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Al Gore neanche questa volta arriva primo da solo. Premio Nobel per la pace, in tandem con l’Ipcc, il pannello intergovernativo per gli studi sui cambiamenti climatici. Non c’è niente da fare, bisognerebbe indagare nel karma dell’ex vice presidente americano per capire come e perchè – nonostante tutti i suoi sforzi – qualcuno lo prenda sempre a braccetto, soffiandogli il palco (se non la poltrona, come nel 2001 durante le rovinose presidenziali che lo videro scivolare sulla Florida e perdere un’elezione praticamente già vinta). In effetti, il Nobel per la pace proprio ad Al Gore suona come un mistero, forse per questo gli svedesi hanno preferito affiancargli un pannello di tecnici del clima, onde evitare le polemiche che gli sarebbero piovute addosso. E i cittadini inglesi ne sanno qualcosa. In uno slancio glamour-ambientalista, dopo la vittoria di Gore del premio oscar con il documentario “An inconvenient truth” sul surriscaldamento globale, l’allora PM Tony Blair dispose che ogni scuola del Regno dovesse propinare ai bambini il famigerato filmato, così da permettere una loro sana e corretta educazione verso l’ambiente. Recentemente, però, il giudice Justice Burton della Corte suprema inglese, ha vietato con una sentenza la riproduzione del film di Gore nelle scuole, in quanto – si legge nel dispositivo – “è pieno di errori e di affermazioni prive di sostanza”. Attenzione, il giudice inglese non ha detto che Gore promuove delle cose false, ma che il suo documentario è privo di una base scientifica e pertanto non può essere utilizzato per l’educazione dei pargoli della Corona. Gore ha incassato bene la sentenza, certo forse di gioire presto per l’ambito Nobel. Avrà anche già dimenticato i feroci attacchi del Tennessee Centre for Policy Research che, subito dopo la vittoria dell’Oscar e il suo “celebre” discorso alla nazione americana dal palco del Chinese Theatre di L.A. in cui chiedeva ai cittadini di “consumare meno elettricità”, pubblicò le sue bollette di gas e luce, dimostrando che solo con la sua magione di Nashville, composta da 20 stanze e 8 bagni, l’ex vice di Bill Clinton consumava due volte in un mese quanto consuma mediamente un cittadino americano in un anno. E il dubbio continua ad assalirci: ma Al Gore per la pace nel mondo cosa ha mai fatto? Misteri svedesi.

Al Gore: un Nobel a metà

Di am

Al Gore neanche questa volta arriva primo da solo. Premio Nobel per la pace, in tandem con l'Ipcc, il pannello intergovernativo per gli studi sui cambiamenti climatici. Non c'è niente da fare, bisognerebbe indagare nel karma dell'ex vice presidente americano per capire come e perchè - nonostante tutti i suoi sforzi - qualcuno lo prenda sempre a braccetto, soffiandogli il…

Prodi come Ponzio Pilato. Riformisti crocefissi

Di pm

Prodi è ciclista e maratoneta. In realtà, lo sport nel quale è più abile è lo sci, e in particolare nella tecnica dello slalom. Com'era prevedibile, ha aggirato il paletto del ddl welfare con destrezza e leggerezza. Due ministri si sono astenuti, ma non importa. Qualcuno protesta ancora? No problem! Il premier ricorda, ridendo sotto i baffi, che la nostra…

Il Pd e la cultura, un altro segno dei tempi

Di mg

Sarà la nemesi storica che ha colpito gli ex comunisti da sempre convinti sostenitori dell’egemonia culturale di gramsciana memoria, sarà perché gli ex democristiani non hanno mai gradito il dominio della cultura sulla politica, ma il Pd che sta nascendo e che domenica avrà un segretario in carne e ossa nasce intellettualmente anoressico, per usare le parole di Piero Ignazi.…

(in)Giustizia tutta italiana

Di am

Una media di 320 giorni per i procedimenti davanti ai giudici di pace, 887 giorni per il 1° grado, 1020 giorni per l’appello e circa 1102 per la Cassazione. Sono questi i tempi-lumaca della giustizia italiana nel civile. E nel penale le cifre praticamente raddoppiano. L’autentico calvario al quale sono sottoposti i cittadini nel momento in cui accedono ai servizi…

La vendetta di Tps contro il rompiscatole Veltroni

Di pm

Tps avrà mille difetti (secondo noi anche qualcuno in più) ma a porgere l'altra guancia non ci sta. Se i professorini Nicola Rossi ed Enrico Morando istruiscono il sindaco di Roma contro di lui e la sua finanziaria, Tps reagisce. E così, sul Sole 24 Ore e con l'acuminata penna di Fabrizio Galimberti fa arrivare la sua risposta. A parte…

Pezzotta e LCDM: attenti alla palude!

Pezzotta e Montezemolo sono due personalità importanti del nostro Paese. E noi di Formiche non dispiacciono affatto. Proprio per questo, in punta di piedi e con il massimo rispetto, ci permettiamo di esprimere un piccolo allarme. Ieri, l'ex segretario della Cisl si faceva notare per il suo abbraccio a Mastella e il presidente di Confindustria per una sviolinata a Veltroni…

Sotto la cenere cova il fuoco del Comune di Roma

Di pm

Le primarie del Pd e le difficoltà del governo occupano da molte settimane le pagine dei giornali. C'è un'altra cronaca però che è lontana dai riflettori e non è meno rilevante. Veltroni non riuscirà a fare contemporaneamente il leader di partito e il sindaco della Capitale. Anche lui sta iniziando a metabolizzare questa incompatibilità di fondo. Così, cresce e si…

Fini al muro: chi di saluto ferisce...

Alla vigilia della manifestazione di An (Casini sarà presente 'idealmente'... sigh!), esplode una polemica a base di gossip. Roma è stata tapezzata di manifesti in cui Fini saluta romanamente. Chi gli avrà voluto male? I sospetti sono andati subito a Storace, quindi ad altre persone con cui il leader di An non avrebbe più un buon rapporto. In realtà, a…

Lo sapevate che è italiano il miglior eurodeputato 2007 per l'ambiente?

Di mg

In tema di ambiente, in Europa, non lo batte nessuno. Così Guido Sacconi si è aggiudicato il premio per miglior europarlamentare 2007, lanciato dalla rivista britannica Parliament magazine, specializzata nel seguire i lavori delle istituzioni europee.In Italia non fa parte del circo Barnum dei politici da 'Porta a Porta', a Bruxelles Sacconi è capogruppo PSE nella Commissione ambiente e presidente della…

Non c'è più religione: Bersani smentisce D'Alema

Di am

“Il Governo non ritiene attualmente possibile riaprire la ricerca sul nucleare”. Sconfortano le parole del ministro Bersani e – soprattutto – sconforta leggere la pronta dichiarazione del verde Bonelli che accusa la “lobby dell’atomo” di condizionare le scelte governative. Accuse pesanti. Riferite forse allo stesso vice premier e ministro degli Esteri del governo al cui nome parla Bersani. D'Alema parlava…

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