Skip to main content

Unione europea e Stati Uniti d’America camminano a braccetto sul dossier energetico, ma non solo. Il messaggio che emerge dalla conferenza congiunta del segretario di Stato americano Antony Blinken e l’Alto rappresentante della diplomazia europea, Josep Borrell, è unità: nel cercare soluzioni alla crisi energetica che attanaglia l’Ue, nel portare avanti la transizione ecologica e nel coordinarsi sulla risposta alla crisi ucraina, su quale linea adottare e quali sanzioni imporre alla Russia qualora Vladimir Putin decidesse di attaccare.

Gas importato in UE – fonte: Eurostat

Il Consiglio Ue-Usa sull’energia, ha spiegato Blinken, è solo uno dei meccanismi attraverso cui Ue e Usa “lavorano assieme per rafforzare la nostra relazione strategica – che si rafforza reciprocamente”. La conferenza era parte di una giornata caratterizzata da una serie di incontri di alto profilo, che hanno visto anche la partecipazione di Kadri Simson, commissaria europea per l’energia, e Jennifer Granholm, segretaria statunitense per l’energia. Le due rappresentanti hanno discusso dell’allineamento tra i rispettivi Green Deal e hanno confermato la volontà di collaborare. Ma quello che in tempi meno turbolenti sarebbe stato solo un contorno di diplomazia si è rivelata essere la portata principale.

Il piano securitario e quello energetico sono inestricabilmente legati, anche e soprattutto per via della tattiche parallele del Cremlino per mantenere pressione sull’Ue – soldati al confine, forniture di gas al minimo. Motivo per cui il Consiglio è diventato un’occasione per fare il punto della situazione. Davanti ai giornalisti Blinken ha voluto iniziare parlando del lavoro comune “per proteggere la fornitura energetica dell’Ue dagli shock, inclusi quelli che possono derivare da altre aggressioni russe contro l’Ucraina”.

Gazprom ha ridotto gli stoccaggi negli ultimi mesi – Eurostat

Il capo della diplomazia americana ha descritto i contatti serrati con “alleati, partner e stakeholder del settore energia” per creare un piano in grado di garantire la sicurezza energetica europea in caso la Russia decida di chiudere i rubinetti del tutto. “Stiamo parlando con i governi e i grandi produttori di tutto il mondo affinché aumentino la loro produzione e capacità di distribuzione”, ha detto Blinken, specificando che il piano include anche la condivisione di riserve strategiche.

Questi sforzi, ha continuato il segretario, sono parte di un più ampio coordinamento tra Ue e Usa “in questa crisi e oltre. Noi, i nostri alleati e i nostri partner siamo allineati a tutti i livelli”. Ue, Usa, gli alleati Nato e Ocse hanno espresso idee per trovare terreno comune con la Russia, ha continuato, spiegando di averle portate all’attenzione del ministro degli esteri russo, Sergey Lavrov. La sostanza non è cambiata: si spinge per la via diplomatica ma si conferma che in caso di attacco russo, le ripercussioni saranno devastanti per l’economia russa.

Dal canto suo, Borrell si è detto “altamente soddisfatto” del livello di coordinamento con gli alleati transatlantici, sia sul breve termine – sicurezza energetica e forniture di gas – che sul lungo termine – la neutralità climatica. “L’unica soluzione duratura per favorire la resilienza energetica è passare dai combustibili fossili alle rinnovabili”, ha sottolineato, notando come la Russia “non esiti a utilizzare le ingenti forniture energetiche come leva per guadagni geopolitici”. La priorità immediata è diversificare, ha continuato, specialmente sul versante del gas, per “evitare interruzioni nell’approvvigionamento dai nostri fornitori principali” e assicurarsi che il mercato energetico “rimanga liquido, indipendente e ben rifornito”.

