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Una professoressa inglese in Sudan rischia di essere condannata a pagare con sei mesi di carcere, 40 frustrate o una multa il permesso concesso ai suoi studenti di chiamare “Mahoma” un peluche della classe. Il nome, che secondo l’accusa attenta all’integrità e al rispetto verso il profeta musulmano, è stato scelto dai bambini poichè è molto comune. Ma i musulmani considerano il fatto un attentato contro l’Islam, per cui la docente dovrà pagare. Gillian Gibbons ha 54 anni ed è arrivata nella città di Khartoum per partecipare ad un programma di formazione sul regno animale. E’ questo il motivo della presenza di “Mahoma”, l’orsetto di peluche di proprietà della classe. L’ambasciata britannica si sta dando da fare per dimostrare la buona fede della professoressa, ma ha manifestato la sua preoccupazione per l’integrità fisica e psicologica della Gibbons. Mentre si aspetta la sentenza, la scuola rimarrà chiusa per il timore di attacchi. Con il povero “Mahoma” barricato al suo interno. E’ dura essere un orsetto di peluche con un nome così importante.   

Maometto, ovvero quando un peluche fa il profeta

Una professoressa inglese in Sudan rischia di essere condannata a pagare con sei mesi di carcere, 40 frustrate o una multa il permesso concesso ai suoi studenti di chiamare "Mahoma" un peluche della classe. Il nome, che secondo l'accusa attenta all'integrità e al rispetto verso il profeta musulmano, è stato scelto dai bambini poichè è molto comune. Ma i musulmani considerano il fatto un attentato contro l'Islam, per…

Sorrisi e baci tra W. e Fini

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La Cassazione dà l'ok per il referendum e Fini e Veltroni si stringono sorridenti la mano. Il dialogo procede nonostante l'espressioni di posizioni apparentemente intransigenti da una parte e dall'altra. Il leader di An ribadisce la sua indisponibilità qualora venisse accantonato il bipolarismo e sostiene che se cade Prodi si va tutti al voto. Ma Prodi non cadrà, non almeno…

L'industria del turismo sempre più giù

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Che il Turismo italiano navigasse in pessime acque già lo sapevamo (e il termine “navigare” non è casuale visti i costi del sito internet voluto dal Ministero dei Beni culturali che di fatto non ha portato 1 solo turista in più nel Belpaese). Che presto staremo anche peggio è purtroppo un’ipotesi non così peregrina. E’ notizia recente che la pluripremiata…

Parigi brucia

Due anni fa la morte di tre ragazzi che si erano nascosti in una centrale elettrica, credendosi perseguitati dalla polizia, aveva scatenano tre settimane di guerriglia nella periferia parigina. Ieri la tragedia si è ripetuta, ed ha avuto lo stesso effetto. Due adolescenti che giravano in moto sono morti dopo lo scontro con un'auto della polizia, mentre alcuni giovani davano fuoco a più…

Il Cav. e i suoi "fantasmi"

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“I miei alleati? Degli ectoplasmi. Mi hanno fatto perdere nel 1996 e mi hanno sostanzialmente impedito di fare le riforme”. Parole di Silvio Berlusconi, vate di un nuovo partito di centro, il Partito delle libertà. Inevitabile dopo la formazione del Pd di Veltroni, ma anche pericoloso se gli mancherà una base programmatica forte e sarà centrato solo sulla grinta e…

L'anno che verrà

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"Odi et amo" cantava il poeta Catullo alla sua bella Clodia secoli fa dalle sponde del lago di Sirmione. Oggi quella poesia è ancora in voga, anche se sul palcoscenico della politica. Un teatrino quanto mai magmatico al momento. I tentativi di avvicinamento Veltroni-Berlusconi sono stati travolti dalle accuse di "inciucio". Perchè noi siamo un paese in cui non si può…

Silent Justice, per aiutare le "vittime da scoop"

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Si chiama "Giustizia silenziosa" ed è il nuovo gettonatissimo blog del Washington Post americano, interamente dedicato agli scoop che vanno in fumo. Squadre di giornalisti impegnate per mesi alla ricerca spasmodica della notizia-evento. Titoloni in prima pagina, vite descritte nei minimi particolari e poi, improvvisamente, puf! Che fine fa la notizia? Come procedono i processi giudiziari? Il mondo dei media…

Il Dalai della discordia

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Non c'è volta che la visita di sua santità il Dalai Lama crei qualche sorta di incidente diplomatico. Eppure è l'incarnazione stessa dell'armonia e della diplomazia, questo "piccolo" uomo vestito di arancione in esilio dal suo paese, il Tibet massacrato dai cinesi, sin dal lontano 1959. Anche quest'anno, Prodi non ha sciolto l'enigma e non si sa se l'incontrerà. I 2…

Rai-Mediaset, un pasticciaccio brutto

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Il caso della possibile collusione tra Rai e Mediaset per la gestione di share e palinsesti lanciato da Repubblica non può che riaprire la ferita tutta italica della violazione sistematica del segreto istruttorio. Fa bene oggi il Presidente Napolitano a richiamare all’ordine e a sostenere – come capo supremo della Magistratura – che non si possono trasmettere a mezzo stampa…

Chapeau a Sarkò, ancora una volta!

Settimo giorno di sciopero del settore ferroviario a Parigi. La città è immersa nel caos, ma niente può scalfire l’incrollabile monsieur Sarkozy. Né le pressioni dei rappresentati dei sindacati , né i sabotaggi ai binari dei treni.  Il presidente francese ha assicurato che la sua posizione nel processo di negoziazione delle riforme sulle pensioni è ferrea. Non ha intenzione di…

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