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Grande è la soddisfazione di Bruxelles per l’inattesa notizia dell’assegnazione del premio Nobel per la Pace all’Unione europea.
L’annuncio è arrivato alle ore 11 di stamane da Oslo, dove si tiene la tradizionale cerimonia di uno dei riconoscimenti più ambiti e significativi a livello internazionale.
“L’Unione Europea – si legge nelle motivazioni – è stata premiata “per e i suoi membri per oltre sei decenni hanno contribuito al progresso della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa”.
 
Un concetto rimarcato da Thorbjørn Jagland, presidente del Comitato per il Nobel, il quale annunciando il premio ha detto che l´Unione europea rappresenta “fraternità tra le nazioni”.
Contro ogni previsione, l’Ue ha sbaragliato la concorrenza del favorito accademico americano Gene Sharp, oltre a nomi noti come il fondatore di Wikileaks, l’attivista Julian Assange, e ambasciatori di pace provenienti da paesi caldi come l’Afghanistan.
Nelle ragioni della vittoria si è posto l’accento sugli anni della guerra, durante i quali il comitato norvegese per il Nobel ha assegnato il riconoscimento “a persone che hanno lavorato per la riconciliazione tra Germania e Francia. Dal 1945, la riconciliazione è divenuta realtà”.
 
Le motivazioni ripercorrono la storia del “secolo breve”, indugiando sul conflitto mondiale, sulla caduta del muro di Berlino e l’indipendenza dei paesi dell’Est Europa.
Non si è trascurato un richiamo al difficile momento che il continente sta attraversando sotto il profilo economico e della coesione comunitaria.
“L´Ue – continuano le motivazioni del premio – sta affrontando una difficile crisi economica e forti tensioni sociali. Il Comitato per il Nobel vuole concentrarsi su quello che considera il più importante risultato dell´Ue: l´impegno coronato da successo per la pace, la riconciliazione e per la democrazia e i diritti umani. Il ruolo di stabilità giocato dall´Unione ha aiutato a trasformare la gran parte d´Europa da un continente di guerra a un continente di pace. Il lavoro dell´Ue rappresenta la “fraternità tra le Nazioni”, e costituisce una forma di congressi di pace ai quali si riferiva Alfred Nobel nel 1895 come criterio per il premio Nobel per la pace”.
 
Immediate le reazioni entusiaste dei vertici dell’Unione, tra le quali quelle del Presidente del Parlamento Martin Schulz, che in una dichiarazione ha detto che il premio “è per tutti i cittadini dell´UE”, e che il Parlamento europeo, è “profondamente toccato” dal fatto che il premio sia andato all’Unione europea”.
 
Michele Pierri
@michelepierri

Gulp,il premio Nobel per la Pace va all'Ue

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