Skip to main content

Eni stringe ancora i bulloni con uno dei più importanti e strategici mercati del mondo, gli Stati Uniti. Nel corso di una serie di incontri, l’ambasciatore degli Stati Uniti, Tilman Fertitta, il segretario dell’Interno degli Stati Uniti e presidente del National Energy Dominance Council, Doug Burgum, e il segretario all’Energia degli Stati Uniti, Chris Wright, hanno incontrato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, per un aggiornamento sulle attività di Eni con i partner statunitensi e per condividere valutazioni sugli scenari energetici internazionali.

Le parti, hanno spiegato dal Cane a sei zampe, hanno confermato la reciproca soddisfazione per l’accordo annunciato lo scorso luglio tra Eni e Venture Global per la fornitura a lungo termine di Gnl statunitense, che consentirà a Eni di ampliare e diversificare ulteriormente il proprio portafoglio gas a beneficio della sicurezza degli approvvigionamenti in Europa. L’accordo è stato evidenziato anche nel corso di Gastech, la conferenza globale del gas in corso a Milano, in occasione dell’incontro tra Guido Brusco, chief operating officer global natural resources di Eni e Michael Sabel, ceo di Venture Global.

Descalzi da parte sua ha illustrato la crescente importanza degli Stati Uniti quale Paese di riferimento per le attività e gli investimenti di Eni, ricordando le varie partnership strategiche con primari investitori statunitensi che hanno affiancato Eni nel suo distintivo modello satellitare lungo l’intera catena del valore dell’energia, attraverso Plenitude, Enilive ed Eni Ccus Holding.

Il numero uno di Eni ha inoltre ricordato la presenza di lunga data del gruppo nel settore energetico statunitense, che trae origine dal settore oli&gas a Houston e che, negli ultimi anni, si è estesa a molteplici nuove iniziative: dal solare, con focus sul Texas, alla significativa partnership con Pbf Energy nella bioraffinazione in Louisiana, fino alla società di corporate venture capital Eni Next, con sede a Boston, e al ruolo di Eni quale investitore industriale di primo piano nel settore statunitense dell’energia da fusione nucleare, con Commonwealth Fusion Systems (Cfs). Descalzi ha infine sottolineato la valenza strategica dell’impegno nella fusione e ha discusso con i partner statunitensi gli ultimi sviluppi relativi al supporto continuativo di Eni a Cfs nell’ambito del round di finanziamento B2.

Quanto all’accordo poc’anzi citato e siglato a luglio, Eni acquisterà 2 milioni di tonnellate all’anno per 20 anni dalla Fase 1 del progetto di liquefazione CP2 Lng, con consegne a partire dalla fine del decennio. L’impianto di Venture Global avrà una capacità massima di produzione di 28 Mtpa (million tonnes per year) ed è attualmente in fase di sviluppo presso Cameron Parish, Louisiana, Stati Uniti. L’accordo rappresenta per Eni la prima fornitura a lungo termine di Gnl dagli Stati Uniti ed è una tappa fondamentale nella strategia di espansione e diversificazione del portafoglio di Gnl. Una parte di questi volumi contribuirà alla diversificazione delle forniture di gas in Europa.

Eni e gli Stati Uniti sempre più vicini. Accordo strategico sul Gnl

Il ceo del Cane a sei zampe ha incontrato negli Usa l’ambasciatore Tilman Fertitta, il segretario dell’Interno Doug Burgum e il responsabile dell’Energia Chris Wright. Obiettivo, avvicinare ancora di più il mercato italiano ed europeo del gas con quello americano

Spazio e Difesa. Agli Stati generali l’Europa prepara il futuro della sicurezza

Agli Stati generali della Difesa, dello Spazio e della Sicurezza, istituzioni, vertici militari e industria hanno discusso le sfide dell’autonomia strategica europea. È emersa l’urgenza di coordinare investimenti, ricerca e capacità industriali per una difesa integrata e resiliente, con lo spazio e la cybersicurezza indicati come settori chiave per sicurezza e innovazione

Romania crocevia delle spie bielorusse. Nel mirino la Nato

Due episodi, apparentemente slegati fra loro, portano all’attenzione internazionale i tentativi di attaccare sia la Nato che Bucarest, vera e propria cerniera orientale dell’alleanza. Il caso non è isolato, dal momento che coinvolge le intelligence di Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria

Guerra ibrida, teste di maiale e schema pedine usa e getta. Ombre russe su Parigi

Nove teste di maiale abbandonate davanti a moschee nei sobborghi di Parigi. La procura francese punta la pista straniera: due uomini su un’auto con targhe serbe, poi la fuga oltre confine. La guerra ibrida passa anche da qui, piccoli incarichi affidati a pedine occasionali per esasperare resilienza sociale europea

Mosca riunisce il Golfo per mostrarsi meno isolata

La riunione a Sochi tra Russia e Consiglio di Cooperazione del Golfo racconta di come i Paesi della regione pensino al multi-allineamento, ma usino prudenza con Mosca. Per Putin, photo-opportunity anti-occidentale

Somalia, Camerun e Ciad. Il Piano Mattei cerchia in rosso i nuovi obiettivi

La recente visita di Giorgia Meloni ad Addis Abeba ha ribadito l’importanza dell’Etiopia come partner strategico nel Corno d’Africa. Ma oltre all’Etiopia si sta muovendo un attivismo magmatico attorno al Piano, tramite progetti mirati che coinvolgeranno tutte le regioni italiane

Italia ed Emirati, una partnership concreta. Scrive Badr Jafar

Di Badr Jafar

Con questo intervento, scritto durante la sua visita a Roma e Milano, l’Inviato Speciale per le Imprese e la Filantropia degli Emirati Arabi Uniti, Badr Jafar, delinea un modello concreto per le partnership Italia-Emirati Arabi Uniti in ambito industriale, tecnologico, culturale e filantropico

Dual circulation, punizioni mirate e propaganda. Il playbook economico cinese

Il nuovo rapporto della Rand Corporation fotografa la strategia con cui Pechino ha costruito un modello di deterrenza economica, nel quale le catene del valore sono diventate armi geopolitiche

Soliti guai cinesi. Una nuova bomba debito per Pechino

Visto dall’esterno il Dragone appare invincibile. Ma se si guarda in casa emerge tutta la friabilità di un’economia che produce più debiti che crescita. E il nuovo maxi-piano di salvataggio per gli enti locali da mille miliardi di dollari sta lì a dimostrarlo

Addio Top Gun, benvenuta Top Drone. Il Pentagono apre la scuola dei sistemi senza pilota

La Top Drone, parte del Technology Readiness Experimentation (T-Rex), rappresenta la risposta del Pentagono alla crescente centralità dei velivoli senza pilota. Esercitazioni in scenari complessi e decine di sistemi in sperimentazione compongono un mosaico pensato per accelerare l’adozione di nuove capacità operative

×

Iscriviti alla newsletter