawaii nel mirino della Corea del Nord

La Corea del Nord ha messo in allerta il suo esercito e ha ordinando alle sue “unità speciali strategiche" di prepararsi a colpire gli Stati Uniti, le isole Guam e le Hawaii nel Pacifico. La notizia è stata riferita dall'agenzia ufficiale nordcoreana: "Il comando dell'esercito del popolo coreano dichiara che tutte le truppe d'artigilieria, comprese le unità strategiche missilistiche e…

California a rischio di tsunami

Onde di otto metri che si abbattono su San Francisco e devastano la “Bay Area”, spazzando via case e ponti come se fossero costruzioni di Lego: non è l'ultimo catastrofico film di Hollywood, ma lo scenario ipotizzato da uno studio, serissimo, del Centro americano di geofisica (Usgs), l'agenzia statunitense che effettua il monitoraggio di terremoti e maremoti in tutto il…

Arriva il Grande Fratello del Fisco. Addio segreti

Conti correnti, depositi, ma anche contratti derivati, fondi pensioni e acquisti di oro e preziosi. Arriva l'Anagrafe dei rapporti finanziari e per gli evasori diventerà piu' difficile aggirare il fisco. Il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha firmato il provvedimento che rende operativo l'Anagrafe, rendendo operativo quanto previsto con una delle manovre del passato. I primi dati inizieranno ad affluire…

Elogio dei Marò

Grazie all’autorizzazione dell’editore, pubblichiamo l’editoriale di Pierluigi Magnaschi comparso sul quotidiano Italia Oggi. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono i fucilieri del San Marco che sono supposti, dalle autorità e dalla magistratura indiane, di aver ucciso dei pescatori indiani, da loro scambiati per pirati, durante l'attacco della nave italiana Enrica Lexie, il 15 febbraio dell'anno scorso. Su quello scontro ci…

La Golden share arriva in Consiglio dei ministri

Pubblichiamo grazie all’autorizzazione dell’editore, l’articolo di Luisa Leone uscito sul numero odierno del quotidiano MF/Milano Finanza diretto da Pierluigi Magnaschi C'è anche la golden share su tlc, trasporti ed energia all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri convocato per domattina. Lo ha comunicato Palazzo Chigi in una nota ufficiale. Con qualche mese di ritardo, visto che il provvedimento avrebbe dovuto…

Le misure dell’Onu nella Repubblica Centrafricana

L’emergenza continua nella Repubblica Centrafricana. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha condannato la presa di potere attraverso la forza da parte dei ribelli della coalizione Seleka nella Repubblica Centrafricana, chiedendo il ripristino dell'ordine costituzionale e l'applicazione dell'accordo raggiunto da governo e ribelli lo scorso gennaio a Libreville. Nel comunicato diffuso al termine delle consultazioni, i 15 Paesi membri del Consiglio…

Il Centro è morto? Viva il Centro (ma senza Monti)

In questi giorni si è aperta una discussione politica sui destini del centro. Il dibattito è nato con un editoriale di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere seguito dalla replica di Mario Monti. La leadership del professore è citata in giudizio, insieme alla serie di possibilità che non ha portato alcun risultato. D’altronde, Monti stesso non nasconde di aver mancato…

Il segreto del successo del miliardario Buffett

La filosofia economica del magnate americano Warren Buffett è racchiusa in un principio chiaro. Se Adam Smith parlava della mano invisibile del mercato, che corregge le tendenze egoistiche degli operatori e conduce al benessere collettivo, il presidente di Berkshire Hathaway fa della scommessa finanziaria il perno del suo pensiero. Così come non parla del loro fine, a Buffett non interessano…

×

Iscriviti alla newsletter