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Se il buongiorno si vede dal mattino, non c’è dubbio che la partenza forte e decisa del governo Berlusconi fa ben presagire. La squadra di governo è pronta in tempi mai visti prima nella storia repubblicana. I nomi scelti dal premier hanno il segno evidente di una scelta politica chiara: niente tecnici, la responsabilità di guidare il Paese è tutta dei partiti di maggioranza. Questo ovviamente nulla toglierà alla possibilità di una collaborazione con l’opposizione. Anzi, il forte segno politico del governo potrà persino favorire una dialettica trasparente e autentica.
In ogni caso, i nodi da sciogliere restano numerosi e complessi. L’agenda della nuova legislatura già scoppia di impegni. Ci sono le promesse elettorali  come l’abolizione dell’Ici e un certo numero di riforme piccole e grandi che sono necessarie per raggiungere l’obiettivo di un Paese più moderno ed efficiente. Dalle colonne de Il Tempo è giunto, puntuale, un suggerimento nient’affatto banale: semplificare da subito la procedura per l’approvazione della finanziaria. Il tema è all’ordine del giorno da tanti, troppi anni. Lo spettacolo di emendamenti minimi e maxi con lotte intestine, franchi tiratori e voti di fiducia è diventato insostenibile. Il voto del 13 e 14 di aprile ha consegnato al nuovo governo non solo una maggioranza nelle due camere ma, ancor di più, un mandato forte e per certi versi ultimativo per cambiare l’Italia, per farla “rialzare”.
La manovra 2009 sarà particolarmente difficile e non vorremmo essere nei panni del ministro Tremonti. Non possiamo escludere l’ipotesi che l’esecutivo dovrà confrontarsi anche aspramente con Bruxelles. Certamente non possiamo permetterci il lusso di bracci di ferro con le lobby parlamentari. Un accentramento delle responsabilità di bilancio nei confronti del governo inevitabilmente finisce per limitare il ruolo di Camera e Senato che pure non sono luogo solo di assalto ma anche di arricchimento e di partecipazione. La riforma della finanziaria costringerebbe il Parlamento a ripensare se stesso.
Come con un effetto risiko si otterrebbe il risultato di avviare un percorso di riforme istituzionali, non più basato su idee astratte ma su esigenze concrete. Ecco perché iniziare dalla manovra di fine anno è un’ottima idea. Darebbe il senso di una chiara volontà riformista che punta a razionalizzare, semplificare e responsabilizzare. È probabile che molti italiani abbiano votato il centrodestra per la proposta di abolire il bollo auto. È ancora più prevedibile che questa misura non sarà sufficiente a soddisfare la voglia di cambiamento degli elettori. Non aspettiamo quindi lo sfracello dell’autunno: approfittiamo dell’estate. Per riformare la finanziaria non serve una grande Bicamerale ma solo un po’ di coraggio e buona volontà (anche da parte delle opposizioni). Se questo sarà l’inizio, allora davvero sarà l’apertura di una nuova e positiva pagina per il Paese.

Solo politici niente tecnici. Un buon inizio

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Pimby: dal dire al fare

Investimenti in infrastrutture, percorsi e strumenti per aiutare le pubbliche amministrazioni a raggiungere decisioni strategiche legittimate. Se ne parlerà il 14 maggio 2008, all´interno del Forum PA alla Nuova Fiera di Roma, in un´iniziativa organizzata da Associazione Pimby. Ne discuteranno assieme alcuni dei più autorevoli esperti in materia: Franco Bassanini (Presidente di Astrid) e Luigi Bobbio (Ordinario di Analisi delle…

La nuova squadra

Alle ore 17 di oggi Silvio Berlusconi presterà il giuramento solenne, come di rito per ogni neo Capo del Governo.   Ieri il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito al leader del Pdl l’incarico per la formazione del Governo.   Berlusconi ha accettato senza riserve, cosa più unica che rara nella storia politica del nostro Paese.   Ha quindi…

Le partite del nostro tempo

Il 15 maggio alle ore 19 presso il Foro Italico di Roma si confronteranno, moderati dal direttore de Il Mondo Enrico Manoja Romagna, Giulio Tremonti, Massimo D´Alema e Jean Paul Fitoussi. Si tratta di un´iniziativa realizzata in collaborazione con Lottomatica ed è obbligatoria la prenotazione (relazioniesterne@lottomatica.it).

Seminario a porte chiuse dedicato alle politiche energetiche

Il 14 maggio alle ore 16 presso la Sala Poli della Camera dei Deputati si terrà invece un seminario a porte chiuse dedicato all´energia. Ospite d´onore sarà il prof. Gwin Prins della London School of Economics. Con lui discuteranno esperti come Alberto Clò e Corrado Clini, nonchè esponenti autorevoli del mondo delle imprese e della politica. Modererà Roberto Menotti dell´Aspen…

Hello Kitty e il narco-feticismo

Anche se è grande e potente, violento e spietato, ha dentro di sé un curioso affetto per Hello Kitty. Si, la gatta giapponese che ha avuto molto successo tra le bambine pre-adolescenti, ha anche un suo pubblico tra i narcotrafficanti più ricercati in America latina. Il più conosciuto è Juan Carlos Ramírez Abadía, a.k.a. “Chupeta”. Più che essere il debole…

Vince il microcredito

Uscire dalla povertà. Come? Ci pensa il Parlamento europeo appoggiando il microcredito, cioè quei progetti di micro finanziamento agli indigenti. Oggi 421 deputati del Parlamento hanno chiesto formalmente alla Commissione e al Consiglio di riconoscere l´importanza del microcredito “nel quadro del processo di Barcellona e delle politiche di vicinato e di sviluppo”. Un passo importante, questo, per un meccanismo di finanziamento…

America 2008: the neverending story

La corsa per la Casa Bianca procede con la velocità di una gara di lumache. L´elettorato democratico statunitense è stremato dall´infinito duello tra Hillary Clinton e Barack Obama. Anche ieri le primarie in Indiana e North Carolina se le sono equamente divise. Il senatore dell´Illinois si è aggiudicato la Carolina del Nord, mentre la senatrice di New York l´Indiana. Il…

Debiti di casa nostra

La Commissione Ue ha dato il via libera all’abrogazione della procedura d’infrazione per deficit eccessivo aperta nel 2005 nei confronti dell´Italia nel 2005. Ieri Joaquin Almunia, commissario Ue agli affari economici e monetari, aveva dichiarato che “La situazione di deficit eccessivo in Italia è stata corretta", perché è stato portato sotto il tetto del 3% del Pil in maniera credibile…

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