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“Il 2020 è senz’altro l’anno peggiore di sempre per l’aviazione”. Lo certifica Paolo Simioni, amministratore delegato di Enav, il cui cda, presieduto da Francesca Isgrò, ha approvato oggi il progetto di bilancio per lo scorso anno, contraddistinto dalla tempesta Covid che si è abbattuta sul trasporto aereo. Eppure, a fronte di un traffico di rotta calato del 60%, la Società nazionale di assistenza al volo ha registrato ricavi pari a 771,3 milioni di euro (-14,6%), grazie alla protezione fornita dalla regolamentazione europea e alle azioni di contenimento dei costi.

PERFORMANCE…

“Enav – ha spiegato Simioni – ha registrato cali nel traffico aereo rilevanti con punte mensili anche superiori al 90%, chiudendo l’anno con una riduzione dei ricavi operativi del 63%”. Tuttavia, “la parziale protezione fornita dal sistema regolatorio e le azioni di contenimento dei costi messe in atto dalla società hanno consentito di limitare gli effetti economici negativi, raggiungendo un Ebitda di Gruppo pari a 210,8 milioni di euro e un risultato di esercizio pari a 54 milioni di euro”.

…E INNOVAZIONE

In uno scenario così complesso, ha aggiunto il manager, “consapevoli del ruolo strategico che Enav svolge per il Paese, abbiamo continuato a garantire il servizio con efficienza, regolarità, sicurezza e salvaguardia della salute delle nostre persone, utilizzando tutte le leve necessarie per proseguire a investire sulla professionalizzazione delle risorse, sulla digitalizzazione dei sistemi e sulla sostenibilità”. Si punta tutto sull’innovazione. “Enav – ha spiegato Simioni – è una smart company che ha molte sfide da affrontare, dall’integrare l’Intelligenza artificiale nel nuovo modello operativo di gestione del traffico aereo, allo sviluppare il cosiddetto U-Space, lo spazio aereo dedicato ai droni”.

L’IMPATTO COVID

Evidente sui numeri l’impatto del Covid. Nei primi due mesi del 2020, l’aumento del traffico aereo è stato del 10%. Poi, i successivi mesi hanno registrato cali fino al 90% rispetto al 2019, per poi risalire in estate e chiudere il 2020 con un calo intorno al 60%. Numeri in linea con gli altri Paesi europei. “Il dato medio del 2020 per gli Stati aderenti ad Eurocontrol – spiega Enav – è stato del -57,9%”. In particolare: Germania -54,6%, Gran Bretagna -59,5%, Spagna -61,4% e Francia -60,8%. Colpite tutte le componenti del traffico di rotta. Il traffico internazionale commerciale (voli con partenza o arrivo in uno scalo sul territorio italiano) ha registrato una diminuzione del 67,2%. Il traffico di sorvolo (voli che attraversano lo spazio aereo italiano senza scalo) ha evidenziato un calo del 60,2%. Il traffico nazionale (voli con partenza e arrivo sul territorio italiano) ha risentito meno rispetto alle altre tipologie di traffico dell’effetto pandemico, attestandosi a -48,7%.

I RICAVI

Tali numeri si traducono in un calo del 14,6% dei ricavi, pari a oltre 771 milioni. I minori ricavi da tariffa sono stati compensati in larga parte dalla componente di “balance”, la quale permette un recupero parziale del minor traffico rilevato a consuntivo. A fronte di una riduzione del 63% dei ricavi da attività operativa, la componente di balance (basata sul regolamento dell’Ue dello scorso novembre) ha inciso positivamente per 383,4 milioni. Confermata la dividend policy per i prossimi anno, accompagnata dalla proposta di non distribuire il dividendo per quest’anno. “Considerato l’attuale contesto – ha detto Simioni – credo sia una scelta opportuna e sono convinto che i nostri stakeholder ci sosterranno, consapevoli della capacità e della solidità che la Società può garantire nel lungo periodo”. L’utile netto consolidato nel 2020 è di 54 milioni, in diminuzione del 54,4% rispetto al 2019. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 presenta un saldo di 236,6 milioni di euro in peggioramento, rispetto all’anno prima, di 363 milioni di euro.

IL MERCATO NON REGOLAMENTATO

Da notare l’incremento del 40,3% per i ricavi da mercato non regolamentato, che si attestano a 26,9 milioni. Ciò è dovuto principalmente ai ricavi della controllata IDS AirNav che incidono per l’intero esercizio 2020, rispetto al 2019 in cui era presente per circa sei mesi. I ricavi si riferiscono alla vendita di licenze software, a ricavi per prestazioni di servizi e per le manutenzioni associate ai prodotti venduti, a vari clienti presenti su scala mondiale. A ottobre è arrivato un contratto da 2,2 milioni di euro dal Ruanda, dedicato alla fornitura di sistemi con cui l’ente del Paese dedicato all’aviazione civile potrà gestire e pubblicare in maniera efficace tutti i dati statici e dinamici fondamentali per il controllo del traffico aereo. Lo scorso aprile lo stesso sistema (Amhs) era valso a IDS AirNav un contratto dal Mozambico. A maggio poi, insieme all’omologa francese Dsna, Enav ha siglato un accordo per fornire al provider svizzero Skyguide una piattaforma avanzata per l’elaborazione dei dati di volo, in linea con gli obiettivi del “Cielo unico europeo” su cui la società italiana è da tempo all’avanguardia. A inizio settembre, Enav (sempre tramite IDS Airnav) si è aggiudicata il contratto da 2,3 milioni di euro per fornire all’omologa società della Romania il sistema di gestione delle informazioni aeronautiche statiche e dinamiche (Aim).

SISTEMI DI INNOVAZIONE

Innovazione anche entro i confini nazionali. Sempre da settembre l’azienda ha introdotto sull’Aeroporto genovese i cosiddetti “avvicinamenti satellitari”, cioè delle procedure di gestione dei movimenti che fanno affidamento sui sistemi di navigazione satellitare. Consentono agli aerei di seguire un percorso estremamente preciso tra punti nello spazio individuati attraverso l’utilizzo dei dati spaziali, con risparmi in termini gestionali e operativi. Le stesse tecnologie sono alla base dell’intesa siglata in autunno con Leonardo, firmata da Simioni insieme all’ad di piazza Monte Grappa Alessandro Profumo. Collaborano per modernizzare l’impiego degli elicotteri nello spazio aereo civile attraverso l’uso di avanzate tecnologie di navigazione satellitare. A fine marzo, con un AW169 in volo tra Foggia e l’Isola di S. Domino, nell’arcipelago delle Tremiti, Leonardo e Enav hanno validato la procedura “Performance based navigation”. Nel corso del 2020 Enav ha infine definito un obiettivo altrettanto ambizioso: “carbon neutrality 2022”. Tra un anno Enav sarà a impatto climatico zero, anticipando di quasi un decennio il target Ue.

Ripartenza e innovazione. Così Enav risponde al Covid

Il bilancio 2020 di Enav certifica l’anno nero del trasporto aereo. La pandemia ha ridotto di oltre il 60% il traffico sul nostro Paese, con un calo di tutte le componenti. La Società guidata da Paolo Simioni registra comunque un incremento del 40,3% per i ricavi da mercato non regolamentato. Per uscire dalla pandemia si punta sull’innovazione, tra droni, satelliti e intelligenza artificiale

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