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Novità in arrivo per l’F-35. L’Aeronautica militare degli Stati Uniti ha assegnato a tre aziende i primi contratti per lo sviluppo di un sistema d’arma integrato d’attacco (Siaw). Il progetto prevede di integrare sul caccia di quinta generazione un’arma destinata all’attacco a terra che consenta di colpire e distruggere i sistemi anti-aerei (area denial), come lanciatori di missili balistici o da crociera, jammer di segnali satellitari, armi anti-satellite (Asat) e in generale i sistemi integrati di difesa aerea. In questo moto, il velivolo della Lockheed Martin sarà in grado di penetrare efficacemente le difese del nemico, impedendogli di garantirsi zone aeree sicure.

La prima fase

Le tre aziende scelte per la prima fase del programma sono Lockheed Martin, Northrop Grumman e L3Harris Technologies. I contratti, dal valore di circa due milioni di dollari l’uno, dureranno tre mesi. Il progetto dell’Usaf era in realtà in cantiere già da tempo, ed è supportato dalle previsioni di bilancio per l’anno fiscale per il 2023 che ha stanziato, come richiesto dal Pentagono, 78 milioni di dollari per l’acquisizione di 42 sistemi d’arma.

Il sistema d’arma Siaw

Per l’Air force, il sistema Siaw permetterà di colpire quegli obiettivi che rendono difficile l’accesso in una determinata zona aerea (area denial), target che per loro conformazioni possono essere spostati anche molto rapidamente. Il sistema attualmente in fase di sviluppo è definito Stand-in, e prevede dunque che venga lanciato da una distanza più corta dal bersaglio rispetto a quelli definiti stand-off, ideati per essere attivati al di fuori del raggio d’azione delle difese nemiche. Dunque, l’F-35 si troverebbe ad utilizzare la nuova arma Siaw solo dopo aver penetrato lo spazio aereo nemico ed essersi avvicinato all’obiettivo, sfruttando le capacità stealth proprie del caccia della Lockheed. Il nuovo sistema d’arma, inoltre, sarà portato all’interno del vano dell’F-35, invece che su un supporto esterno. Questo per evitare di compromettere le prestazioni del caccia e soprattutto la sua furtività.

Cambiano gli scenari operativi

La volontà Usa di costruire un sistema d’arma in grado di sopprimere le difese aeree di un potenziale avversario non appare casuale. Segue infatti lo spostamento dell’attenzione strategica della Difesa degli Stati Uniti dagli scenari di counter-insurgency e lotta al terrorismo, alla competizione con avversari considerati “near-peer” come Russia e, soprattutto, Cina, dotati quindi di forze aeree e di difesa moderne e avanzate.

Progettazione digitale all’avanguardia

La prima fase del programma Siaw si focalizzerà principalmente sugli aspetti ingegneristici e di progettazione digitale. In una nota Lockheed Martin ha dichiarato che per progettare il Siaw la propria divisione Missili e controllo di fuoco sta utilizzando metodi avanzati di ingegneria digitale: “L’applicazione di tecnologie nuove ed emergenti al modo in cui progettiamo, costruiamo e sosteniamo i nostri prodotti in tutta l’azienda consentirà di equipaggiare meglio i combattenti per il successo di oggi e del futuro”.

Un'arma per colpire le difese aeree nemiche. Il nuovo sistema per l’F-35

L’aeronautica militare statunitense ha assegnato a Lockheed Martin, Northrop Grumman e L3Harris Technologies la progettazione di una nuova arma per l’F-35 in grado di distruggere i sistemi di difesa aerea e impedire al nemico di garantirsi delle zone aeree sicure. L’obiettivo? Fronteggiare eserciti come quelli russo e cinese

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