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Diciamocelo francamente: le nostre parlamentarie non sono state un successo. E’ questo in sostanza quello che emerge dalla lettura dei commenti dei militanti del Movimento 5 Stelle, alla pubblicazione dei dati ufficiali sulle parlamentarie. Nel post “Le Buffonarie” Beppe Grillo ha reso noti finalmente i numeri della consultazione online, attaccando poi le primarie che organizzerà il Partito Democratico a fine dicembre per la scelta dei candidati a Camera e Senato. Anche il linguaggio usato dal comico sono nell’occhio del ciclone da parte dei militanti che, sondaggi alla mano, chiedono a Grillo di rivedere al più presto la sua strategia.

“Era del tutto normale e prevedibile che i voti per le ‘parlamentarie’ sarebbero stati pochissimi nel momento in cui sono stati ammessi a candidarsi e votare solo gli interni al movimento – scrive Nicola da Mantova -. E’ una scelta che non condivido perché naturalmente basta mettersi d’accordo con un ‘io voto te e tu voti me’ per farsi eleggere. Basta una manciata di voti. E’ una strategia che seppure ben lontana dallo scandalo delle candidature scelte all’interno delle segreterie di partito, non ha però consentito ai milioni di potenziali elettori del M5S di esprimersi. E un elettore che non e’ stato coinvolto nelle “primarie” rischia di non sentirsi parte della famiglia e di diventare un elettore incerto. Complimenti per la fine strategia elettorale”.

Qualcuno trova persino controproducente aver pubblicato un articolo del genere. Paolo infatti si chiede: “Perché scrivere questo articolo proprio oggi ed esporre il fianco ai 20.000 votanti delle primarie M5S? Sembra a me o qualcuno in alto (uno vale tutti) sta facendo di tutto per non andare a Roma?”. Emanuele D., alla luce del vistoso calo nei sondaggi, pone gli stessi interrogativi: “Ma come è possibile che Beppe non si accorga che continuando a comportarsi in modo assolutamente ambiguo distruggerà quanto di buono aveva fatto in questi anni? Ma come è possibile che quelli che dicono sempre sì, bene, bravo alle cavolate che sta facendo non capiscano che stanno facendo del male a tutto il movimento, ma soprattutto a Beppe? Io spero che tutto questo sia stato calcolato.”

Un altro militante, Pasquale Caterisano, fa presente al comico genovese che “le ‘Buffonarie’ non ce le ha solo il Pd. Purtroppo, guai del genere ci sono anche da noi. A Como ci sono stati brogli e scorrettezze di ogni tipo alle ‘Regionali’”.

I toni usati da Grillo ‘stancano’ anche gli stessi iscritti. “Non condivido questo Post. Il paese ha bisogno di una partecipazione sempre più ampia dei cittadini, e questo è un fatto. Il M5S sta contribuendo a suo modo, e anche il Pd ci sta provando, anch’esso a suo modo – fa notare Gabriele Festuccia -. Ora, scrivere un post chiamato ‘Le buffonarie del Pdmenoelle’, prima ancora che queste siano organizzate, prima ancora di averle fatte, prima ancora di aver visto i candidati, prima ancora di aver visto le regole e prima di aver visto l’affluenza, mi sa molto di infantile, un inutile tentativo di screditare un tentativo nobile da parte di un grande partito. Le primarie che si faranno avranno certamente i loro limiti, ma è un tentativo di aprirsi ai cittadini!”

Caro Grillo, abbiamo toppato. Parola di grillini

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