Skip to main content
Il prossimo 25 ottobre, La 7 trasmetterà la prima puntata di “Servizio Pubblico” e, nei social network c’è già fermento.
 
Lo spot “Loro rubano e, tu, che fai?”, trasmesso in tv nelle ultime settimane con l’immagine della santorina, Giulia Innocenzi, lascia intendere il taglio che darà Michele Santoro al suo talk show, per la prima volta su una rete di Telecom Italia Media.
 
Dal più longevo militante del primetime tutt’ora in servizio, Santoro ce la metterà tutta per superare i risultati dell’ascolto realizzati dal suo ex collaboratore Corrado Formigli. Intanto Beppe Grillo in campagna elettorale in Sicilia per il Movimento 5 Stelle, sembrerebbe prediligere i canali in streaming (come Youtube e Ustream.tv), ostile alla TV considerata come un avversario, al pari dei politici in Parlamento; d’altronde è nel programma M5S l’abolizione del Canone Rai.
 
Nel centrodestra, Silvio Berlusconi, in attesa di decidere cosa farà, si tiene a distanza di sicurezza dalla TV e dalle zuffe tra i colonnelli del Pdl. Al centro, dopo lo sfibrante dibattito che ha tenuto banco nel settembre scorso su quali saranno gli alleati della lista per l’Italia varata a Chianciano da Pierferdinando Casini; il tema delle primarie del Pd è quello che nelle ultime settimane ha conquistato il centro della scena televisiva.
 
Domenica 14 Ottobre, Pierluigi Bersani è ospite di Lucia Annunziata, a “In Mezz’Ora”. Nelle stesse ore a “Domenica in”, Massimo Giletti intervista il rivale politico di Bersani: Matteo Renzi. In serata a “Che tempo che fa” Walter Veltroni annuncia a Fabio Fazio la non ricandidatura alle prossime elezioni. Dichiarazione che ha occupato l’apertura della cronaca politica di giornali e TG, e bruciando mediaticamente la partenza della campagna elettorale di Pierluigi Bersani di stanza a Bettola, che gli diede i natali. Poi, martedì 16, Massimo D’Alema da Lilli Gruber ad “8 ½”, ha di nuovo attaccato Matteo Renzi, ed ha accennato anche lui, come Veltroni, suo eterno vitale, ad una possibile non ricandidatura. Ed infine, nell’ultima puntata di “Piazzapulita” Nichi Vendola a Corrado Formigli, ha previsto un “inquinamento” del voto delle primarie per favorire Matteo Renzi.
 
Nonostante gli scandali politici, con arresti e dimissioni, gli ascolti di questa prima parte della stagione televisiva evidenziano un trend negativo, rispetto a quanto registrato nel precedente anno (nelle ultime settimane del Governo Berlusconi).
 
Anzitutto, c’è la questione dell’età media del pubblico dei talk show politici che ha raggiunto 60 anni, attestando il genere quale quello più anziano anziano della TV. I talk politici di primetime, Ballarò e l’Infedele, rispetto ad un anno fa, perdono circa 700 mila spettatori.
 
Gli ascolti di Giovanni Floris sono diminuiti del 17%, mentre, quelli di Gad Lerner si sono dimezzati. Ad aver contribuito a far crollare gli ascolti dell’Infedele ha contribuito l’arrivo su Rai3 di Fabio Fazio e Roberto Saviano con “Che tempo che fa” e su Rete4 di Paolo del Debbio con “Quinta Colonna”. “Che tempo che fa” della domenica scende di 500 mila spettatori e quasi 2 punti di share, dal 14,1% al 12,2%. “Piazzapulita” in onda il giovedì si attesta a 6,7%, con una flessione di 0,9 rispetto allo scorso anno.
 
In seconda serata di Rai1 nelle quattro serate dal lunedì al giovedì “Porta a Porta” cede 0,8 punti di share ed arriva al 13,1%. Infine, “L’Ultima Parola” condotta da Gianluigi Paragone, ex direttore del quotidiano leghista “La Padania”. Cresce l’ascolto di 109 mila spettatori, arrivando a 1,5 punti. Sale a quota 9,4% di share.
 
Per quanto concerne la fascia access prime time di La7: “8 ½” di Lilli Gruber cala di 1,4 punti, toccando il 5,6% di share (contro il 7% dello stesso periodo, nel 2011); “In Onda”, curato dalla coppia Luca Telese e Nicola Porro, consta di un decremento pari a -1,1 punti di share. Il programma si attesta a quota 3,1%.
 
Non basta. Quest’anno, “Domenica in” inaugura lo spazio delle interviste ai protagonisti dirette da Massimo Giletti, che, nelle prime due puntate, si avvale di un ascolto medio di 2,9 milioni e di uno share del 20,7%. La concorrenza domenicale in casa Rai divora, così, buona fetta del pubblico del programma “In Mezz’ora”, in onda su Rai3. Non è un caso che Lucia Annunziata perde mezzo milione di spettatori, stanziandosi a -2,8 punti di share.
 