Foto: profilo Twitter di Josep Borrell

Uniti su Russia e forniture di gas. Cosa è emerso dal vertice Usa-Ue

A Washington Borrell e Blinken hanno ribadito “allineamento a tutti i livelli” sul dossier energetico e quello di sicurezza. Ue e Usa si muovono assieme per garantire le forniture di gas nel caso in cui il Cremlino decida di chiudere i rubinetti e confermano la linea comune su diplomazia e sanzioni

Tutti i paradossi della crisi energetica. L'analisi di Fioroni

Di Michele Fioroni

L’Italia si trova in una condizione di vulnerabilità maggiore rispetto alle economie più avanzate dell’Unione, riconducibile principalmente dalla sua cronica dipendenza in campo energetico. Ecco una via d’uscita. L’opinione di Michele Fioroni, assessore allo Sviluppo economico, innovazione, digitale e semplificazione della Regione Umbria

Ucraina, cercasi Italia. Analisi di un silenzio rumoroso

Salvini tifa Putin, Grillo Xi. Palazzo Chigi osserva, modera, ma non prende iniziativa. L’Italia ha un ruolo nella crisi ucraina? E la Nato può contare sul suo alleato? All’estero, da Washington a Kiev, c’è chi nutre qualche dubbio

La flotta di Mosca cresce ancora. Un’altra nave entra nel Mediterraneo

Una nuova nave da guerra di Mosca attraversa lo stretto di Gibilterra, aggregandosi a quella che può essere ormai considerata una vera e propria flotta russa del Mediterraneo. Si tratta di un incrociatore missilistico che può cambiare gli equilibri dell’intero bacino

Vi racconto la presidenza francese dell'Ue. Colloquio con l'ambasciatore Masset

Il ruolo di Macron nella de-escalation della crisi ucraina, la ripresa economica da consolidare attraverso innovazione tecnologica e tutela dei diritti, la Bussola Strategica, il partenariato Ue-Africa, il Trattato del Quirinale e la (sperata) riforma del Patto di Stabilità. Christian Masset e i punti cardine di un semestre “storico”

Cieli pericolosi. I caccia di Mosca pattugliano il confine con la Nato

Le forze aeree di Russia e Bielorussia hanno condotto una serie di sorvoli in formazione da combattimento dei confini dell’Unione statale, la quasi-federazione che vede collaborare Mosca e Minsk. I voli sono stati giustificati come facenti parte delle esercitazioni militari congiunte che i due Paesi stanno conducendo in Bielorussia e che preoccupano tutto l’Occidente

Il veto di Orbán sull’ingresso dell’Ucraina nel centro cyber Nato

Duro colpo per Kiev. Veto ungherese sull’ingresso nel centro di eccellenza per la sicurezza cibernetica dell’Alleanza. Non è la prima volta che il premier magiaro si muove per Mosca

Il Bitcoin degli altri. Pechino alla conquista (economica) di El Salvador

Per superare le difficoltà sui conti, il presidente Nayib Bukele si avvicina sempre di più al governo cinese, che applaude le sue scelte finanziarie e politiche a dispetto di Washington. Nuovi accordi a favore dell’egemonia di Xi Jinping in America latina

Chips act, i dettagli della strategia europea per i semiconduttori

L’Ue volta pagina sui microchip. Pronto il piano per colmare il divario con la Cina e i rivali asiatici. Tre pilastri, diverse iniziative per accelerare la produzione. E un allentamento delle regole antitrust. Il contenuto del piano, in anteprima su Formiche.net

Privacy Shield, Meta potrebbe spegnere Facebook e Instagram in Ue

Stop a Facebook e Instagram in Europa? L’allarme di Meta sul Privacy Shield

Nel rapporto annuale alla Sec, l’azienda di Zuckerberg spiega che lo stallo legislativo tra Ue e Usa potrebbe portarla a disattivare i suoi servizi di punta nel Vecchio continente. Tra verdetti in sospeso e contrasti irrisolti, un nuovo accordo è sempre più urgente

×

Iscriviti alla newsletter