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Più che “Salva i ciclisti”, quella di Parigi sembra essere l’iniziativa di “Salva il Pianeta”. La capitale francese ha deciso di intensificare la lotta contro il traffico automobilistico, principale causa di smog della città, con iniziative molto più intense del semplice stimolo della mobilità sostenibile.
 
Il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoë, presenterà il 12 novembre al Consiglio municipale un piano per ridurre ulteriormente il limite di velocità sulle strade urbane e sull’anello periferico: da 80km/h a 70 km/h, con un netto aumento delle zone “a traffico lento” con un limite di 30 km/h. Delanoë ha rassicurato spiegando che ci sarà modo di abituarsi al cambio già che questo “sarà graduale e coordinato. Tutto il traffico di transito di mezzi pesanti a Parigi e sulla tangenziale, e impostare una ecotassa pesi massimi sul dispositivo”.
 
Il quotidiano francese Challenge ha scritto che Delanoë vuole proibire entro settembre del 2014 il traffico di veicoli privati e commerciali che hanno oltre sette anni per le auto e dieci per le moto per le zone di “traffico limitato”. Il sindaco si è detto anche favorevole all´introduzione di un pedaggio, non per tassare l´ingresso nella capitale come avviene già a Londra e Stoccolma, ma per circolare su alcune arterie principali. Saranno le cosiddette “autostrade metropolitane”.
 
Secondo Le Monde, la circolazione automobilistica a Parigi è diminuita del 25%. Solo il 7% degli abitanti della capitale utilizza l’automobile quotidianamente per recarsi al lavoro, mentre è aumentato nettamente l’uso della bicicletta, che rappresenta il 3,1%.
 
Già dall’anno scorso il comune di Parigi aveva attivato un programma per non fare entrare le macchine più inquinante nel centro storico. Una gestione complessiva del flusso automobilistico, simile a quello imposto a Barcellona, che servirà di modello per altre città come Sydney, secondo quanto riporta The Sydney Morning Herald. “Le parti di Barcellona e Parigi che conosciamo e amiamo non hanno autostrade arteriose… Alla fine della giornata nessuno vuole davvero vivere in macchina”, ha detto Bill Randolph, ricercatore della facoltà di ambiente costruito presso l´Università del New South Wales. Una nuova tappa, dunque. per il sindaco che Delanoë dopo l’inizio del 2001, il cui scopo era quello di ridurre il traffico e l´inquinamento che genera.

Ecco come saranno le Ztl di Delanoë a Parigi

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