Skip to main content
Le prime pagine dei quotidiani di oggi annunciano, con toni enfatici, che finalmente, dopo due anni e mezzo, è stato raggiunto un accordo positivo sulla Tav. Il dato più rilevante è il sostanziale “via libera” ottenuto da parte dei sindaci della valle, gli stessi che fino a poco tempo fa erano dall´altra parte delle barricate. In realtà però, al netto dei proclami, l´accordo raggiunto, pur rappresentando un lodevole passo in avanti, non è poi una gran cosa: si tratta di un via libera alla progettazione della Torino-Lione, non di un via libera ad un progetto definitivo. Temiamo quindi che la strada da percorrere per arrivare alla realizzazione della tanto agognata Tav sia ancora molto lunga.Lasciando da parte per un momento la Tav, occorre fare una riflessione sulle modalità che permettono ad un Paese moderno di prendere decisioni qualificate in materia di interventi strategici.  Pur riconoscendo a Mario Virano l´eccellente lavoro svolto dall´Osservatorio tecnico da lui diretto, non possiamo non sottolineare i limiti di questa esperienza che, se vogliamo, costituisce la classica eccezione alla regola. L´accordo sulla Tav è infatti precario ed stato raggiunto in tempi biblici. Nessuno è poi in grado di stabilire quanto costerà questo accordo.In sostanza la questione Tav è stata gestita come l´ennesima emergenza italiana ed ora si festeggia perché convinti di essersela cavata, ancora una volta, in qualche modo. Servirebbero invece soluzioni di sistema. Come già scritto all´interno del manifesto “Partecipare per decidere” di associazione Pimby, servono strumenti per metterci nelle condizioni di prendere decisioni strategiche che siano allo stesso tempo legittimate ed efficaci; strumenti in grado di garantire, sin dalla fase di progettazione, una maggiore partecipazione dei cittadini ai processi decisionali delle pubbliche amministrazioni.Tempi certi per la discussione di un progetto, modalità di inclusione predefinite, responsabilità chiare e  condivise, regole precise per eventuali compensazioni di carattere ambientale o territoriale, certezza del diritto, velocità di esecuzione una volta ottenute tutte le autorizzazioni necessarie: questi devono essere gli ingredienti alla base di una nuova stagione di investimenti in infrastrutture. Abbiamo bisogno che questi aspetti vengano regolamentati a livello nazionale, per far si che quel che di buono ha portato all´accordo sulla Tav sia valido anche per le altre decisioni che hanno un´importanza strategica per lo sviluppo del nostro Paese.Riusciremo mai a fare questo salto di qualità?
 
Davide Agazzi

Intesa sulla Tav...speriamo duri!

Le prime pagine dei quotidiani di oggi annunciano, con toni enfatici, che finalmente, dopo due anni e mezzo, è stato raggiunto un accordo positivo sulla Tav. Il dato più rilevante è il sostanziale “via libera” ottenuto da parte dei sindaci della valle, gli stessi che fino a poco tempo fa erano dall´altra parte delle barricate. In realtà però, al netto…

Pimby_ la rassegna stampa quotidianaLa

TAV_VIA LIBERA AL PROGETTO DELL´OSSERVATORIO DIRETTO DA MARIO VIRANO Dal Corriere, "Sì dei sindaci. Intesa sulla Tav Torino Lione. Dopo 50 ore di conclave via libera al progetto. Virano: in linea con i tempi Ue. No dei movimenti". Dal Messaggero, "Intervista al commissario. Ha vinto la politica del dialogo. Subito i primi benefici sul traffico. Virano: pari dignità al territorio…

Bene l'immunità, ma si poteva pensare ad un'amnistia

Porre le maggiori cariche dello Stato al riparo dall´azione della magistratura, che può essere pretestuosa e fallace come ogni azione umana, finché si è in carica, è un provvedimento giusto, e bene ha fatto il Consiglio dei ministri a vararlo nella seduta odierna, cercando di chiudere, con una sua rapida approvazione, la stagione delle prevaricazioni tra i poteri dello Stato.…

Il bisogno di un'Europa reale

È iniziato il countdown. Ancora quattro giorni e sarà la Francia a prendere in mano le redini dell’Europa per i prossimi sei mesi. Accade in un momento che non può essere definito d’oro, ma neanche difficile, perché di momenti difficili ce ne sono stati tanti altri in passato. È la transizione, quella condizione in cui si ha la consapevolezza di…

Gli editori puri, i meticciati e l'assistenzialismo statale

Garantire la libertà d´informazione e assicurarsi utili in bilancio: non è facile riuscire in entrambi gli obiettivi. Eppure questo dovrebbe essere il mestiere dell´editore. Dovrebbe, perché nella realtà italiana è tutto – come al solito - più complesso. Ad accendere un faro su questo tema, è stato un editore "puro", Pippo Marra dell´Adn Kronos. Il suo è stato anche uno…

Il G8 si concerntra sull'Iran

L’Iran non fa dormire notti tranquille neanche agli otto giganti della Terra. È per questo che nella dichiarazione finale del G8, che si è appena concluso a Kyoto, i ministri degli Esteri hanno invitato “fortemente” Teheran a “cooperare pienamente con la comunità internazionale senza ulteriori ritardi”. Il programma atomico iraniano, però, non è il solo punto messo a fuoco nel…

Commissione Via: che sia la volta buona!

È stata nominata poche ore fa, per decreto dal ministro dell´Ambiente, Stefania Prestigiacomo, la Commissione Tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via (valutazione impatto ambientale) - Vas (valutazione ambientale strategica). Ne ha dato notizia, in anteprima, l’agenzia stampa Il Velino. La commissione, che ha il compito di istruire i pareri su progetti che possono avere un effetto rilevante sull´ambiente, conta cinquanta…

×

Iscriviti alla newsletter