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Fiocca sui giornali la solidarietà per i giornali cattolici e per le “vittime” del molleggiato dopo gli attacchi lanciati dal palco dell´Ariston. Un coro unanime dunque, nonostante i dati Auditel abbiano rilevato un boom di ascolti.
 
“Alla fine a San Celentano è riuscito un solo miracolo (facile): oscurare un Festival sottotono”, leggiamo sulle pagine de “Il Giornale“.
 
E sempre con riferimento alle critiche ai giornali cattolici, “Viene il serio dubbio che Celentano non li abbia mai letti davvero. Ma lui non vede e non sente. Vuole vendicarsi e lo fa (tanto la Rai gli ha dato carta bianca)” replica Avvenire.
 
“Una bomba sgangherata: questo è parso ieri il tanto atteso Adriano Celentano piovuto sul festival”. Così apre “La Stampa” il suo articolo su Sanremo.
“La guerra gli aerei le bombe le sirene, la sua predica da tuttologo che passa con disinvoltura dal Regno dei Cieli, alla cassa integrazione, seminando giudizi sul mondo cattolico, la Costituzione, Montezemolo con i treni e i critici televisivi. Ci sta dentro financo uno stacchetto con Pupo. Celentano sarà certo utile al Festival di Sanremo in termini di ascolti e inserzioni pubblicitarie; molto meno alla omogeneità dello spettacolo che resta, non dimentichiamolo, una gara di canzoni. Meno male che ha anche cantato”.
 
A rientrare tra i bersagli del molleggiato, anche Aldo Grasso, che in diretta dal teatro Ariston si è sentito dare del “deficiente”. “Mentre scrivevo questo pezzo, mi sono arrivati gli insulti da Sanremo. Ma non ho altro da aggiungere”. Così scrive Aldo Grasso sul Corriere, dove tra l’altro nel corso di un articolo si rivolge direttamente al premier Mario Monti, tra l´altro nelle ore successive alla scelta di rinunciare alla candidatura di Roma a ospitare le Olimpiadi del 2020: “Se davvero il nostro premier vuole compiere il titanico sforzo di cambiare gli italiani (´l´Italia è sfatta´, con quel che segue), forse, simbolicamente, dovrebbe partire proprio dal Festival, da uno dei più brutti Festival della storia. Via l´Olimpiade del 2020, ma via, con altrettanta saggezza, anche Sanremo, usiamo meglio i soldi del canone”.
“Spendiamo meglio i soldi del canone”, perchè Sanremo sarà anche Sanremo, ma “non illustra più la salute della nazione”, conclude Grasso.
 
Ma nonostante le polemiche, i dati d´ascolto parlano chiaro.
La prima serata del festival di Sanremo, segnata dalla lunga performance di Adriano Celentano, ha ottenuto nella prima parte 14 milioni 378 mila telespettatori pari al 48.51%% di share. Un risultato superiore all’esordio del festival 2011 (per la prima parte 14 milioni 175 mila con il 45.20%). Nella seconda parte il debutto del festival ha avuto invece 8 milioni 451 mila spettatori e il 55.24% (lo scorso anno erano stati 9 milioni 471 mila con il 48.65%).

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