La mattinata è corollata dai talk di Rai3: “Agorà”, condotto da Andrea Vianello (al secondo anno di programmazione), si caratterizza per un lieve aumento di 5 mila spettatori sintonizzati (share pari a 8,5%); “Omnibus dibattito”, su La7, si abbassa di un punto nello share dal 5,6% (anno 2011) scende al 4,6% (anno 2012).
 
Luigi Ricci

La politica in TV in attesa di Michele Santoro

Il prossimo 25 ottobre, La 7 trasmetterà la prima puntata di “Servizio Pubblico” e, nei social network c’è già fermento.   Lo spot “Loro rubano e, tu, che fai?”, trasmesso in tv nelle ultime settimane con l’immagine della santorina, Giulia Innocenzi, lascia intendere il taglio che darà Michele Santoro al suo talk show, per la prima volta su una rete di…

360Buy vuole sfidare Amazon

Il colosso dell´e-commerce cinese 360Buy guarda all´estero e punta a fondare un impero online che possa competere con il numero uno mondiale del settore, la statunitense Amazon. O per lo meno, come da desideri del fondatore Liu Qiangdong, arrivare a diventare una delle prime cinque a livello globale. La società nata nel 1998 e in rete dal 2004 conta oltre…

MPS & lo sport: è tempo di spending review

Ormai, politica, soldi e calcio vanno a braccetto. Un legame sempre più stretto, soprattutto, quando si parla di banche. Il caso di MPS, praticamente affossata dal nuovo taglio sul rating da parte di Moody´s, ci permette di fare una serie di riflessioni anche in ambito calcistico, con impatto diretto sul tema del mantenimento dei posti di lavoro (si parla di…

I veri e i falsi Caymani nella disputa Bersani-Renzi

Le frasi sprezzanti e un pochino demagogiche del segretario del Partito Democratico Bersani in merito agli incontri di Renzi con la finanza milanese (“Io credo che qualcuno che ha base alle Cayman non si possa permettere di dare consigli”) forniscono uno spunto per una riflessione sulla concezione del mercato e del capitalismo da parte della politica italiana. Esistono due concezioni…

Io, Guzzetti e Renzi. Ceccherini ci scrive

Caro Direttore, In merito all´articolo "Matteo è in ottima Compagnia (di San Paolo)" del 18 Ottobre scorso pubblicato su Formiche.net a firma di Mimmo Pesce, Le confermo l´antico rapporto di amicizia personale che mi lega a Matteo Renzi. Tuttavia devo chiederLe di voler precisare che non è nè mia consuetudine, nè mio stile, nè tanto meno rientra nei miei ambiti di…

L'emorragia siriana insanguina Beirut

La morte del generale di brigata Wissam Hassan a Beirut compatta il movimento del 14 marzo, l´opposizione anti siriana libanese, che chiede dimissioni del governo Mikati e un nuovo esecutivo di unità nazionale. Il Daily Star, maggior quotidiano in lingua inglese del Libano, apre con le conseguenze dell´autobomba che venerdi ha ucciso il responsabile dei servizi segreti interni del paese dei…

All'Italia serve una superFinmeccanica (altro che dismissioni)

Gianluigi Magri in questi giorni si divide tra riunioni ministeriali e lavori parlamentari per la riforma delle Forze Armate. Proprio per la riforma, il sottosegretario alla Difesa si sta spendendo per convincere della ineluttabilità, ma anche della bontà, della riforma progettata dal dicastero retto da Giampaolo Di Paola: “La legge delega ora è in prima lettura al Senato e in…

Mi presento. Sono l'ingegnere nuovo scrittore di successo

Il panorama editoriale da poco più di un anno si è arricchito di un autore che al suo esordio ha dato prova di abilità narrativa. Roberto Costantini con la sua prima opera Tu sei il male, edito da Marsilio nel 2011, è riuscito a dar vita a un thriller coinvolgente, con una scrittura chiara e precisa.   Classe 1952, Costantini…

Bauman annoiato dalle domande dei giornalisti italiani

"Quali paure vede oggi emergere e prevalere nella società?". La tentazione della domanda è venuta anche a noi di Formiche.net durante la conferenza stampa. Siamo romani, italici, e nel nostro retaggio l´anziano saggio, oggi rappresentato da Zygmunt Bauman giunto a Roma per un giro di conferenze e per l´InnovaCamp, è anche un po’ un aurispice cui chiediamo di scrutare il…

I cinquant'anni di James Bond

Quali momenti hanno fatto di James Bond l’agente 007 più conosciuto al mondo? Forse la prima volta che Sean Connery ha pronunciato la famosa frase: “Il suo nome? Bond, James Bond” o le scene d’azione in compagnia delle mitiche Bond Girls. Certo è che il personaggio tratto dal romanzo dell’inglese Ian Fleming portò i servizi segreti sul grande schermo ed…

×

Iscriviti alla newsletter