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Si dice orgogliosa di essere europea e occidentale, cita Pericle (“La felicità consiste nella libertà e la libertà dipende dal coraggio”), tocca le lbertà che prosperano in Italia, mette l’accento su un punto fondamentale: la macchina della propaganda mainstream prevedeva che un governo conservatore avrebbe isolato l’Italia. Si sbagliavano. Giorgia Meloni nel suo intervento al Cpac, la convention dei conservatori americani in corso Washington, non fa marcia indietro e dice apertamente ciò che pensa (rispecchiando una visione costante) anche su un tema delicato come l’Ucraina: “Un popolo orgoglioso, che combatte per la libertà, contro un aggressore brutale. Bisogna andare avanti per costruirei una pace duratura. Con Trump noi non vedremo mai più il disastro visto in Afghanistan”.

Difende il vicepresidente JD Vance dopo le polemiche sul suo discorso tenuto a Monaco (“molti leader europei hanno detto in passato le stesse cose”), spiega quale è quale sarà l’obiettivo dei suoi avversari (“sperano che Donald Trump si allontani da noi europei”), auspica il modus in cui le relazioni tra vecchio Continente e Casa Bianca proseguiranno (“qualcuno può vedere l’Europa come distante, lontana, persa, io vi dico che non è così”) e soprattutto racconta il paese che governa da due anni e mezzo.

Quando dice che il suo governo “lavora senza sosta per ristabilire il giusto ruolo dell’Italia sulla scena internazionale” rivendica i risultati fin qui ottenuti: “L’occupazione ha raggiunto livelli record, la nostra economia è in crescita, la nostra politica fiscale è tornata sulla buona strada e il flusso di migrazione illegale è diminuito del 60% nell’ultimo anno. E, cosa più importante, stiamo espandendo la libertà in ogni aspetto della vita degli italiani”.

Punta il dito contro “la macchina della propaganda mainstream”, che prevedeva che un governo conservatore avrebbe isolato l’Italia, cancellandola dalla mappa del mondo, allontanando gli investitori e sopprimendo le libertà fondamentali. “Si sbagliavano. La loro narrazione era falsa. La realtà è che l’Italia prospera”. Una premessa fondamentale del suo discorso in cui ha voluto ringraziare il pubblico repubblicano per aver creato una rete globale “che dà voce un milione di persone che non potevano parlare”. Secondo il Presidente del consiglio,  che incassa anche la standing ovation,  il Cpac ha capito prima ancora di tanti altri che la battaglia politica “per i valori di noi conservatori non si combatte solo negli Stati Uniti è battaglia del mondo occidentale: io credo ancora nel mondo occidentale” non solo nei confini geografici ma “come civiltà”.

Parola d’ordine “nessuna vergogna”. Lo ripete il premier quando tira in ballo chi attacca l’Occidente, chi lo vuole sabotare “da dentro”, quando si definisce “orgogliosa di essere europea: se chi si è arrabbiato” per le parole a Monaco del vicepresidente Vance “avesse mostrato lo stesso orgoglio quando l’Ue ha perso autonomia strategica legandosi a regimi autocratici o con l’immigrazione massiccia adesso vivremmo in una Europa più forte”. L’Occidente? Non può esistere senza l’America e non può esistere nemmeno senza l’Europa, sottolinea.

Infine un passaggio sul rapporto di ferro che esiste tra Italia e Usa, accomunate da un “legame profondo e indissolubile, forgiato dalla storia e da principi condivisi”. A questa incredibile nazione, l’Italia – ha aggiunto – dedico tutta la mia energia. Il nostro governo sta lavorando istantaneamente per ripristinare il giusto posto dell’Italia sulla scena internazionale. Puntiamo a costruire un’Italia che stupisca ancora una volta il mondo”.

L'Occidente non vive senza Usa e Ue. Le parole di Meloni al Cpac

L’intervento della presidente del Consiglio alla convention dei conservatori americani: “Il Cpac ha capito prima ancora di tanti altri che la battaglia politica per i valori di noi conservatori non si combatte solo negli Stati Uniti, è battaglia del mondo occidentale. Gli Ucraini? Popolo orgoglioso. I nostri nemici tifano per divorzio da Trump. Puntiamo a costruire un’Italia che stupisca ancora una volta il mondo”

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