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Prima smantellano la strana maggioranza con Udc e Pd, poi dicono che in verità su riforme ed emergenze serve unità di intenti, se non una vera unità nazionale.

Prima svillaneggiano l’esperienza del governo tecnico che pure hanno sostenuto, poi dicono che occorre dialogare con tutti per cercare di essere più battaglieri in Europa e contrastare il rigorismo della Merkel.

Prima si sfilano dalla strana maggioranza all’insegna anche del ritorno salutare al bipolarismo, ora discettano addirittura di Grande coalizione dopo il voto.

Il pensiero rapido e fluttuante del Pdl si ritrova alla perfezione nell’ultima intervista che l’economista ed ex ministro Renato Brunetta ha rilasciato.

Sentiamo Brunetta, una delle menti che più ispirano ora Berlusconi: il governo Monti ha fatto “un errore del 500%” nelle previsioni di crescita del 2013, visto che Bankitalia prevede un -1% rispetto al -0,2% stimato dal Def, ha detto al quotidiano La Stampa oggi.

“Che fare? Se valgono i ragionamenti che sono stati usati contro il governo Berlusconi – sottolinea Brunetta – con cui Monti ha costruito la sua legittimità, allora bisogna obbedire al fiscal compact. E fare una manovra correttiva di circa mezzo punto di Pil. Oppure – continua l`esponente del Pdl – vuol dire che la tempesta dell`estate del 2011 è stata un imbroglio; che la lettera della Bce e l`anticipo del pareggio di bilancio e la manovra Berlusconi sono stati errori tragici; che la caduta del governo Berlusconi e il decreto SalvaItalia del dicembre 2011 di Mario Monti è un solenne imbroglio”.

“Alternative? Solo un governo di unità nazionale – conclude Brunetta – potrebbe dire alla Germania hai sbagliato politica economica, noi i conti li abbiamo a posto; forse ci manca qualcosa, ma non possiamo far morire il paese. Ma dev`essere un governo di unità nazionale che venga fuori dalle elezioni, non un governo di emergenza”.

Gulp: Berlusconi con Brunetta ora invoca la Grande Coalizione

Prima smantellano la strana maggioranza con Udc e Pd, poi dicono che in verità su riforme ed emergenze serve unità di intenti, se non una vera unità nazionale. Prima svillaneggiano l'esperienza del governo tecnico che pure hanno sostenuto, poi dicono che occorre dialogare con tutti per cercare di essere più battaglieri in Europa e contrastare il rigorismo della Merkel. Prima…

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