Skip to main content

La Cina è furiosa con il Regno Unito perché una fregata, la “HMS Richmond“, ha attraversato lo Stretto di Taiwan in una delle operazioni che vengono definite di “libera navigazione” ma che per Pechino sono una provocazione — in quanto la striscia d’acqua che divide l’isola dal mainland è il sensibilissimo lineamento geografico (e geopolitico) che separa le due Cine.

La Repubblica popolare dice che è stato un comportamento che “alimenta cattive intenzioni” e sottolinea che comunque l’esercito cinese aveva seguito l’unità inglese e l’aveva avvertita di allontanarsi. Londra ha invece pubblicizzato il passaggio attraverso un post sul profilo Twitter della nave, specificando che la fregata era in rotta verso il Vietnam.

Non solo, perché gli inglesi hanno pure evidenziato come la visita vietnamita avvenisse dopo “un intenso periodo di lavoro con partner e alleati nel Mar Cinese Orientale”, altro territorio conteso su cui Pechino rivendica ampie fasce di sovranità contro tutti i Paesi rivieraschi. Tra questi proprio il Vietnam, che recentemente ha diffuso una nuova denuncia sulla militarizzazione cinese di alcuni isolotti (Pechino dispone le fortificazioni come forma di occupazione).

Il quadrante è una delle zone di frizione più delicate dell’Indo-Pacifico, l’immensa regione geopolitica in cui gli Stati Uniti hanno piazzato la strategia per il contenimento della Cina. Strategia da muovere insieme ad alcuni alleati, tra questi il Regno Unito appunto, con cui recentemente è stata annunciata una nuova alleanza sulla difesa e sulla sicurezza (marittima e non solo) insieme all’Australia. L’intesa a tre, si sa, è nota con l’acronimo Aukus (indicante i tre Paesi).

Il passaggio lungo lo Stretto di Taiwan è di per sé indicativo di un incremento della cooperazione – intesa anche come impegno e disponibilità all’azione di Londra. Di solito le navi americane compiono queste attività (note in gergo tecnico con l’acronimo Fonop), ma gli alleati statunitensi sono molto meno disponibili — anche perché si tratta di operazioni che innervosiscono molto la Cina. L’ultima volta che gli inglesi hanno solcato quelle acque era il 2019.

Le relazioni tra Pechino e Londra sono già tese per un lungo elenco di questioni, dal commercio ai diritti umani. Ed è chiaro che la stretta con gli Usa tramite l’Aukus – che il governo cinese ha ampiamente criticato – difficilmente produrrà distensioni. In queste ore ha preso il largo dalla base americana di Guam la “HMS Queen Elizabeth“, ammiraglia della flotta britannica che per il primo dispiegamento ufficiale è stata inviata nell’Indo-Pacifico. La Cina a sua volta ha intensificato le esercitazioni intorno a Taiwan e sta ordinando missioni di volo dell’aeronautica quasi quotidianamente nella parte sud-occidentale della zona di difesa aerea di Taipei.

Effetto Aukus, che ci fa una fregata inglese nello Stretto di Taiwan

Una fregata inglese attraversa lo Stretto di Taiwan, indice che il nuovo accordo Aukus si porta dietro un maggiore coinvolgimento degli alleati Usa. La Cina è infuriata. Gli inglesi nel canale della discordia per la prima volta dopo anni

In Cina la crisi energetica ferma Apple e Tesla. Ecco perché

Di Lorenzo Santucci

Le limitazioni sui consumi e la carenza di carbone hanno ripercussioni anche nell’industria, costretta a interrompere la produzione per qualche giorno. Al momento, si tratta di un campanello d’allarme. Ma Pechino deve prepararsi adeguatamente se vuole evitare problemi più grandi nella transizione green

Obbligo di green pass sul luogo di lavoro. L'avv. Fava spiega cosa non va

Di Gabriele Fava

Dal 15 ottobre sarà obbligatorio il Green Pass anche in tutti i luoghi di lavoro del settore privato. Al di là degli elementi già noti, alcune criticità restano invariate: a partire dalle regole speciali previste per i datori di lavoro con meno di 15 dipendenti all’apparato sanzionatorio per chi eludesse i controlli. L’analisi dell’avvocato Fava

Camionisti stanchi, pompe vuote. BoJo valuta l’esercito per la crisi della benzina

Lunghe code nelle stazioni di servizio britanniche per la mancanza di combustibile. La pandemia, la Brexit, i problemi sistemici del settore e la retromarcia del governo

In Germania il banco ha vinto tutto. Politi sul dopo-Merkel

Il direttore della Nato Defense College Foundation: dovevano essere le elezioni contro l’establishment, ma l’establishment è il vero vincitore. La Cdu non ne esce malissimo, nonostante i danni di Laschet

Riconciliarsi con la vita. Tre piani di Nanni Moretti

Gruppo di tre famiglie in un interno di condominio. “Tre piani” (2021), il bel film di Nanni Moretti, pur con qualche inverosimiglianza, ci parla di disgrazie, dolore quotidiano, liti, tentativi di riconciliazioni. Ma alla fine arriva il perdono della ragione e dei sentimenti. In un mondo, raccontato tra oggettività e realismo magico, in cui si può fare a meno di Dio

Mehmaan Nawazi. Un manuale per l’accoglienza degli afghani

Il ritorno al potere in Afghanistan dei talebani ha comportato la fuga di migliaia di persone verso Paesi a loro sconosciuti per cultura e tradizioni. Per facilitare la loro accoglienza il centro di ricerca START InSight mette a disposizione gratuitamente il libro Mehmaan Nawazi – Ospitalità di Claudio Bertolotti, con la prefazione di Farhad Bitani, basato sull’expertise e la pluriennale esperienza dell’autore in Afghanistan

Vista a sud. I "Twenty" anni a stelle e strisce di Semprini

Di Francesco Semprini

Una privilegiata vista verso sud di un balcone di New York e il pensiero che corre verso la situazione in Afghanistan. Pubblichiamo un estratto dell’ultimo capitolo del volume di Francesco Semprini Twenty. Il nuovo secolo americano: venti anni di guerra e pace nelle cronache di un giornalista italiano, (Signs Books), con la prefazione di Federico Rampini, illustrazioni di Stefano Mazzotti e contenuti multimediali fruibili con smartphone o tablet tramite QR Code e anche disponibile in formato audiolibro

Semaforo Verde, così andiamo al governo con Scholz. Parla Geese

Intervista all’eurodeputata tedesca dei Verdi. La spunterà la coalizione Semaforo, il Paese chiede uguaglianza e lotta al cambiamento climatico. Tratteremo con liberali e Spd, ma l’Italia non deve temere: non torneremo alla vecchia austerity. Occhio all’ultradestra: c’è ed è in buona salute

Italia-Afghanistan. Di Maio rilancia il G20 speciale

L’Italia ha una linea sull’Afghanistan: niente riconoscimento formale del governo talebano, ma gestione delle crisi tramite aiuti diretti al popolo afghano. Roma cerca di tenere una posizione equilibrata per convocare una riunione speciale del G20

×

Iscriviti alla newsletter