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Pechino, Mosca e Teheran tornano a condurre assieme esercitazioni navali congiunte per il terzo anno di fila, nella quinta edizione dell’iniziativa lanciata per la prima volta nel 2019. Nelle scorse ore il golfo dell’Oman è stato teatro dell’esercitazione denominata “Marine Security Belt 2025”, in cui unità navali afferenti alla flotta cinese, russa e iraniana hanno simulato “l’attacco di obiettivi marittimi, il controllo dei danni e le operazioni congiunte di ricerca e salvataggio”, secondo quanto riferito dall’agenzia cinese Cctn. La russa Interfax parla invecedi “Equipaggi delle navi che hanno sparato di giorno e di notte con mitragliatrici di grosso calibro e armi leggere contro bersagli che simulavano imbarcazioni senza equipaggio e veicoli aerei senza equipaggio di un finto nemico”, ha riferito l’agenzia di stampa russa Interfax, citando un comunicato del Ministero della Difesa russo.

Il Ministero della Difesa russo ha identificato le navi inviate all’esercitazione come le corvette “Rezky” e la “Eroe Aldar Tsydenzhapov”, oltre alla nave cisterna “Pechenega”. Il Ministero della Difesa cinese ha dichiarato di aver inviato il cacciatorpediniere “Baotou” e la nave da rifornimento “Gaoyouhu”; prima di questa esercitazione, le due navi da guerra della Marina militare della People’s Liberation Army hanno partecipato all’esercitazione marittima multinazionale Aman-2025 svoltasi in Pakistan all’inizio e alla metà di febbraio. Nessuna delle due potenze ha fornito un conteggio del personale coinvolto.

Da parte della Repubblica Islamica dell’Iran sono state coinvolte la “Shahid Nazeri” e la “Shahid Sayyad Shirazi”.  Entrata in servizio nella Marina dell’Irgc nel settembre 2016, la “Shahid Nazeri” è una nave da pattugliamento e ricognizione ad alta velocità progettata per un’ampia portata operativa. Con una lunghezza di 55 metri, una larghezza di 14 metri e un’altezza di 13 metri, la nave migliora significativamente le capacità marittime della Marina dell’Irgcn, estendendo il suo raggio operativo fino a 10.000 chilometri. La “Shahid Sayyad Shiraz” è invece una nave da guerra stealth della classe “Shahid Soleimani”, entrata ufficialmente a far parte della Marina dell’Irgc nel febbraio dello scorso anno. Questa nave oceanica in stile catamarano è progettata per operazioni ad alta velocità, con una velocità massima di 45 nodi, ed è armata con un’ampia gamma di sistemi missilistici offensivi e difensivi.

Tra gli osservatori che hanno assistito alle esercitazioni vi erano rappresentanti Azerbaigian, Sudafrica, Oman, Kazakistan, Pakistan, Qatar, Iraq, Emirati Arabi Uniti e Sri Lanka.

L’intento strategico dei tre Paesi revisionisti continua ad essere quello di rafforzare la cooperazione reciproca e creare anche un sistema di sicurezza marittima la lungo l’area di snodo delle interconnessioni tra la regione mediterranea e quella indo-pacifica.

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