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La leader dell’opposizione birmana, Aung San Suu Kyi, è sotto attacco per aver accettato fondi e donazioni da alcuni personaggi di dubbia fama, alcuni dei quali legati a doppio filo con l’ex giunta militare birmana, alla guida del Paese per quasi mezzo secolo.

Secondo il Times, la Lega Nazionale della Democrazia avrebbe accettato denaro, fra gli altri, da Tay Za, stretto collaboratore dell’ex capo della giunta Than Shwe: un businessman che avrebbe accumulato una fortuna col commercio di legname da costruzione, con le linee aeree e con il settore edile.

Tay Za, nelle liste nere americana ed europea, viene descritto dal Tesoro americano come un “noto malfattore e trafficante d’armi”. A un evento organizzato dall’Lnd a fine dicembre, Tay Za ha donato decine di migliaia di dollari per una programma scolastico del partito.

La Lega avrebbe anche ricevuto altri 100mila dollari da una compagnia televisiva di proprietà di Kyaw Win, bandito dall’Ue per i suoi legami passati con il regime dei militari. Inoltre Suu Kyi sarebbe stata fotografata in pubblico più volte con un altro famigerato businessman, Zaw Zaw, il cui impero spazia dagli hotel alle importazioni di automobili.

Suu Kyi si è difesa da questi attacchi con argomenti piuttosto semplici: “Invece di spendere il loro denaro per cose senza senso, li hanno donati a sostegno di cause valide. È una cosa buona. La gente può arricchirsi in diversi modi. Ciò su cui bisogna indagare è se si sono arricchiti in modo disonesto”, ha detto Suu Kyi secondo il Times.

Le cattive compagnie di Aung San Suu Kyi

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