Accordi tardivi e faticosi hanno una conseguenza strategica molto netta: campagne elettorali sempre più brevi, spesso concentrate in poche settimane, e un calendario spezzettato che rinuncia all’election day compatto. Una frammentazione che diventa fattore politico a tutti gli effetti. Il commento di Martina Carone
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La guerra invisibile, come la Russia usa il Gps Jamming per destabilizzare l'Europa. Scrive Caruso
L’episodio che ha coinvolto l’aereo della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, costretto ad atterrare in Bulgaria usando mappe cartacee a causa dell’interferenza Gps russa, rappresenta solo la punta dell’iceberg di un fenomeno molto più vasto e preoccupante. Contrariamente alle giustificazioni russe che dipingono questi disturbi come misure difensive contro gli attacchi ucraini, l’evidenza raccolta da ricercatori internazionali e agenzie di intelligence Nato dimostra una realtà ben diversa: la Russia sta conducendo una campagna sistematica di guerra ibrida contro i paesi occidentali. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
Balcani, promossi e bocciati sulla strada per l'allargamento
Due gli elementi che si intrecciano: le politiche Ue di allargamento e le situazioni dei singoli Stati, attraversati da tensioni (Serbia-Kosovo) e progressi (Albania-Montenegro). Nel mezzo il viaggio di tre settimane che vedrà Antonio Costa fare tappa in tutti i Paesi interessati all’adesione
Soldi subito. L'Europa prova il colpo di mano sugli asset russi
Nonostante le remore legali di molti Paesi sugli oltre 200 miliardi di beni russi messi sotto chiave nel Vecchio continente, Bruxelles rilancia la monetizzazione forzata dei fondi. Ed è pronta ad aumentare i profitti da essi generati, anche per mitigare gli effetti del maxi-deficit ucraino
Tripoli (di nuovo) al bivio. Gli scontri tra milizie e la partita delle intelligence straniere
A Tripoli, la sfida tra governo e milizie si intreccia con le manovre di Haftar. La Libia torna a minacciare la stabilità del Mediterraneo, mentre l’Europa osserva con preoccupazione per energia, migrazioni e sicurezza
I cattolici sono politicamente plurali, non c’è alternativa. L'opinione di Merlo
Il pluralismo politico dei cattolici italiani è oggi l’unica regola di comportamento, trasparente ed onesta, per cercare di ridare un ruolo e un protagonismo ai credenti nella società italiana contemporanea. L’opinione di Giorgio Merlo
Quale lezione per Roma dallo show multipolare della Sco? Risponde Di Liddo
La Shanghai Cooperation Organization sta ridisegnando l’ordine globale. Per l’Italia è al tempo stesso una sfida e un’opportunità, spiega Marco Di Liddo, direttore del Cesi. Il vertice di Tianjin mostra l’avanzata della multipolarità, e come Roma dovrebbe modellare il proprio posto nel sistema internazionale che si sta creando
Tra i cieli del Pacifico e dell’Europa il Giappone schiera i suoi caccia nel Regno Unito
Per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale, il Giappone invierà dei caccia da combattimento in Europa, partecipando ad esercitazioni bilaterali con la Royal Air Force. L’evento segna un punto di svolta nel partenariato per la difesa euro-atlantica e indo-pacifica, strettamente legato anche al Global combat air programme, che vede Italia, Regno Unito e Giappone collaborare per lo sviluppo di caccia di sesta generazione
Niente aiuti a Putin, mentalità da guerra fredda. Il botta e risposta Ue-Cina sull'Ucraina
La Commissione pressa Pechino, ma Xi replica a muso duro, sollevando il tema della guerra fredda e delle motivazioni alla base della mancata pace, come il sostegno militare occidentale a Kyiv. Nel mezzo l’incontro dei volenterosi di giovedì prossimo e il dibattito su come costruire le garanzie di sicurezza all’Ucraina
Difesa aerea e produzione in massa, così la Turchia mette gli occhi sull’Europa
La Turchia ha deciso di rendersi sempre più autonoma nel settore degli armamenti, dai droni all’aeronautica, passando per la veicolistica. In particolare, l’accelerazione sulla produzione di sistemi di difesa aerea potrebbe rappresentare la leva di Ankara per penetrare il mercato europeo, soprattutto ad Est, dove la domanda supera (per ora) l’offerta
















