Skip to main content

Mercoledì la Commissione europea ha nominato David O’Sullivan Inviato Speciale per l’applicazione delle sanzioni dell’Ue. La figura, creata appositamente, si occuperà di collaborare con Paesi non Ue per evitare evasioni e scappatoie alle sanzioni contro la Federazione Russa, in seguito all’invasione dell’Ucraina. La nomina arriva mentre gli Stati Uniti e l’Unione europea si sforzano appunto di chiudere i cosiddetti loophole sulle sanzioni.

Diplomatico irlandese in Europa, O’Sullivan ha iniziato la sua carriera presso il Dipartimento degli Affari Esteri e del Commercio. Ha poi ricoperto diversi ruoli di primo piano, tra cui quello di direttore operativo del servizio diplomatico dell’Unione, segretario generale della Commissione europea e ambasciatore della delegazione di Bruxelles a Washington.

O’Sullivan dovrebbe lavorare a stretto contatto con il team di Mairead McGuinness, commissaria per i Servizi finanziari che ha l’attuazione delle sanzioni come parte del suo mandato. Oltre a coordinarsi con il neo-costituito Office of Sanctions Coordination statunitense, diretto da James O’Brien.

Bruxelles sta attualmente lavorando per concordare il nono pacchetto di sanzioni, in ritardo rispetto alle aspettative secondo cui le misure sarebbero dovute essere adottate già lunedì. Un punto controverso riguarda (nuovamente) le esenzioni previste per sbloccare le spedizioni di prodotti alimentari e fertilizzanti. La contrapposizione è ancora quella classica di Germania, Francia, Spagna e altri che sostengono che le eccezioni siano importanti per garantire la sicurezza alimentare (e il funzionamento dei porti), contro i Paesi più “falchi” sulla Russia come gli Stati baltici che temono che i risultati portino a ulteriori scappatoie per gli oligarchi.

A proposito di scappatoie. Un report pubblicato dal giornale investigativo Follow the Money ha messo in luce undici oligarchi russi, tra cui due degli uomini più ricchi di Russia, non colpiti da sanzioni europee. Il giorno dell’invasione, si legge nel rapporto, Vladimir Putin avrebbe convocato al Cremlino 37 oligarchi. L’Unione europea avrebbe utilizzato quella lista per stabilire sanzioni agli individui legati allo sforzo bellico di Mosca, ma lasciandone fuori alcuni.

Tra questi, molti sono coinvolti nell’estrazione di materie prime di cui l’industria dell’Ue è particolarmente bisognosa. La Russia è infatti un’importante fonte di materie critiche come nichel,  rame, palladio e titanio, oltre al gas naturale liquefatto (Lng). Non sorprende dunque la conclusione del report in cui si parla di come diverse compagnie europee possiedano azioni o contratti di lungo termine con alcune entità connesse a questi oligarchi. Tra queste aziende europee spiccano in particolare le francesi Alstrom e TotalEnergies e la tedesca Basf, rispettivamente pesi massi dei settori ferroviario, energetico e chimico.

Un Inviato Speciale europeo per riempire i buchi delle sanzioni

La nomina di David O’Sullivan è indicativa dello sforzo di Bruxelles di eliminare i cosiddetti loopholes. Tuttavia, dall’Ue ci si aspetta di più, tra ritardi nell’approvazione del nono pacchetto e la notizia di undici importanti oligarchi russi lasciati fuori dal sistema delle sanzioni perché connessi con il tessuto industriale di alcuni Paesi europei

Un Generale a Palazzo Chigi. Perché è una buona notizia. Scrive Butticé

L’ex comandante generale della Guardia di Finanza, Giorgio Toschi, è il nuovo consigliere per i Rapporti istituzionali e la sicurezza, con particolare riferimento ai profili economico-finanziari, del vicepremier Antonio Tajani. Un ulteriore biglietto da visita a testimonianza dell’atlantismo e dell’europeismo costruttivamente critico del governo di destra-centro. Il commento del generale della Guardia di Finanza in congedo Alessandro Butticé

Veneziani legge i primi 10 anni di FdI. Non solo gli scontenti hanno votato Meloni

Lo scrittore e intellettuale: “Più di mezza società non è contenta del quadro di potere in cui si trova a vivere e quindi chiede di cambiare: la chiave del cambiamento è sempre la scontentezza. Fratelli d’Italia ha però preso anche il buono dell’esperienza governativa di An”

L'Italia e l'Europa nell'economia globale. Quale futuro?

Di Rosario Cerra e Francesco Crespi

Un dollaro speso in R&S genera negli Usa 9,6 dollari di maggiore Pil, in Italia 4,29. È infatti sulla ricerca, l’innovazione e la sovranità tecnologica che bisogna puntare secondo i dati dell’ultimo studio Ced. L’intervento di Rosario Cerra, fondatore e presidente del Centro economia digitale e Francesco Crespi, direttore ricerche del Centro economia digitale, Università Roma Tre

Usa-Africa. Il messaggio di Sall al vertice di Biden

Il presidente dell’Unione Africana manda un messaggio a Joe Biden e al resto del mondo: gli africani vogliono essere trattati alla pari, lasciati liberi di compiere scelte per interessi sovrani e secondo le proprie priorità

Sulla manovra Giorgetti e Meloni fanno centro. Il sì di Bruxelles

La Commissione approva la legge di Bilancio italiana, nonostante alcuni rilievi su evasione fiscale e pos. Ma per l’esecutivo a trazione Fratelli d’Italia è comunque un risultato importante. Giorgetti esulta, gufi a casa, serietà e responsabilità pagano

Il governo Meloni in tempi di guerra (e non). Il commento di Cangini

C’è una logica: in tempi di guerra, nulla è più importante della lealtà nei confronti degli alleati e della disponibilità al conflitto. Tutto il resto, persino, oggi, una certa ortodossia rispetto al Pnrr, perde gradualmente di importanza e passa fatalmente in secondo piano

Una bussola per il 2023, l’Aperithink con Osnato

Di Redazione

Giovedì 15 dicembre torna Aperithink, l’appuntamento di Formiche con l’attualità. Ospite dell’incontro è l’on. Marco Osnato, Presidente della Commissione Finanze. 

Estremismi, golpisti tedeschi e ideologie ibride. L’analisi di Antinori (Sapienza)

Di Arije Antinori

Gli arresti della polizia tedesca hanno portato alla luce la corrente sotterranea di teorie cospirazioniste eversive che si diffondono, evolvono e si mescolano nella sfera digitale. Arije Antinori, professore di Criminologia e sociologia della devianza alla Sapienza ed esperto dell’Osservatorio europeo sull’odio online, legge l’accaduto e le origini

Il payback è superato e ingiusto. La proposta di Greco (Assobiotec)

Mentre alla Camera si attende il via libera agli emendamenti che dovrebbero fermare i rimborsi delle imprese alle Regioni per contenere il disavanzo sanitario, le imprese del farmaco e delle biotecnologie lanciano l’ennesimo allarme. Oltre che insostenibile, il meccanismo è iniquo perché scarica sulle aziende l’incapacità della Pa. Intervista a Fabrizio Greco, manager di AbbVie e presidente di Assobiotec

×

Iscriviti alla newsletter