La guerra in Ucraina ha mostrato la necessità di continuare a considerare le guerre convenzionali come minacce reali. Quattordici Paesi Nato, più la Finlandia, hanno siglato una lettera d’intenti nell’ottica di creare un quadro di difesa condiviso, una missione ardua, ma necessaria
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Verso una riforma della Banca mondiale. L'analisi di Pennisi
L’istituzione ha bisogno di una nuova e ampliata dichiarazione di missione che abbracci la sostenibilità e i beni pubblici globali, nonché la riduzione della povertà. L’analisi di Giuseppe Pennisi
Perché il Partito Comunista cinese vuole altri cinque anni di Xi Jinping
Xi Jinping è un’icona storica vivente. Con le sue ritualità, il congresso del Partito Comunista Cinese deciderà in questi giorni se riconfermare il leader alla guida assoluta del Paese
Esiste in Italia una cultura di destra? Tatarella racconta la vera sfida di Meloni
In un momento storico in cui l’Occidente e i suoi valori sono sotto attacco, spetta ai conservatori e, segnatamente, a una politica culturale di stampo conservatore riportare nell’opinione pubblica spaventata e confusa i valori condivisi che sono alla base del conservatorismo. L’intervento di Fabrizio Tatarella, vice presidente della Fondazione Tatarella
Come guarda al Medio Oriente la nuova strategia statunitense. Conversazione con Wechsler
Obiettivi, limiti e compromessi della nuova Strategia per la Sicurezza nazionale secondo Wechsler (Atlantic Council). Analisi del documento programmatico dell’amministrazione con un occhio al Medio Oriente e alle sue complessità
Surovikin, la carta finale di Putin. Parla il prof. Teti
La recente nomina decisa dal Cremlino “produrrà un incremento esponenziale del livello di brutalità del conflitto” in Ucraina, spiega il docente dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
Il Congresso di Xi e lo spettro del decoupling Usa-Cina. Scrive Bremmer
Entrambe le parti sono pienamente consapevoli che ogni passo verso effettive ostilità porterebbe a una distruzione reciproca (e globale). La strategia statunitense su Taiwan continuerà a seguire quella che viene chiamata “ambiguità strategica”, nonostante le relazioni americane con l’isola si stiano intensificando. L’analisi di Ian Bremmer, presidente di Eurasia Group
Comunque vada il Congresso, su Taiwan nessuna apertura
Oggi già alcuni segnali confermano che la posizione della Repubblica Popolare sarà più aggressiva. In ogni caso, dopo il Congresso sarà sempre più esplicito che o Taiwan negozierà con i cinesi oppure sarà la Cina stessa a decidere per l’isola. L’analisi di Oriana Skylar Mastro, center fellow presso il Freeman Spogli institute for International studies dell’Università di Stanford
Azerbaigian-Armenia, Ankara facilitatore o ostacolo alla pace?
L’Ue se sarà tenace potrà avere un ruolo nel tavolo diplomatico e non subirlo: intanto ha inviato una missione civile in Armenia, della durata di due mesi, che non solo monitorerà il confine ma proverà ad avanzare il processo di delimitazione
Innovazione, Israele chiama Italia. Parla Menuhin (Israel Innovation Institute)
“Le sfide che stiamo affrontando oggi sono globali e nessun Paese, azienda o generazione può affrontarle da sola”, ha detto a Formiche.net il manager dopo una visita nel nostro Paese per Maker Faire Rome-The European Edition
















